L’altra madre di Andrej Longo

Voce al Mondo

Recensione di Matilde Ballabio

16 anni
L'altra madre

 

L’altra madre è un romanzo scritto da Andrej Longo edito da Adelphi nel 2016.

Di cosa parla L’altra madre?

Genny vive a Napoli, e per il luogo in cui vive è il perfetto sedicenne. Frequenta zone poco raccomandate della città, ma lui lì sta benissimo perché ci è cresciuto.

Vive con la madre, malata, che orla jeans per arrivare a fine mese. Genny ha lasciato la scuola da tempo, lavora in un bar: è un bravo ragazzo, non scappa dal lavoro, gli piace.

Ha una passione Genny: sfrecciare con la moto.

Michele non è affatto un bravo ragazzo. Entra ed esce di galera: lavorare per lui è fatica sprecata. Non c’entra nulla con Genny ma ha bisogno di lui e della sua scaltrezza nella guida.

Genny non si fida, ha paura ma viene sfidato e, alla fine, con la promessa di un guadagno facile, accetta di accompagnare Michele in una delle sue bravate.

Tania ha quindici anni e vive a Napoli, come Genny, ma pare condurre tutt’altra vita. Le piace passare il tempo con le amiche, i bastoncini di merluzzo e adora la sua mamma, Irene, che è una poliziotta di tutto rispetto che vive solamente per la figlia.

Né Tania né Genny si conoscono, e nemmeno andrebbero d’accordo, se lo facessero. Il destino però decide di farli incontrare in una terribile tragedia dal quale Genny si ritroverà a dover scappare per salvarsi la vita.

Ma Genny non sa che Irene è pronta a tutto pur di fare giustizia.

 

Perché leggere L’altra madre?

Non sono mamma. Sono ancora troppo giovane. Ma questo libro ci mostra il dolore più grande che una madre possa provare, un dolore terribile e lancinante che mette questa donna in uno strazio tale da voler fare un processo tutto da sola: niente giudici, nessun avvocato, nessuna difesa. Per la mamma di Tania esiste un colpevole e va punito.

Però poi… quel dolore immenso cambia forma e si trasforma in salvezza per un altro figlio: un altro figlio per un’altra madre.

Ho letto questo libro suggeritomi dalla mia amica Carla, la mia libraia di fiducia: più che leggere il libro, me lo sono mangiato. Poi l’ho fatto leggere alla mia mamma: “librivora” anche lei! Mi è piaciuto confrontarmi con lei nei passaggi di questo romanzo: mi ha fatto scoprire delle sfaccettature che non avevo notato e io le ho fatte scoprire a lei. Lo abbiamo letto a quattro  occhi (anzi, sei, … porta gli occhiali da lettura) ed è stato bello. Bellissimo il romanzo e bellissimo condividerlo con la mia mamma.

Spero di avervi incuriositi.

Alla prossima.

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Sinossi

Genny ha sedici anni e lavora in un bar dalle parti di via Toledo; gli piace giocare a pallone e fare il buffone sul motorino. Perché, dicono gli amici, come lo porta lui, il mezzo, non lo porta nessuno.

Tania di anni ne ha quindici, va ancora a scuola e dorme in una stanza che “tiene il soffitto pittato di stelle”; le piacciono le scarpe da ginnastica rosa e i bastoncini di merluzzo.

La madre di Genny “ha quarant’anni, forse pure qualcuno in meno, ma il viso è segnato da certe occhiaie scure che la fanno sembrare più vecchia”; passa le giornate a fare gli orli ai jeans: venti orli ottanta euro; ogni tanto si interrompe, prende le carte e fa i tarocchi; e ogni tanto, quando non riesce a respirare, si attacca all’ossigeno.

La madre di Tania fa la poliziotta, ha un corpo asciutto, muscoloso, e vicino all’ombelico “la cicatrice tonda di quando l’hanno sparata”; ed è una che se qualcosa va storto non esita a tirare fuori la pistola.

Un sabato pomeriggio, in una strada del Vomero, le vite di Genny e di Tania si incrociano in modo tragico: e una madre decide di fare giustizia. A modo suo.

Come già in “Dieci” con quella scrittura spigolosa e incalzante che riesce, è stato scritto, “a riattivare ciò che giace inerte nel linguaggio collettivo e privato”, Andrej Longo ci racconta in L’altra madre una certa Napoli, e gli uomini e le donne che la abitano: protervi e feriti, crudeli e generosi.

Titolo: L’altra madre
Autore: Andrej Longo
Editore: Adelphi, 2016