La mano di Ronald Curchod
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
La mano è un libro illustrato di Ronald Curchod edito da #logosedizioni nel 2022.
Di cosa tratta La mano?
Vi chiedo fiducia. Seguitemi, abbandonate ogni pensiero.
Non siete più dove siete. Siete con me.
Questo è il nostro accordo.
Nord estremo, quello dei Natali e delle impronte di neve di mille sagome.
Giunto è l’inverno, la neve ha coperto tetti a punta e lande, il lago si è ghiacciato come uno specchio, il buio è compagno per mesi, le striature rosa nel nero del cielo commuovono.
Gli alberi raccontano una storia: sono creature benevole, che ci proteggono. Siamo figli del bosco.
Al centro della piazza c’è un paesino con un porto di barche in legno e un burattinaio incastra sogni e magie fra fiocchi di neve.
Poi, caricata la sua slitta, e riprende il viaggio, giungendo di paese in paese.
Un giorno vede un orso che attraversa un lago ghiacciato: la superficie si rompe e l’artista si precipita a salvarlo, ma, per il freddo, poco dopo perderà la mano.
L’orso, poco tempo dopo, si presenta nella casetta del bosco: ha gli occhi benevoli di madre Natura.
Fra le zampe di peli e artigli tiene una fatina luminosa che canta e balla fino a a far piangere di emozione per la bellezza della sua arte. La dona al suo salvatore.
Lo spettacolo finale, nella capitale del Grande Nord, è talmente magico che uomini e animali si fondono in osmosi e metamorforsi, trasformando la città e il bosco che la circonda in un solo battito di creature di un’unica specie.
L’indomani al risveglio ci si domanda: abbiamo sognato?
Io c’ero: è accaduto. E accadrà ogni volta che sfoglierò libri, foreste e libri.
Credetemi. Fidatevi.
Perchè leggere La mano?
La mano è un capolavoro struggente, un’immersione nel blu intenso, fra neve, laghi, fiocchi di neve e un pettirosso a fare capolino fra gli infiniti tronchi che circondano villaggi di casette da fiaba e conducono a una capitale piccola, con i colori caldi dei fuochi accesi nelle dimore e delle guance dei bambini, e della bellezza di una piccola creatura di luce.
La mano racconta che il letargo è un sonno e un sogno e il risveglio rompe l’incantesimo, ma lascia nel cuore “uno strano sentimento” di fusione intensa con animali e piante e fra uomini stessi, perchè chi passa di paese in paese con una slitta porta doni. C’è chi porta la luce della fusione primigenia.
Con il sapore delle fiabe nordiche e un messaggio estremamente attuale di riconoscimento e rispetto di un pianeta violentato, La mano ci ricorda chi siamo. Da dove veniamo.
La magia è nelle nostre mani: apri i palmi chiusi a conchiglia: non vedi la fata che canta?
Postilla: io vivo a Vordinborg, un paese con un porto turisto in Selandia, una regione della Danimarca. Non vi posterò foto del bosco di notte, non ci sono orsi, ma fate di luce sì. Se sapete vedere oltre e ascoltare gli alberi che narrano, in un abbraccio.
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Sinossi
In questo nuovo albo, Ronald Curchod dà la parola agli alberi.
Sono loro a raccontare la storia di un burattinaio che si sposta di città in città trasportando sul dorso il suo teatrino di legno e tela.
Un giorno, viaggiando, si imbatte in un orso imprigionato in un lago ghiacciato.
Corre in suo aiuto e riesce a salvarlo, ma la mano che ha immerso nell’acqua si congela e si stacca frantumandosi.
Come farà a muovere i due burattini dello spettacolo con una mano sola?
Avvilito e affamato si rifugia in una capanna nella foresta, dove una mattina riceve la visita di un orso che gli affida una piccola fata.
Da quel momento in poi sarà lei ad aiutarlo nel suo lavoro…
Le illustrazioni ci immergono nella foresta avvolta dalla notte, che la riveste di belle sfumature di azzurro in contrasto con il rosso e l’arancio del sole che sorge, di un fuoco di bivacco, delle luci cittadine. Sul terreno imbiancato dalla neve, gli alberi svettano immensi e dritti come sbarre a difendere un luogo unico, un universo a parte.
In queste immagini la natura si impone in tutta la sua magnificenza, giganteggia sugli uomini, rappresentati come piccole figure marginali, ma al tempo stesso si pone in relazione con essi, dimostrandosi capace di accoglierli.
A metà tra racconto e poesia, il testo si inserisce nelle pagine bianche tra le tavole, risuonando melodioso come la vera voce della foresta.
Un albo poetico e potente, che ci invita a entrare in armonia con tutti gli esseri viventi, a prestar loro ascolto, e aiuto se occorre. Sapranno come ricompensarci.
Età di lettura: da 5 anni.
Titolo: La mano
Autore: Ronald Curchod
Edizione: #logosedizioni, 2022