La storia di Pauline di Madame de Staël

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

 

la storia Pauline
La storia di Pauline è un ‘opera di Madame de Staël riedita da 13lab nel 2022.

 

Di cosa tratta La storia di Pauline?

Cara Pauline, ti darò voce.

Sei “figlia” di Madame de de Staël e la sua eredità schiaccia il tuo breve percorso di vita, fra dissertazioni intellettuali, querelle des sexes, ideali rivoluzionari, posizioni antinapoleoniche e succesivo esilio.

Ma questa non è la tua storia, Pauline.

Nata a Santo Domingo e comprata a 13 anni come sposa da un mercante di schiavi, sapevi poco del mondo, del gioco di passione fra uomo e donna e della condanna che grava su di lei.

Non lo sapevi, Pauline, che di amore si muore.

Di quell’amore che hai appreso, di quell’amore che vuole le donne colpevoli di esser nate, di aver desiderato, di aver accettato, di aver rifiutato, di aver detto, di aver taciuto.

Resta il riscatto di aver figliato.

Pauline, tredicenne, occorre ribadirlo, viene circuita e, lasciata sola dal marito, attraverso un inganno, inizia una relazione con un giovane che poi la abbandonerà.

La ragazzina si logora nel dolore, fra lacrime e svenimenti, poiché non può vivere senza di lui, e non può essere degna di nessun altro per le colpe commesse.

Sia il marito che l’amante moriranno e Pauline, raggiunta la Francia al seguito di una cara e materna Madame, anni dopo, al culmine della bellezza, conoscerà suo marito e gli darà un figlio, mantenendo il segreto sul suo passato peccaminoso.

Segreto che, ovviamente, il destino farà svelare in circostanze poco prevedibili.

Niente resta alla nostra Pauline: Donna, svergognata, seduttrice, mentitrice, indegna… solo il martirio potrà riscattarla e non infangare la vita del proprio bambino.

Così, come tutte le eroine vittime di un amore passionale, non quello gelido a fine procreativo dei matrimoni combinati, Pauline spira nel dramma, ancora fra lacrime e svenimenti degli astanti.

Il monito è chiaro: una buona moglie non ha passioni, interessi e eccessi d’amore che, nella mente muliebre, si deformano in follia. Una buona moglie porta con sè l’onore della famiglia: un imene intatto che salva la reputazione.
E che rende un essere umano solo un velo di carne e due gocce di sangue e lo santifica, quel sangue, nel parto che giustifica la colpa del piacere.

 

Perché leggere La storia di Pauline?

Bisogna approcciarsi al libro contestualizzandolo: ed ecco, allora, che Pauline è una delle tante eroine delle letteratura del Settecento e Ottocento che pagano con la vita l’aver amato.

Non è uno spoiler, l’opera è un classico; è come svelarvi che Renzo e Lucia alla fine si sposano… dovete leggere con un approccio sociologico, ricordandovi che, stavolta, la penna è di una donna.

Una donna che denuncia l’ingiustizia, che rende evidente l’educazione alla mortificazione e al senso di colpa e l’ingenuità e la sincerità della protagonista che  solo una società misogina, sessista e femminicida può indicare come oggetto di biasimo.

Pauline è la vittima, le spetta il riscatto dell’infanzia perduta, l’affetto sincero, l’istruzione, il processo di autoconsapevolezza e stima di se stessa: deve ricordarci gli altari imbrattati del sangue di fanciulle innocenti, che solo così ottenevano catarsi.

Se hai amato, almeno devi morire.

E non far in modo che altri si sporchino le mani, che le tengano falsamente linde e ferme, e ti lascino una sola libertà. Lasciare libero il posto.

 

Link d’acquisto

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Sinossi

Ne La Storia di Pauline, Madame de Staël offre un toccante spaccato della donna del suo tempo, raccontando la tragica vicenda della giovane Pauline e l’evoluzione della sua vita emotiva tra Santo Domingo e La Havre, in Francia.

Incontriamo Pauline ad appena tredici anni quando, orfana, viene data in sposa a un mercante molto abbiente che la trascurerà, spingendola in una storia clandestina con Théodore.

Le manipolazioni del signor Meltin la getteranno poi nelle sue braccia, facendo leva sul suo senso di insufficienza dopo la morte accidentale del marito e dell’amante.

Verrà salvata solamente dalla signora de Verseuil che, suo malgrado, le farà incontrare il suo secondo marito, il conte Édouard, da cui avrà un figlio e una vita matrimoniale solo apparentemente serafica, adombrata dal peso del suo passato e dai suoi segreti.