Orange is the new black, una serie tv che fa capire cosa significhi libertà
di Rose Jackson
Orange is the new black è una serie tv prodotta tra il 2013 e il 2019 da Netflix. Prende spunto dall’autobiografia di Piper Kerman, “Orange is the new black: il mio anno in un carcere femminile”, racconta la vita delle detenute nel carcere di minima sicurezza di Litchfield. Nell’arco delle sette stagioni la trama di questa serie tv si evolve molteplici volte, raccontando anche i retroscena delle protagoniste e di chi le circonda.
La Trama
Nelle prima stagioni la protagonista è Piper Chapman, una donna condannata a un anno di prigione per aver riciclato del denaro proveniente dallo spaccio di droga dieci anni prima. La sua vita fino al giorno prima di andare in prigione stava finalmente prendendo il verso giusto: doveva sposarsi con il suo fidanzato Larry e insieme alla sua migliore amica aveva avviato un’attività, ma quando la sua ex fidanzata Alex per riuscire ad ottenere un accordo la nomina durante il suo processo la sua vita cambia completamente.
Per Piper non è facile all’inizio riuscire a prendere il ritmo della prigione, ma piano piano con il passare delle stagioni conosce molte donne che l’aiutano a cambiare il suo modo di essere e di pensare. Entra a far parte anche lei di un gruppo, le ragazze di Red, grazie alle quali ha un sostegno e una protezione all’interno del carcere.
Come spesso si vede in tv, le detenute si dividono in gruppi: le ispaniche, le drogate, le ragazze di colore e le religiose. Ogni personaggio in questa serie tv viene analizzato in uno o più episodi, raccontando i motivi per cui sono state arrestate e cosa le ha portate a farlo. Se alcune si sono ritrovate coinvolte in affari loschi, altre non avevano molta scelta.
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A partire dalla quinta stagione la storia cambia. Le detenute, a seguito di un evento traumatico per alcune, decidono di far valere i loro diritti in quanto esseri umani scatenando una rivolta all’interno del carcere. Da qui la serie tv inizia a seguire molto più da vicino quello che accade a Taysty Jefferson, una ragazza di colore finita dentro più volte per diversi motivi.
Se l’unico errore che Piper ha commesso nella sua vita è stato innamorarsi di Alex quando spacciava, Taysty non è altrettanto fortunata. Lei è uno di quei personaggi che fa capire che non tutti scelgono la cattiva strada, ma che non hanno altra scelta per poter sopravvivere.
Dopo la rivolta le carte in tavola si mischiano ulteriormente: alcune detenute vengono trasferite lontano, altre vengono mandate in massima sicurezza, e qui si trovano nuovi personaggi che hanno però un legame con il passato di alcune.
Il finale è forse la parte migliore, ma se volete scoprirlo dovrete resistere fino alla fine.
Commento Personale
Personalmente ho trovato Orange is the new black una delle serie tv originali Netflix migliori. La varietà dei personaggi, i flashback dei personaggi e anche la drammaticità di certi momenti la rendono molto avvincente. Se dopo la rivolta vi sembra che non ne valga più la pena di guardarla fate uno sforzo e arrivate all’ultimo episodio dell’ultima stagione, non ve ne pentirete.
Una cosa che mi ha colpito molto è stata l’evoluzione di certi personaggi, che sinceramente all’inizio non apprezzavo molto, ma alla fine mi hanno fatto capire che se si vuole cambiare ci si deve impegnare.
https://www.netflix.com/it/title/70242311