La politica delle donne -Taccuino Mensile gennaio

a cura di Maria Antonietta Macciocu

 

taccuino gennaio

Taccuino di gennaio: L’opuscolo antistupro.

Lo stupro è una violenza contro la persona, di qualsiasi genere sia, il disprezzo contro un corpo considerato violabile dal più forte, un insulto alla libertà di scelta libera e condivisa. In quanto tale, che importanza ha che la vittima sia giovane o vecchia, bella o brutta, bianca o di colore, e come si ponga nell’esercizio della sua individualità?

Eppure il Comune di Cividale, col contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, distribuisce nelle scuole medie inferiori e superiori un opuscolo su come prevenire lo stupro concentrandosi sui comportamenti delle ragazze, dicendo loro di non girare sole di notte, di non sorridere a sconosciuti, di non mettere vestiti che attirino l’attenzione.

Consigli di precauzione che invece di educare i maschi al rispetto colpevolizzano le donne, spostando l’attenzione dall’aggressore all’aggredito: il vecchio “se l’è cercato, se lo vanno a cercare” con cui si sono sempre commentati gli assalti alle libertà femminili.

Partendo dal presupposto che i ragazzi e gli uomini di ogni età sono maschi, e i maschi sessualmente emozionabili e fragili, si afferma che non è il caso di metterli in condizione di nuocere. Quasi fossero dei minus habens nei secoli dei secoli, refrattari a ogni tipo di educazione sentimentale ed emotiva.

Eppure, dice una mia amica che retriva non è, bisogna vivere nel mondo com’è non come lo vorremmo, e se vogliamo evitare che le donne siano molestate è meglio non avere comportamenti pericolosi, quindi sì opuscolo antistupro.

E poi, dice un’altra neppure lei retriva, i richiami sessuali esistono in natura tra tutte le specie, e i corpi delle femmine, che devono perpetuare la specie tramite I maschi, hanno caratteristiche che provocano la loro reazione.

Quindi…
Donne e uomini fatevi avanti, il vostro parere è indispensabile.

Lettori del taccuino di gennaio: Cosa ne pensate dell’opuscolo antistupro?