In cerca di te di Emma Fenu
Voce al rosa e al nero
recensione di Federica Cabras
Nella sua fiera forza si nasconde una principessa e una guerriera insieme, nei suoi occhi ci sono sfumature bianche, rosse e nere, proprio come nel libro In cerca di te.
Di cosa tratta In cerca di te?
È un diario, pur non essendolo. Questo libro è il cammino di una persona… è la testimonianza di una vita non semplice, costellata spesso da dolori e da speranza infrante in una macchia di sangue o in una linea solitaria su un test. Ma è anche di più: è anche un inno a sentirsi felici, nonostante tutto. E che Dio salvi il nonostante tutto.
Cos’è, quindi, In cerca di te? Un percorso. Doloroso, talvolta, gioioso anche. E siamo partecipi della sua vita, tra endometriosi, FIVET, comportamenti razzisti, amore e odio per una madre anch’essa vittima del destino, amore per un padre buono, amore per un marito con cui si è condiviso tutto, ma proprio tutto.
Perchè leggere In cerca di te?
E lo siano perché mostrano la verità: Dio, non dobbiamo sempre essere felici, entusiasti, contenti. Possiamo anche permetterci, di tanto in tanto, di buttarci nel letto per riprendere le forze dopo la delusione. Certo, con la convinzione che dopo la tempesta ci sarà sempre il sereno, ovvio… ma anche con la dolcezza di sentirci a terra per un po’.
Poco importa: la vita è bella, nessuno lo neghi, ma spesso ci dimentichiamo che soffrire è parte del gioco. Ma Emma Fenu rifiorisce sempre. Dalle proprie ceneri, come una fenice.
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Emma, la protagonista di questa storia, affronta con coraggio e sincerità le sfide di un viaggio fatto di attese, esami medici e trattamenti dolorosi. Non si risparmia le lotte emotive legate alla fertilità e all’endometriosi, la pressione sociale sulle donne per generare nuova vita, né i demoni che si frappongono tra lei e il suo sogno di diventare madre.
Tra queste prove, non mancano le dinamiche familiari fatte di momenti commoventi, teneri e drammatici. In cerca di te è intima esplorazione di sé, racconto di un percorso nella sua interezza e nelle sue sfaccettature più profonde.
«Questa non è la storia della mia vita, ma solo di una parte di essa. Ci sono molti aspetti che in tale percorso di aspirante mamma, possono essere messi in luce: alcuni sono commoventi, altri teneri, altri drammatici, altri ancora decisamente ironici. E io li ho attraversati tutti, nel corso di dieci anni.
Ora voglio liberare la mia parte in ombra, quella più fragile, quella che cede al dolore, quella che subito viene messa a tacere dalle altre, per far spazio al sorriso e alla determinazione. Non è la parte più vera di me: è solo la più nascosta.»