Gli ultimi ebrei di Claudia Desogus

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

gli ultimi ebrei
Gli ultimi ebrei. Un’avventura ad Alghero sulle tracce di un’antica famiglia ebraica è un romanzo di Claudia Desogus edito da Catartica nel 2022.

“Quanta glòria es passada
a damunt de la pedra rodona
la ginqueta de història raona
la ginqueta n’és fins llisada.
I quantes versos me dona
quan vaig a collir poesia,
l’antiga ginqueta retorna
cantar-me veus de genìa:
contes, barons, barrotx i cavalls,
passos de peu descalç.”

TRADUZIONE
“Quanta gloria è passata
sulla pietra rotonda,
il ciottolo discorre di storia,
il ciottolo ne è persino levigato.
E quanti versi mi regala
quando vado a raccogliere poesia,
l’antico ciottolo ancora
mi canta con la voce della stirpe:
conti, baroni, carrozze e cavalli,
passi di piedi scalzi.”

La Ginqueta, Pino Piras

Di cosa tratta Gli ultimi ebrei?

Alghero, 1992

Una visita scolastica, nel centro storico di Alghero: i ragazzini seguono in fila disordinata l’insegnante che li conduce in visita al Palazzo Carcassona, nome della più ricca famiglia dell’Isola e non solo, dedita al commercio di sete, spezie e corallo, prima dell’espulsione degli ebrei nel 1492.

Si trova in via Sant’Erasmo, e sfoggia un un mix di stile gotico catalano, con tre bifore, e qualche dettaglio liberty assunto successivamente, nelle capriole della storia..

Quante volte ho percorso quella via, con i sandaletti bianchi che si incastravano fra le pietre incastrate nella terra, le nostre ginquetas. Mio padre passava il lucido anche sulla fibbia e il mio incarnato sempre chiaro era solcato di mille graffi: le cadute della libertà.
Anche il sangue è diverso se hai 5 anni. Ma questa è la mia storia, torniamo ad un’altra, che poteva essere mia o forse lo è stata, come tutti noi che da ragazzini sapevamo ascoltare oltre. Vero, Claudia Desogus?

In quel marzo del ’92 Elisa e Marco sono due ragazzini svegli e molto amici, sarebbe stato un giorno come un altro, la scusa per non stare seduti dietro un banco quando la primavera comincia a scaldare la pelle, se la Elisa non avesse sentito un singhiozzare disperato proveniente da un viso scolpito nella pietra.

Una maledizione grava sulle anime dei due fratelli Carcassona che, all’epoca ragazzi, a differenza dei genitori abiurarono e rimasero ad Alghero, mentre molti lasciarono l’isola forse diretti in Polonia. E, se non saranno liberati entro 500 anni, che stanno per scadere, saranno condannati a essere impriogionati nella pietra per sempre.

Elisa e Marco decidono di svelare l’enigma, legato al famoso tesoro degli ebrei, mai ritrovatro, e del legame fra questi ultimi e il misterioso artista di retabli, ossia pale lignee per altare, denominato Il Maestro di Castelsardo, mai identificato con certezza.

E qualcosa troveranno: l’anima dell’altro fratello, imprigionata nel volto della Torre di Sulis che guarda verso il mare, e un gioiello di corallo che nasconde una storia di sangue, quello mitico della testa di Medusa e quello degli schiavi neri che morivano per l’estrazione.

Arrivati allo scoccare dei cinquecento anni, i due ragazzini avranno compiuto la propria missione? Avranno dato  ai volti litei la libertà di fondersi nel mare di Alghero? Anche loro eran stati due ragazzi che si persero nelle strade dell’amore e dell’oblio.

Esiste un famigerato tesoro? In cosa consiste?
Leggete Gli ultimi ebrei: scoprirete il segreto.

Perchè leggere Gli ultimi ebrei?

Claudia Desogus ci racconta una storia fantastica basandola su fatti storici indiscussi, riportati in appendice, su su falle misteriose anche per gli studiosi, su leggende e miti: il passato rivive sotto la sua penna, si fa leggenda, ipotesi, si amore fra vivi, complicità fra avi e ragazzi, gli eroi di questo romanzo.

Gli eroi di sempre, quelli che sollevano il baso dai libri e ascoltano ogni voce.

Ed io sono qui, con il vento e la pioggia della Danimarca fra i capelli e le lacrime di nostalgia, a ricordare quelli e altri volti. Volti di pietra, volti di antichi ricordi, volti da cui mille storie ho sentito raccontare senza essermi chiesta chi fossero e da dove venissero e se altri potessero, oltre me, sentire e vedere.
E le sento ancora quelle memorie sussurrate nel maestrale, perchè il nostro mare ha voce, Claudia.
Grazie per avermi portato con te in questo viaggio.

 

“No te’ n sés abijat

com s’en vola lo temps?

Pareix que passi un dia

i mos trobem mes vells …

… Per la disperaciò

me ve quasi de riure,

me ve quasi de plorar

pensand a qui és calgut,

de tants amics del camì

calque u l”havem perdur…”

 

TRADUZIONE

 

“Non ti sei accorto

come se ne vola il tempo?

Sembra che passi un giorno

e ci ritroviam più vecchi …

… Per la disperazione

mi vien quasi da ridere

mi vien quasi da piangere

pensando a chi è caduto

di tanti amici nel cammino

qualcun l’abbiamo perduto…”

 

Com se’n vola lo temps, Antonello Colledanchise

Link d’acquisto

https://www.catarticaedizioni.com/2022/03/gli-ultimi-ebrei.html

Sinossi

Gli ultimi ebrei racconta le vicende della più potente famiglia ebraica del Quattrocento sardo.

Un’indagine moderna (la storia è ambientata negli anni novanta) che, attraverso la ricerca di due ragazzi e l’uso di alcuni elementi fantastici, racconta la storia dell’espulsione degli ebrei dal Regno di Spagna nel 1492, in particolare della ricchissima famiglia Carcassona di Alghero, che ha lasciato in questa città un antico palazzo, a testimonianza del suo splendore perduto.

Ed è proprio dal palazzo che partirà l’indagine, la quale porterà a scoprire gioielli misteriosi e antiche opere d’arte sarde, al fine di ricostruire la tormentata storia dei Carcassona e di liberare la famiglia da una maledizione.

Una combinazione di storia e fantasia, secondo lo stile tipico dell’autrice, che ci porterà a esplorare un episodio poco conosciuto della storia sarda.

 

Titolo: Gli ultimi ebrei
Autore: Claudia Desogus
Edizione: Catartica, 2022