Eco dal fosso – di Federica Caponi
recensione di Francesca Re
Eco dal fosso è una graphic Novel di Federica Caponi edita da Officina Milena nel 2021.
Ho volutamente centellinato questo libro poiché ha coinvolto e travolto tutti i miei sensi.
Goccia dopo goccia l’amaro del veleno pervade la bocca paralizzando la gola ad ogni lacrima d’inchiostro non imbrigliato soltanto nelle parole.
In Eco dal fosso gli occhi vorticano in preda a spasmi, nell’affannata ricerca del riscatto, ma le orecchie sentono soltanto rumore di ossa rotte.
Le armature di Virginia la costringono nell’illusione di una vita alla ricerca della perfezione assoluta, vista soltanto nelle copertine patinate o dietro lo schermo .
Lo specchio si frantuma nell’imprevisto, tutto si capovolge e la scrittura stessa inizia a spiraleggiare e contorcesi come il suo corpo.
Sola, eco dal fosso immersa nel suo fango, sguscia dalle costrizioni per partorirsi nuovamente, nella totale assenza di speranze, di scuse, di sguardi.
Soltanto lei, Virginia, vera come la morte.
Link d’acquisto
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Sinossi
Virginia è donna, madre e casalinga perfetta: vive la sua vita secondo i dettami dell’Enciclopedia della donna del 1964, che le ha insegnato come comportarsi in ogni occasione.
La superficie brillante del suo mondo va in frantumi quando viene scaraventata giù da un precipizio e abbandonata in un fosso.
È da qui che parte il viaggio di Virginia. Il dolore che sperimenta sulla propria carne la spinge a scavare, a penetrare nella terra, fino a rigirare il fosso e trovare un altro mondo, uno più profondo, quello del sottosuolo.
Le figure-guida che incontra la illuminano: tutto ciò che in precedenza aveva creduto autentico era solo un velo di carta appiccicato alle pareti della vita, dietro cui si nasconde il mondo vero, quello dell’Oltre.
