Arezzo: sul set di «La vita è bella»
di Loriana Lucciarini
Buongiorno, principessa! Stanotte t’ho sognata tutta la notte, andavamo al cinema, e avevi quel tailleur rosa che ti piace tanto, non penso che a te principessa, penso sempre a te!
Il regno delle tenebre è il luogo dove manca, per definizione, la possibilità di ridere. Auschwitz ne è il paradigma assoluto: inferno sulla Terra, territorio di Satana, assenza di Dio. Luogo in cui ogni umanità è spenta, deserto radicale dello spirito. Eppure, come ci ricorda uno dei sopravvissuti nel film Memoria, di Ruggero Gabbai, fra i prigionieri, talvolta, riusciva a sopravvivere un barlume di resistenza umana. Le lacrime, certo, ma anche – benché sembri impossibile – il sorriso, portato da qualcuno che, di fronte alla catastrofe, riusciva a intonare ancora una canzone dei tempi di pace o a raccontare una storia dell’altro mondo».
[Il Sole-24 Ore – articolo di Luigi Paini]
I luoghi di Arezzo…
Le scene del film…
In foto: Piaggia S. Martino – Piazza Grande – Piaggia S. Martino – Piazza Badia
Giosuè: Perché i cani e gli ebrei non possono entrare babbo?
Guido: Eh, loro gli ebrei e i cani non ce li vogliono. Eh, ognuno fa quello che gli pare Giosuè, eh. Là c’è un negozio, là, c’è un ferramenta no, loro per esempio non fanno entrare gli spagnoli e i cavalli eh, eh… e coso là, c’è un farmacista no: ieri ero con un mio amico, un cinese che c’ha un canguro, dico “Si può entrare?”, dice “No, qui i cinesi e i canguri non ce li vogliamo”. Eh, gli sono antipatici oh, che ti devo dire oh?!
Giosuè: Ma noi in libreria facciamo entrare tutti.
Guido: No, da domani ce lo scriviamo anche noi, guarda! Chi ti è antipatico a te?
Giosuè: I ragni. E a te?
Guido: A me… i visigoti! E da domani ce lo scriviamo: “Vietato l’ingresso ai ragni e ai visigoti”. Oh! E mi hanno rotto le scatole ‘sti visigoti, basta eh!
Piazza San Francesco (le vetrine della caffetteria che si vedono nelle due scene sono veramente quelle di un bar, che per le riprese del film è stato tenuto chiuso per un mese intero)
In foto: Piazza San Francesco – Piazza Grande (queste immagini sono state girate nella piazza Grande)
Dal set alla realtà…
In foto: Piaggia S. Martino – P.za Badia – Piazza Grande –
La cartoleria è in realtà un negozio d’antiquario.
Chiedendo in giro abbiamo scoperto che a Montevarchi c’è la casa della famiglia Orefice (quella con il roseto e la vetrata) e che le scene del campo di concentramento sono state girate a Terni (nei set di Papigno, ora in disuso – purtroppo!), alcune nei dintorni toscani e qualcuna anche a Roma.
Sicuramente altri scorci di Arezzo sono stati ripresi nelle scene del film… la lista quindi non è completa e la ricerca continua… se avete qualche segnalazione utile fatela pure: implementeremo questo articolo grazie a voi!