Un giorno e una donna di Nicoletta Bortolotti

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

 

un giorno una donna

 

Un giorno e una donna è un romanzo di Nicoletta Bortolotti edito da HarperCollins nel 2022.

Di cosa tratta Un giorno e una donna?

Il romanzo, in forma epistolare, racconta  la vita e le opinioni di Christine de Pizan che, scrivendo alla figlia in convento, ripercorre la sua vita, a partire dall’infanzia, in una Parigi di inizio Quattrocento, mentre imperversava la Guerra dei Cent’anni e dove essere donna ERA difficile, soprattutto se si era un’intellettuale e si aveva bisogno di mantenersi economicamente.

Figlia di Tommaso di Benvenuto da Pizzano, dell’’università di Bologna, e di Teresa Mondini, nata a Venezia da Tommaso Mondini, consigliere della Repubblica di Venezia, quando era ancora bambina, il padre accettò di lavorare come consigliere e astronomo per Carlo V, trasferendo la famigli a Parigi, una citta di sperequazioni sociali e tensioni politiche.

A soli a quindici anni, Christine convolò a nozze con il piccardo Etienne Castel ed ebbe tre figli, due maschi e una femmina, quest’ultima è la destinataria delle lettere fittizie, ma versomili, che costituiscono la struttura narrativa del romanzo.

Ma ben presto la sorte fu impietosa: nel corso di pochi anni Christine restò orfana, vedova e senza la protezione di Carlo V che la difendesse nella giusta riscossione di quanto le era dovuto, come vedova, dalla Corte dei Conti.

Le era necessario, quindi, essere fonte di reditto per sè e i suoi ragazzi e mettere a frutto le conoscenze intellettuali acquisite per volontà del padre, andando contro la visione tradizionalista e sessista della madre, che avrebbe preferito per lei dedizione alla filatura e al ricamo.

Ma Christine, invece, fu grazie alla cultura che divenne la prima scrittrice retribuita della storia, sia per la composizione di libri e poesie di carattere allegorico, una folta produzione, che per la copiatura di manoscritti. Ma non fu solo il bisogno economico ad accendere il fuoco della sua passione.

Christine aveva idee rivoluzionarie sulla condizione femminile perché la sua posizione non le rese facile l’affermazione professionale (fu appellata “sarta di storie”) e la conciliazione fra il lavoro, la maternità e la femminilità. Una femminilità che si proponeva di non mortificare, anche se a volte le accadde.
Intese esprimere il punto di vista alternativo muliebre, eppur pari, in dignità e intelletto, a quello maschile, rivolgendosi soprattutto alle altre donne, per farle maturare in una nuova consapevolezza.

Quante si erano chieste perchè non erano nate maschio? Quanti genitori non hanno gioito per la nascita di una neonata che imponeva la preparazione di una dote?

La città delle Dame

Il libro che la rese e la rende più celebre è Le livre de la Citè des Dames, in cui Christine descrive una città metaforica e allegorica che accoglie figure meritevoli, anche del passato, e consente a tali  donne di godere di libertà e stima.

L’autrice si relaziona in forma dialogica con te Dame, Ragione, Rettitudine e Giustizia, affermando le capacità intellettuali del sesso, femminile, negate dal patriarcato, che invece devono essere stimolate con l’erudizione fin dall’infanzia; affermà la dignità del possesso del corpo, che non trae piacere dalla violenza e dallo stupro, che non solo è sfregio delle carni, ma anche negazione di posto nella Storia.

 

“… violazione e stupro originano dall’invisibile oblio della mente, prima che dalla visibile offesa del corpo.

Ecco perché a violare femmine non sono solo i maschi, ma anche femmine che dimenticano femmine.”

Perchè leggere Un giorno e una donna?

Il romanzo Un giorno e una donna di Nicoletta BorTolotti è frutto di un meticoloso studio storico e di accurata scelta e ricerca lessicale, talvolta lento e non di scorrevole lettura, seppur impeccabile nella forma.

Crea una figura di donna credibile, contestualizzata nel Medioevo, estremamente umana in contradizioni e desideri, non stigmatizzata in un modello ideale.

Ed è proprio questa verità narrata, l’uso di termini come mestruazioni, vulva, troia e puttana, che rende questa Christine de Pizan un personaggio attuale, che si interrogava su problemi e stereotipi che solo in parte abbiamo superato e che desiderava sopravvivere ai suoi libri, perchè intuiva, profeticamente, che il destino delle donne di cultura è quello di essere dimenticate, ingoiate nella “vagina della memoria”.

Ma noi non vogliamo più negare voce alle donne di ogni epoca, cultura, etnia, seppellendo di terra e silenzio le parole imperiture vergate per essere eterne.

Noi non dimenticheremo. Mai più.

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Sinossi

Vita e passioni di Christine de Pizan, la prima scrittrice europea.
Ha detto che uomini e donne sono uguali e che “una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro”.

Ha detto che bisogna fare studiare le bambine e se solo le donne avessero fatto i libri… Ha detto che le donne non provano piacere a essere stuprate, come molti credono, ma subiscono un dolore senza pari.

Lo ha detto un giorno in cui Parigi era un tempo più che un luogo, e l’anno 1405 era un luogo più che un tempo.

Lo ha detto nel Medioevo insanguinato dalla Guerra dei cent’anni tra Francia e Inghilterra.

Davanti a tutta la corte francese, a re e nobili. Christine de Pizan, nata in Italia, prima storica donna, prima editor, poetessa e scrittrice. Donna.

Nicoletta Bortolotti ricostruisce la sua vita, che, dopo un’infanzia meravigliosa al seguito del padre divenuto astronomo reale a Parigi, fu colpita da lutti e rovesci che la lasciarono, giovanissima, vedova e madre.

Il risultato è un libro meraviglioso che da un lato sembra provenire dal passato, a partire dalla forma epistolare scelta, che tanti capolavori ha regalato alla letteratura, e che qui si incarna nelle lettere tra una madre e una figlia.

E dall’altro è assolutamente moderno.

Perché molte delle conquiste sognate da Christine si sono verificate solo in anni recenti, e altre si stanno verificando adesso, o devono ancora farlo.

Con Un giorno e una donna Nicoletta Bortolotti ha scritto un romanzo importante, che è al tempo stesso un’opera di grande valore letterario in grado di far rivivere le passioni e i sentimenti di un’epoca, un’opera di grande valore storico nella ricostruzione perfetta, per quanto immersa nell’immaginazione romanzesca, della vita e dell’opera di Christine de Pizan, e di valore etico, perché l’esempio di Christine possa servire da guida in questi anni non sempre facili.

Titolo: Un giorno e una donna
Autore: Nicoletta Bortolotti
Edizione: HarperCollins, 2022