“Otto. Autobiografia di un orsacchiotto” di Tomi Ungeren

Recensione di Lina Mazzotti

Otto

Volete ascoltarmi voi piccini?

Ecco sono un orsacchiotto di peluche, sono nato negli anni trenta in una fabbrica di Germania, alla vigilia del secondo conflitto mondiale.

Un bel giorno mi ritrovo tra le braccia di Davide era felice perché era il suo compleanno.

Insieme al suo amico Oskar mi battezzarono con il nome di Otto.

Carino vero?

Eravamo sempre insieme come fratelli, giocavamo e facevamo mille scherzi.

Ma un giorno Davide ha dovuto mettere una stella gialla sulla maglia, ma noi non capivamo perché.

Come non siamo riusciti a capire perché hanno portato via Davide e la sua famiglia.

Insieme io e Oskar rimanevamo svegli la notte per la paura a parlare di Davide e di tutti quelli sul furgone con la stella gialla.

I giorni diventano tristi, con soldati e partenze.

Rumori assordati, esplosioni e mi capitò di volare per aria e di svenire, tutto era polvere e confusione, mentre un soldato mi raccolse un dolore forte ci colpì entrambi e ci ritrovammo all’ospedale. Charlie era convinto che gli avevo salvato la vita trattenendo la pallottola con il mio corpo, così diventai la mascotte del reggimento.

Dopo tanto tempo il soldato Charlie mi portò in America diventando amico della figlia.

Ma rapito mi ritrovai semi distrutto nella spazzatura, poi fui merce di scambio dal rigattiere che mi restaurò per mettermi in vetrina.

Dopo tempo una sera un turista rimase a bocca aperta e entrando di corsa nel negozio mi comprò.

Sapete chi era? Era Oskar!

Non vi racconto di più perché dovete leggere da soli la grandezza della nostra fratellanza, l’importanza della famiglia e dell’amicizia che ha vinto tutto.

Per non perdere il passato e coltivare il futuro.

A scrivere la storia di Otto è Tomi Ungerer, francese di lingua tedesca, nato in Alsazia nel 1931 in una famiglia di orologiai. L’autore viene considerato uno dei più grandi illustratori satirici contemporanei, ha scritto oltre 140 libri per bambini e adulti e vincitore di numerosi premi internazionali, a partire dal più prestigioso di tutti l’Hans Christian Andersen (nel 1988).

 

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Sinossi

Questa è la storia dell’orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre, perché un giocattolo amato non si abbandona mai davvero. Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un’imbottitura c’è spazio per tantissimi ricordi… Età di lettura: da 7 anni.

Titolo: Otto. Autobiografia di un orsacchiotto

Autore: Tomi Ungeren

Editore: Mondadori, 2012