Jean – Blaise di E. Boré – Vincent
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
Jean – Blaise. Il gatto che si credeva un uccello è un libro illustrati di Emile Boré – Vincent edito da #logosedizioni nel 2023.
Di cosa tratta Jean – Blaise?
Vi presento Jean – Blaise magnifico esemplare di gattone nero con dettagli bianchi e occhi di giada.
Potrebbe dirsi felice, se non sentisse di avere le piume invece delle vibrisse.
Se non desiderasse spiegare le ali invece che saltare fra i tetti.
Se gli altri uccelli lo considerassero uno di loro.
Eppure dorme con un fenicottero, si lava nello stagno, va a dormire sugli altri con altri esemplari di volatili.
Cerca, senza riuscirci, di intonare melodie, e perfino di volare. Un tonfo lo riporta la realtà per breve tempo.
Ma gli uccelli lo ribadiscono e non si fanno convincere: “Sei un gatto!”, gli gridano.
Un avvoltoio, che di stereotipi se ne intende, gli fa da mentore, evidenziando tutte le capacità che ha, in quanto felino, e che gli uccelli non possiedono.
Finché un giorno, pulcioso e sporco, giunse ai piedi di un uomo con gli occhiali e la barba bianca: un dottore di quanti credono di essere Napoleone o la regina d’Inghilterra, invece del postino o della panettiera.
Come si comportò con Jean- Blaise?
A voi scoprirlo.
Perché leggere Jean – Blaise?
Jean Blaise è un libro illustrato benissimo, molto divertente, buffo, scanzonato e irriverente, che man mano diventa malinconico, fino a condurre a un finale acuto e sorprendente, che supera etichette e diadi.
Da lettrice adulta ho colto molte vite che si intrecciano a quella di un gatto che voleva essere un uccello, dalla disforia sessuale, alla stravaganza, fino alla mancata accettazione di ruoli imposti dalla società, dalle molteplici diversità di etnia e cultura per cui molto spesso anche noi, se non pur non in maniera eclatante come nella storia e negli esempi citati, siamo stati costretti a essere ciò che non sentiamo, siamo stati costretti a comportarci secondo un’identità sociale per noi fuorviante.
Non importa ciò che appari, importa ciò che sei. E non devi necessariamente scegliere, se non lo desideri, di essere un gatto o un uccello: puoi essere entrambi.
Perché sei unico.
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Sinossi
Jean-Blaise ha tutto l’aspetto di un bellissimo esemplare di gatto nero: occhioni verdi, nasino rosa, baffi lunghi, barbetta nera e calzini bianchi… e in più, quando qualcuno lo accarezza, fa le fusa come un trattore!
Purtroppo, però, fa anche alcune cose molto, molto strane per essere un gatto.
Ad esempio, dorme seduto con la testa nascosta sotto la zampa sinistra, si lava immergendosi nello stagno e adora stare appollaiato sui rami degli alberi.
Gli uccelli non hanno paura di lui ma non vogliono saperne di considerarlo uno di loro.
Ma Jean-Blaise ce la metterà tutta per dimostrare a tutti che lui è davvero un uccello.
Vale davvero la pena tentare di far coincidere la nostra interiorità con il nostro aspetto esteriore? Cos’è più importante tra l’essere e l’apparire?
Sono queste le principali domande suscitate da questo libro che, con un testo agile e scanzonato e buffe illustrazioni, invita grandi e piccini ad affrontare con umorismo un tema tutt’altro che semplice: la questione dell’identità e delle differenze invisibili che la società fatica ancora ad accettare.
Età di lettura: da 6 anni.