Acque Perpetue di Valentina Usala

Voce alle Donne

Recensione di Emma Fenu

acque perpetue

 

Acque perpetue è un romanzo scritto da Valentina Usala e edito da Epoké nel 2022.

 

Di cosa tratta Acque perpetue?

Mare, acque perpetue che, solcate da navigatori fin dall’epoca nuragica, collegano terre e isole di vento e sale.

Viaggiarono, contaminarono le loro culture, fusero riti, canti, dei e leggende, mischiarono il loro sangue.

Accadde millenni fa.

Ci sono prove archeologiche e etnografiche di un contatto antichissimo fra popoli di Irlanda e Sardegna della cui unione la clessidra dell’oblio ha lasciato pochi granelli, sparsi per seguire una traccia. Seguiamola.

Spiriti notturi di donne avvisti presso i fiumi, in acque perpetue in cui vita e morte si incontrano: hanno nomi diversi, ma la loro leggenda, se vuoi credere che solo fantasia sia, si ritrova nel patrimonio culturale delle due isole citate.

 

2022, Dublino.

L’ispettore Nevan si logora per il segreto che la madre Cristiona si è portata via nei meandri della follia: la sorella, Clodagh, è scomparsa nel 1985, mentre aspettava un figlio senza essere sposata. E in questo mistero lui ha una parte, anche se non riesce a definire quale, e questo lo tormenta.

Compiendo una ricerca di archivio, scopre analogie evidenti che si trovano nella vicenda irrisolta di un’altra ragazza – stesso anno, stessa età, stessa condizione di gravidanza, stesso mancato ritrovamento almeno del cadavere.

Si chiamava Demersa, era piemontese, e aveva seguito la famiglia per questioni di lavoro paterno a Ubique, in Sardegna.

Nevan ricorda: è stato amico per tanto tempo di un suo collega, Uro, proprio natio di tale paese… Decide di chiamarlo per telefono e scopre dalle stesse parole dell’uomo che, dopo il caso, si è ritirato e vive da pescatore.

Nevan, che parla italiano, parte per Ubique. Sente che saprà finalmente la verità. O la ricostruirà. O la ricorderà.

In paese tutti sanno la triste storia di Demersa ma sarà la madre di Opilio, un pastore ai tempi innamorato della ragazza, ma non padre del bimbo nel suo grembo, a dargli la verità. Se ci si vuol credere, a questa verità di notti di spiriti, perchè la verità brucia e acceca, perchè la verità svela dolori, stupri, corruzione, ingiustizia.

 

Perché leggere Acque perpetue?

Acque perpetue è un romanzo fra vita e morte, amore e odio, verità e menzogna, razionalità e esoterismo che incolla il lettore alla storia, talvolta lo chiama in causa, perchè questa vicenda merita attenzione.

Perché noi saremo sempre dalla parte delle bambine, non dimenticheremo.

Non dimenticheremo un patriarcato che condanna la vittima e non lo stupratore.

Non dimenticheremo i conventi dedicati a Maria Maddalena dove le fanciulle, schiavizzate, invecchiavano fra alte mura per aver peccato d’amore.

Non dimenticheremo le donne scomparse, visi di ragazze ora donne o anziane o decedute, mai più ritrovate, scomparse nelle acque perpetue in cui specchiarsi e cercare giustizia.

Piccola nota: fate caso ai nomi che Valentina Usala assegna a persone e luoghi. Nomen homen.

 

Link d’acquisto

https://www.ibs.it/acque-perpetue-libro-valentina-usala/e/9791280524195

 

Sinossi

Nel 1985, in Sardegna, la ventiquattrenne Demersa Divizia scompare senza lasciare traccia.

Di lei non si avranno più notizie per quasi vent’anni, fino a che il vicecommissario irlandese Nevan Macintosh non vede la sua foto su un giornale e sente un brivido lungo la schiena: quella ragazza è uguale identica a sua sorella Clodagh, anch’essa scomparsa nello stesso anno, alla stessa età, anch’essa incinta.

Senza pensarci due volte, Nevan si precipita in Sardegna per cercare di far luce sul caso irrisolto e lenire il senso di colpa che lo attanaglia per non essere riuscito a salvare Clodagh. Irlanda e Sardegna sono ora più vicine che mai, e a sovrapporsi non saranno solo i destini ma anche leggende antiche quanto l’acqua che bagna le due isole.

 

Titolo: Acque perpetue
Autore: Valentina Usala
Edizione: Epoké, 2022