Le cose migliori della vita sono gratis di Paola Caramadre

Contest Amarcord

I miei ricordi migliori sono legati alla gratuità. Ad esempio, tanti anni fa, insieme alla mia amica e sodale, andavamo il martedì in un caffè liberty perché ci offriva il dolce gratis. Per noi era un rito. Non potevamo mancare a quell’appuntamento, non potevamo non prepararci di tutto punto e varcare la soglia dello splendido locale così retrò per gustare quella specie di bomba fritta con ripieno di confettura di albicocca. Gustavamo quel dolce come fosse il cibo degli dei. Eravamo insieme tra le ceramiche decorative, le statue, le palme immerse in un’atmosfera da romanzo. E mentre sorseggiavamo il caffè e gustavamo il dolce, discutevamo animatamente del Surrealismo. Eravamo nel nostro romanzo preferito, assorbite in una confidenza umana che non saprei più replicare con nessun altro. Gratis mangiucchiavamo con lentezza il dolce e altrettanto gratis ascoltavamo i motivetti jazz di sottofondo, altrettanto gratis parlavamo di letteratura. Non posso dire che le nostre opinioni fossero discordi, ma polemizzavamo volentieri gesticolando come pensavamo avrebbero fatto Breton e Vaché al posto nostro a Parigi. Poi, capivamo dallo sguardo apprensivo del cameriere che dovevamo andare e così, a malincuore, lasciavamo il Kavarna Imperial. Tornavano nel nostro tempo, nelle nostre vite, il romanzo era finito. Smettevamo di discutere animosamente appena tornate in strada. Cambiavamo atteggiamento, stile, tornavamo alle nostre andature abituali e ci davamo appuntamento, ognuna nella propria testa, al martedì successivo. Ci sarebbero stati altri capitoli nel nostro romanzo bohémien ispirato dalla gratuità!