E poi saremo salvi di Alessandra Carati
Voce alla Storia
recensione di Sabrina Corti
“E poi saremo salvi” di Alessandra Carati è un romanzo edito da Mondadori nel 2021, finalista al premio Strega per l’anno 2022.
Di cosa parla E poi saremo salvi?
Nell’aprile 1992 Aida, una bimba bosniaca, è costretta a fuggire insieme alla mamma, incinta, dal piccolo paese in cui vive.
Deve lasciare i nonni, i cugini, gli amichetti e le sue amate bambole.
Scappa prima attraverso i boschi a piedi, poi su un bus talmente saturo di persone in fuga che riesce a sedersi solo sui gradini del bus.
Ha paura Aida. Ha paura per sé, per chi lascia al villaggio, ha paura perché non sa dove andrà. Ha paura perché non sa quando tornerà a casa.
Aida e la mamma devono raggiungere la frontiera dove le aspetta il papà per portarle in Italia.
Il viaggio è terribile, la guerra è già in corso, un autobus che li precedeva, anch’esso pieno di persone in fuga, cade in una scarpata. Ma loro procedono, senza fermarsi, se raggiungono la frontiera, forse, si salveranno.
eravamo lanciati in una corsa contro il tempo, c’era spazio solo per la disperazione e, a tratti, la meschinità
Finalmente, dopo un viaggio terribile, Aida e la sua famiglia arrivano in Italia.
E poi saremo salvi è la storia di Aida e di una famiglia costretta a lasciare il proprio paese senza mai lasciarlo completamente. Aida è piccola quando lascia la Bosnia e cerca in ogni modo di slegarsi da quell’attaccamento alle origini che i suoi genitori non vogliono abbandonare. Aida si sente italiana, vuole esserlo e vuole affrancarsi da quei genitori così pervicacemente legati alle loro origini, alla loro terra, alla loro religione.
Sentivo che mi aspettava un risarcimento per la vita che mi era toccata in sorte e non importava da che parte arrivasse, ero pronta a prendermelo senza l’ombra di un senso di colpa
L’unica persona a cui sente di essere veramente legata è suo fratello Ibro.
Ibro è diverso da tutti: è spontaneo, è solare, è sopra le righe. Ibro è il suo esatto contrario.
E proprio quando Aida crede di aver raggiunto la propria indipendenza emotiva dalla sua famiglia di origine, accadrà qualcosa di tremendo e subdolo, una terribile condanna per suo fratello Ibro. E allora, Aida, capirà quanto sia profondo il legame e l’amore per i suoi genitori da cui si era allontanata e quanto sia inseparabile la connessione con la sua terra natia.
Perché leggere E poi saremo salvi?
E poi saremo salvi è un romanzo brutale, coraggioso, ma allo stesso tempo meraviglioso, sulla sopravvivenza e sulla speranza.
La narrazione, che parte dall’aprile 1992, si sviluppa poi in salti temporali: Aida bambina, Aida adolescente, Aida donna. Dalla fuga dalla Bosnia alla terribile condanna di Ibro.
Ogni parte narrativa è parte di un percorso di vita pieno di emozioni che non fanno mai cadere la lettura nella disperazione: tutt’altro.
E poi saremo salvi è davvero un romanzo sulla salvezza, nonostante la guerra, la fuga, la vita altrove, le separazioni.
Ottima la scrittura, modulata sapientemente a seconda delle necessità narrative.
E poi saremo salvi è la storia di un’umanità che sbaglia, che inciampa, che si perde ma che si ritrova e si riprende, nonostante tutto.
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Sinossi
Aida ha appena sei anni quando, con la madre, deve fuggire dal piccolo paese in cui è nata e cresciuta.
In una notte infinita di buio, di ignoto e di terrore raggiunge il confine con l’Italia, dove incontra il padre. Insieme arrivano a Milano. Mentre i giorni scivolano uno sull’altro, Aida cerca di prendere le misure del nuovo universo.
Crescere è ovunque difficile, e lei deve farlo all’improvviso, da sola, perché il trasloco coatto ha rovesciato anche la realtà dei suoi genitori. Nemmeno l’arrivo del fratellino Ibro sa rimettere in ordine le cose: la loro vita è sempre “altrove” – un altrove che la guerra ha ormai cancellato.
Sotto la piena della nostalgia, la sua famiglia si consuma, chi sgretolato dalla rabbia, chi schiacciato dal peso di segreti insopportabili, chi ostaggio di un male inafferrabile. Aida capisce presto che per sopravvivere deve disegnarsi un nuovo orizzonte, anche a costo di un taglio delle radici.
“E poi saremo salvi” è insieme un romanzo di formazione, una saga familiare, l’epopea di un popolo; ma è soprattutto il racconto di come una piccola, densa vicenda privata può allargarsi fino a riflettere la tensione umana alla “casa”, il posto del cuore in cui ci riconosciamo.