“Mariani allo specchio” di Maria Masella

Recensione di Carolina Colombi

marian

Giallo intrigane e dalle varie sfaccettature

“Ho dato le disposizioni del caso: controllare fra gli schedati, chiedere nella zona, cercare fra le persone scomparse. Poi sono uscito; la scusa era prendere un caffè, la realtà era il bisogno d’aria.”

 

Mariani allo specchio è un brillante noir imperniato su un’indagine per omicidio.

 

La vittima è un uomo rinvenuto in prossimità del porto di Genova, ucciso con una modalità inizialmente poco chiara.

Antonio Mariani, commissario in forza alla Questura di Genova, dà il via all’indagine in collaborazione con il medico legale, suo intimo amico.

Ma a irrompere nella situazione interviene un secondo omicidio, in una zona collinare, al limite della città.

Questa volta si tratta di una donna, ritrovata in casa propria e massacrata con numerose coltellate.

Apparentemente i due delitti sembrano slegati fra loro, ma l’inchiesta, a cui Mariani si dedica con tempismo, aprirà uno scenario inaspettato.

L’ambientazione di partenza, come in altri gialli della scrittrice, è Genova.

 

Però, mentre l’indagine comincia a svilupparsi seguendo canoni ben precisi, e mettendo in discussione la credibilità dei vari personaggi che animano la narrazione, la location cambia.

Non più la città di Genova, con i suoi anfratti e gli stretti carruggi, a fare da sfondo alle vicende di Mariani allo specchio, ma la Spagna.

Perché, per trovare il bandolo in cui la matassa investigativa è aggrovigliata, il commissario dovrà raggiungere Malaga.

Lì, dove tutto ha avuto inizio.

Descritta in maniera precisa e attraente, tale ambientazione aggiunge un tocco singolare agli eventi narrati.

Tanto da permettere al lettore, incuriosito dallo svolgersi della vicenda, di respirare la suggestiva atmosfera della città d’oltre confine.

Ed è in seguito a un fatto scatenante, di cui il commissario giunge a conoscenza, che si sviluppa una sequenza di eventi i quali imprimono all’indagine una piega imprevista.

“Dopo vari passaggi, riesco a parlare con un mio parigrado spagnolo. Un dialogo strano, in cui la fatica maggiore è stata trovare una lingua comune: italiano, spagnolo, un po’ d’inglese…”

A questo punto, in Mariani si fanno strada tracce e indizi, che attraverso congetture e supposizioni, portano il lettore a elaborare una propria ipotesi dei fatti.

Il tutto per arrivare a capire chi può essere l’autore dei delitti.

Senza giungere però allo scioglimento finale, grazie alla trama solida e ben costruita.

Antonio Mariani è un poliziotto sui generis.

Lo si dice di molti, sia della carta stampata sia di quelli televisivi.

Ma il personaggio in questione, frutto della fervida immaginazione della scrittrice genovese, un poliziotto anomalo lo è per davvero.

Perché, attraverso l’ottima penna della Masella, viene raccontato l’essere umano, ancora prima dell’uomo di legge.

In entrambi i ruoli però, Antonio Mariani è personaggio autentico, di quell’autenticità che porta il lettore a provare simpatia, oppure no, in virtù delle situazioni che il commissario deve affrontare.

Inquieto, per la sua vita privata, che non è come vorrebbe, è persona colma di umanità, ma insofferente ai dettami burocratici che la sua professione gli impone.

Ed è con caparbietà, e a volte anche con perplessità, che il poliziotto arriva sempre alla soluzione dei casi investigativi che gli vengono affidati.

Mariani non è il solo a lambiccarsi il cervello per arrivare a capo delle sue inchieste, che lo assorbono completamente da un punto di vista emotivo e professionale.

Accanto a lui, spesso c’è Francesca, sua moglie, donna emancipata e dalla mente brillante che gli va in aiuto con intuizioni acute e preziose.

Ed è spesso la vita privata di Mariani a fare da sfondo ai gialli della Masella.

Vita privata spesso complicata dai conflitti che nascono dal comportamento non propriamente limpido del commissario.

Pure questa volta Mariani vorrebbe al suo fianco Francesca, ma lei è in vacanza con le figliolette, e ciò gli crea scompiglio, soprattutto per la gelosia che gli suscita sapendola lontano da lui.

Mariani allo specchio comprende una narrazione ricca di colpi di scena, non necessariamente forti, ma animati da un percorso logico che rende la lettura maggiormente coinvolgente.

Romanzo dalla trama avvincente e originale, contiene peculiarità insite nella scrittura dell’autrice genovese.

Si colloca così fra altri e numerosi romanzi gialli, che vedono protagonista ancora il Mariani.

Sono gialli che lasciano il giusto spazio all’immaginazione del lettore, il quale si destreggia fra molte ipotesi per scoprire l’autore dei delitti, prima dell’investigatore.

Così come ogni buon romanzo giallo dovrebbe fare.

Ma quello che più evince dai romanzi della Masella è, che non lasciano in sospeso alcuna tessera del puzzle investigativo.

I personaggi tutti, anche i collaboratori del commissario, e Mariani nel particolare, sono descritti in maniera incisiva, tali da offrire un ritratto psicologico quanto mai veritiero ed essenziale.

Come essenziale è il registro con cui la scrittrice, giustamente definita la “signora in giallo” italiana, tratteggia il commissario, il suo privato e la sua professione.

E lo fa con poca enfasi, ma sufficiente a incantare il lettore.

La scrittrice ha così confezionato con Mariani allo specchio un romanzo di ottimo livello.

 

Sinossi

In prossimità dell’angiporto, nella città di Genova, viene trovato il corpo di un uomo di cui non si conosce l’identità. Un secondo omicidio, in altra zona, lontana dal ritrovamento del primo cadavere, si aggiunge all’indagine che il commissario Mariani sta conducendo. Indagine che in un primo momento appare tutt’altro che facile da sviluppare.

 

Mariani allo specchio-scheda libro

Titolo: Mariani allo specchio
Autore: Maria Masella
Editore: Fratelli Frilli Editore
Anno pubblicazione: 2013
Numero pagine: 238

Link d’acquisto