Il valore affettivo di Nicoletta Verna
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
Il valore affettivo è un romanzo di Nicoletta Verna edito da Einaudi nel 2021 e menzione speciale al Premio Calvino 2020.
Di cosa tratta Il valore affettivo?
Bianca è una donna segnata dalla morte di sua sorella maggiore, Stella, avvenuta quando aveva soli sette anni e la sorella il doppio. Una sorella amabile, affettuosa, solare, bellissima, ligia alle promesse.
Tutta la vita di Bianca è in relazione alla disgrazia le cui modalità vengono svelate dopo metà libro e che io non vi anticiperò.
Ma vi racconterò del senso di colpa della sopravvissuta, in perenne inferiorità rispetto a una creatura perfetta e ideale, destinata a essere un continuo termine di paragone: la madre reagisce al lutto con una profonda depressione e tentativi di suicidio, il padre con la fuga in Svizzera, ma in ogni riga e spazio del romanzo aleggia la condanna.
Perchè non è morta Bianca?
E anche la protagonista se lo domanda, scegliendo un lavoro senza troppe pretese e, essendo molto bella, partecipando da ragazza come valletta per girare, in bikini, il tabellone di un maxi cruciverba e a Bulli e Pupe per ottenere l’attenzione della madre, ossessionata dai programmi televisivi.
Da adulta, ora, convive con Carlo, un ricco chirurgo di fama internazionale, dal quale spera di avere una bambina per poter far rinascere Stella. Perché Bianca vive nel nero dolore di essere la causa della morte della sorella: palesa ossessioni maniacali per il controllo, l’ordine e la divisione dei rifiuti, ma nessuno sembra accorgersi della sua disintegrazione, della sua identificazione con i la spazzatura.
A ciò si aggiunge una diagnosi di sterilità fino all’aportazione dell’utero. E la donna sembra non provare sentimenti, si gela nel nulla di una vita non vita, in un precario equilibrio fra salvezza e follia.
Perché leggere Il valore affettivo?
Il romanzo è angosciante, introspettivo e avvince con lo denudarsi di verità che svelano le reali circostanze della morte di Stella e le colpe dei vari personaggi, nessuno dei quali può dirsi innocente.
Mi soffermerò sul tema delle sorelle, a cui mi sto dedicando negli ultimi mesi leggendo libri che riguardano la relazione e il conflitto fra esse.
In questo caso il rapporto fra le due donne continua dopo il lutto: Stella è il punto di riferimento di ogni scelta, ossessione e compulsione di Bianca, che esiste solo come elemento di un duo dilaniato, di un’assenza da colmare.
Perchè sola Bianca non è completa nè per gli altri nè per sè.
Il finale de Il valore affettivo, struggente, straordinario e sorprendente, ci porta a desiderare un parto: quello della protagonista verso se stessa, morta anche lei nell’anima, quel famoso giorno, come un soldato tornato a casa dopo la guerra in una casa in macerie con sulle spalle il cadavere del proprio alter ego.
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Sinossi
L’esistenza di Bianca si è sbriciolata il giorno in cui, da bambina, ha perduto sua sorella.
Stella era pura, onesta, e manteneva le promesse.
Ecco perché la sua scomparsa ha macchiato il mondo di colpa. Con un ritmo magnetico, che travolge e sorprende,
Nicoletta Verna scrive un romanzo familiare nel quale una giovane donna cerca ostinatamente una forma di redenzione.
Menzione Speciale della Giuria Premio Calvino 2020.
Bianca aveva sette anni quando un incidente dai contorni incerti ha innescato nella sua vita una reazione a catena, che non ha risparmiato nulla.
Oggi sta con Carlo, cardiochirurgo di fama internazionale, e all’apparenza lo venera.
Ma tanta devozione, in realtà, nasconde un piano macchinoso, folle: un progetto di rinascita in cui l’uomo è un mero strumento.
Nel percorso che intraprenderà per realizzarlo, Bianca scoprirà una verità che nessuno avrebbe mai potuto sospettare.
Titolo: Il valore affettivo
Autore: Nicoletta Verna
Edizione: Einaudi, 2021