Il corpo crudo di Valeria Bianchi Mian

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

 

il corpo crudo

 

Il corpo crudo è un romanzo noir di Valeria Bianchi Mian pubblicato da Edizioni del Capricorno nel 2023.

 

Di cosa tratta Il corpo crudo?

Il corpo nudo. E crudo.

Non solo da ammirare, toccare, stringere nell’amplesso.

Crudo, non cotto.

Non un pasto da servire con piatto e posate, ma carne da mangiare, mordere, graffiare, uccidere.
E consumare.

Il corpo crudo parte dal ritrovamento del cadavere di un uomo, un fotografo trentenne di grande fama, ribattezzato Dio+, in una postura che evoca la crocifissione; l’agnello crudo che si scarifica e viene evirato su una tower power, ossia una sorta di poltrona, detta del capitano, in cui eseguire esercizi per tonificare i muscoli.

Morto come capitano, capo, re del fallo o di esso schiavo.
Carne cruda da macellai, da cannibali, lupi, mantidi.

Nel frattempo, in una Torino contemporanea, un po’ bigotta e un po’ progressista, troppo piccola per passare inosservati e ricca di tane per asssassini, una sorta di licantropo assesta morsi su prostitute e clienti, mentre Bruno Sirio, Dio+, fa arte indagando, con la reflex, corpi di donne nei dettagli, prima di possederle con il pene e lasciarle andare, se recalcitranti, odi cacciarle, se ossessive.

Maristella ha vent’anni, è la “quasi fidanzata” da un anno e gli ha offerto il suo imene crudo e nudo da penetrare. Fanciulla appena destata dal bacio del principe, la fiaba nera non ha lieto fine.

Greta ha quasi cinquant’anni, bella, libera e con la paura d’invecchiare, è la matrigna di Bruno, una matrignia che ne frequenta il letto. Incesto con matrigna, la fiaba nera si fa strada nel bosco.

Michele è figlio della governante, Caterina, il servo fedele, in gerarchia secondaria, come il componente di un branco. Pollicino, passa abbandonato dai gentitori, giunge alla dimora dell’orco cannibale, ma semina briciole e torna a casa.

O non ci torna? O diventa figlio adottivo dell’orco?

Filomena è la conturbante macellaia, fra sangue e rossetto. carne e capezzoli polposi. Forse l’orchessa è lei, cannibale per eccellenza che cucina le sue vittime.

E Bruno è un narcisista, come dicono le più autevoli testate riguardo al maschio impunito, quali Donna oggi o Moderne e Giovani, per esempio, o un cucciolo traumatizzato che ha assistito, come Bambi, alla morte della mamma?

O e altro ancora, è proiezione e ricettacolo di desideri di donne e uomini che gli danzano intorno come in un castello?

In un continuo e perfetto gioco di tempi e spazi, avanza l’inchiesta sotto pelle. Molti i sospettati del delitto, quanti sul fallo della vittima avanzavano pretese.

Un gioco erotico? Una punizione? Una liberazione? Un atto di feticismo?
Trovato il movente, trovato il lupo.

Affamato di carne cruda, figlio di ogni bosco di istinto, richiamo selvaggio della bestia, quella che ci vive dentro, pronta a saltar fuori, in un balzo.

In questa osmosi fra uomini e bestie senza soluzione di continuità si consumano delitti nella mente, infiniti.

Chi ha tradotto il pensiero in carne e sangue? In chi la parola si è fatta corpo?

 

Perchè leggere Il corpo crudo?

In equibrio da funambolo fra noir e saggio antropologico, fra uomini e bestie, fra uomini bestiali e bestie umane, fra lupi, tigri, gatte, mantidi, scarafaggi, pipistrelli, e cervi, tutte creature dello stesso bosco da fiaba e da incoscio primordiale, Il corpo crudo è avvincente, perturbante, irriverente, angosciante.

Crudo e nudo.

Servito rigorosamente al sangue, si offre a voi: buon pasto.

 

Link d’acquisto

https://www.ibs.it/corpo-crudo-libro-valeria-bianchi-mian/e/9788877076946

Sinossi

Chi ha ucciso il geniale e spudorato Bruno Sirio, alias Dio+, fotografo-artista di fama internazionale le cui opere, contese dai collezionisti, danno regolare scandalo sulla stampa specializzata e non?

E soprattutto chi, nella sua casa-studio torinese, ha voluto ammazzarlo in quel modo così efferato e simbolico?

C’entra qualcuno della sua variegata «corte», costituita soprattutto da rappresentanti del «gentil sesso», usate e poi abbandonate dall’artista?

Oppure l’assassino va cercato altrove, magari nel fazioso ambiente dell’arte contemporanea?

Tanta brutalità nasconde un crimine passionale o dietro quella violenza c’è altro – interessi economici, invidie professionali, un odio patologico per il corpo di un genio che sfrutta i corpi delle sue «vittime» artistiche per esprimere la propria paranoica, oltraggiosa visione del mondo?

Un romanzo folgorante. Un noir al femminile che è un viaggio alla radice delle nostre paure più ataviche. Nei recessi più inconfessabili del pensiero. Dove i confini tra normalità e psicopatologia sono tanto labili da annientare la distinzione tra mente

 

 

Titolo: Il corpo crudo
Autore: Valeria Bianchi Mian
Edizione: Il Capricorno, 2023