La metrica dell’oltraggio di Michela Bilotta

recensione di Gianna Ferro

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La metrica dell’oltraggio è un romanzo di Michela Bilotta edito da Jack Edizioni nel 2023.

Di cosa tratta La metrica dell’oltraggio?

Beatrice De Santis, giornalista, viene incaricata dal suo direttore Roberta Bersaglia di andare a Valsinni alla ricerca di notizie su Isabella Morra, poetessa del Cinquecento, assassinata per mano dei fratelli.

Cancellato il suo aereo, impossibile prendere il treno, Beatrice decide di mettersi in viaggio con la sua macchina, ma l’attende un bel pezzo di Italia da attraversare. Da Milano alla Basilicata il viaggio è lungo e intenso, ma sarà per lei anche un profondo percorso introspettivo, contemplato di ricordi e di circostanze attuali.

Valsinni è lontanissima. Così Beatrice pensa di fare qualche sosta: Recanati, poi per caso a Lanciano, Termoli e poi Matera, prima di raggiungere la sua mèta e godrà di inaspettati paesaggi e incontrerà persone.

“…proprio non so resistere al fascino dei luoghi lontani dai classici circuiti turistici, quelli che non vengono presi d’assalto da orde di visitatori, intruppati e condotti come mandrie da guide turistiche sfinite. Mi sembra quasi di restituire a posti non abbastanza apprezzati la dignità che meritano, come se rimediassi a un torto.”

Beatrice ama scoprire luoghi nuovi, nascosti nella bella penisola italiana, adora i “non luoghi” come li definisce suo marito Stefano, forse perchè anche la sua Cetara, che l’ha vista nascere, è un piccolo borgo di pescatori della divina costiera amalfitana.

A Valsinni ci arriverà. Visiterà il Castello Morra, che è stata anche la prigione di Isabella e dove il suo incontro con uno storico del luogo le farà conoscere la vita della sfortunata poetessa. Chissà quelle mura cosa hanno visto, ascoltato e sofferto?

“Certo, immagini per un attimo cosa deve aver provato una donna come lei, colta e arguta, nel non avere alcun interlocutore con cui scambiare una parola. La sua condizione di solitudine era assoluta, e allora non poté che cercare riparo nell’unico rifugio che conosceva: la poesia. “

La bellezza del luogo è in contrasto con la tragica vicenda della quale Beatrice scriverà. Non solo. Durante il suo lungo viaggio ha scoperto storie, ha intuito pericoli, ha avuto modo di riflettere.

Le vicende e le statistiche di cui viene a conoscenza, durante l’incontro con la presidente di un centro antiviolenza e di un docente universitario, saranno da apripista alla sua voglia di dar voce, soprattutto a quelle donne che non hanno il coraggio di “salvarsi”.

“Il mio è un invito alla riflessione che rivolgo prima di tutto a me stessa, perché nessuno di noi dovrebbe avere la presunzione di credersi al riparo dai pericoli di una cultura che da millenni tramanda la figura femminile come subordinata…”

Beatrice nel viaggio di ritorno si fermerà anche a Cetara a ritoccare ricordi assopiti, saluterà zia Adele che custodisce un dolore incoffessabile. A Milano sarà accolta dal suo direttore – guai a chiamarla direttrice, poi capirete perchè – che in un momento di lucidissima comprensione ed empatia emotiva, le racconterà una storia che l’ha portata ad essere quella che è oggi.

Di quali fatti di cronaca Beatrice viene a conoscenza? Vi appassionerete e vi indignerete con lei se leggerete questo romanzo.

Perchè leggere La metrica dell’oltraggio?

La scrittrice salernitana Michela Bilotta ci conduce in un viaggio consapevole per indagare il fenomeno della violenza di genere. Credo che il suo percorso non sia stato semplice, nè scontato. Le vicende che racconta nel romanzo le rimandano tutti i giorni i media e la carta stampata. Giustificare o celare il diritto d’onore, come narra la storia di Isabella Morra, faceva e fa parte di un retaggio culturale che è radicato ancora oggi in tante menti malate e assassine.

I dati dei femminicidi perpetrati in Italia, riportati nel libro, fotografano una realtà drammatica, in continua escalation. A poco servono i gridi di allarme se non cambiano leggi che tutelino la vita delle donne oltraggiate. La storia insegna, ma c’è tanto ancora da studiare: gli uomini, le famiglie, le istituzioni.

L’ironia e la volgarità, a volte, di quello che vuole essere un complimento o lo schernire la fisicità di una donna, dimostra solo mancanza di quel rispetto che è alla base dell’educazione familiare e sociale che ogni essere umano dovrebbe avere per se stesso e per gli altri: le parole hanno un peso.

“[…]chi pronuncia battute sessiste senza neanche accorgersene, schernendosi dietro la pretesa di una travisata galanteria, imbarazzo per la complicità di alcune donne verso questi comportamenti inqualificabili, imbarazzo per chi dovrebbe governarci con senso di responsabilità e invece aizza i più beceri istinti di persone frustrate e arrabbiate[…]”

La metrica dell’oltraggio è un libro che fa riflettere, che fa indignare per le vicende narrate e a suo modo di denuncia. Attraverso una scrittura scorrevole Michela Bilotta ci presenta un romanzo delicato e profondo nell’esposizione dei tristi argomenti, lirico nella descrizione dei luoghi e delle emozioni, reale, perchè purtroppo la violenza non si ferma.

Che possano libri come questi dare coraggio alle donne di cambiare il proprio destino e alle istituzioni di fare e dare tanto di più.

“Quella ch’è detta la fiorita etade,
secca ed oscura, solitaria ed erma
tutta ho passato qui cieca ed inferma,
senza saper mai pregio di beltade.
Qui non provo di donna il proprio stato
per te, che posta m’hai in sì ria sorte
che dolce vita mi saria la morte.” Isabella Morra

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Sinossi

Beatrice De Sanctis, professione giornalista, sta leggendo il quotidiano. Un caso di femminicidio attira la sua attenzione. All’improvviso la porta sbatte: è la sua direttrice, Roberta Bersaglia che, con il tono brusco di sempre, le comunica il suo prossimo incarico: dovrà recarsi a Valsinni, in Basilicata, per scrivere un pezzo su Isabella Morra, poetessa del Cinquecento assassinata dai fratelli.

Una serie di circostanze inducono Beatrice a intraprendere il lungo viaggio da Milano alla Basilicata in auto, in un simbolico tragitto di consapevolezza, durante il quale ogni incontro si rivela un tassello importante per comporre il mosaico finale della sua esperienza.

La supportano il marito Stefano, che contrappone la sua razionalità da ingegnere all’impulsività di lei, ed Eugenio, il solerte stagista “che detiene un’impressionante media di domande al minuto” e che nasconde un drammatico segreto.

Sullo sfondo, la bellezza struggente e spesso dimenticata dell’Italia minore, da Recanati a Lanciano, da Termoli a Matera, fino ai luoghi di Isabella Morra.

Titolo: La metrica dell’oltraggio

Autore: Michela Bilotta

Edizioni: Jack, 2023