Per ultimo il cuore di Margaret Atwood
Voce Controcorrente
Recensione di Franca Adelaide Amico
Di cosa tratta Per ultimo il cuore?
No, con spiritosa e istrionica grinta, la nostra vivace scrittrice ci introduce in una dimensione straniata e straniante che, così come avviene nei migliori romanzi distopici, risulta magicamente familiare e quotidiana.
Vince su tutto l’istinto di sopravvivenza; ma all’uomo, sembra dirci la scrittrice, non basta sopravvivere, mantenersi fisicamente in vita, pensare che la propria pelle sia l’unica cosa ad avere un senso: è il dramma e l’interrogativo sulla qualità della vita ciò che spinge idue protagonisti del romanzo a cercare una via di fuga dal rifugio della loro auto, ormai diventata casa.
Entrambi entreranno, tuttavia, in una spirale perversa, in un gioco di scambi e colpi di scena condotti dalla leggerezza e dal sorriso sornione della nostra autrice la quale, da narratrice onnisciente, osserva dall alto e con ironico distacco ciò che accade: intrecci rocamboleschi quasi da teatro plautino se non fosse per la tragicità della materia narrata.
Perché leggere Per ultimo il cuore?
Non c’è catarsi (almeno in senso classico) in Per ultimo il cuore, c’è la vita così com’è, con le nostre prove e i nostri errori e il nostro agire qui e ora nell’immediato e, se una lezione può essere imparata, essa non è mai definitiva: fino alla fine avremo per compagni i nostri ” se” e i nostri” ma”.
Perché? Perché l’uomo è la creatura più complessa, contraddittoria, ricca e nello stesso tempo dubbiosa e incompleta che possa esistere.
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Sinossi
«Il suo sguardo sui capricci del cuore umano e la sua audacia narrativa l’hanno resa una delle scrittrici più amate al mondo» – The Guardian»
«Impossibile non apprezzare quel magnifico arsenale che è l’opera di Margareth Atwood… in tutta la sua forza, grazia e ricchezza. Quando penso al suo talento e ai suoi successi di scrittrice, rimango senza fiato.» – Alice Munro
«La Atwood fa quello che le riesce meglio: sezionare teneramente il cuore umano. Una scrittrice meravigliosa.» – The Daily Mail
«Le apocalissi della Atwood sono diverse da tutte le altre perché a causarle siamo stati noi. Non le meteoriti o gli alieni distruggono il mondo, ma noi. Mi è piaciuto moltissimo.» – The Times
«La scrittrice più straordinaria della nostra epoca.» – The Sunday Times
In un Nord America messo in ginocchio da una disastrosa crisi economica e dal dilagare della criminalità, Stan e Charmaine, una giovane coppia innamorata, cedono alla falsa lusinga della normalità e della sicurezza promesse da un avvenente progetto, in cambio della rinuncia a qualche “piccola” libertà personale.
Si ritrovano così a fare il male per libera scelta ma contro la loro volontà. Questa situazione conflittuale li trascinerà in un surreale complotto che darà lo spunto per interrogarsi su cosa significhi amare – in un futuro dove non solo il sesso ma anche l’amore è mercificato – e scegliere.