Il Clochard di Alvaro Collini

Voce alla carta

Recensione di Cristina Casillo

clochard

 

Il Clochard è un romanzo di Alvaro Collini edito da Leone Editore Milano nel 2021.

Di cosa tratta Il Clochard?

Capita a tutti gli scrittori di trovarsi davanti a un foglio bianco in cerca d’ispirazione.

Alfredo, da buon osservatore, nota un senzatetto e anche se l’esigenza di scrivere su di lui non è immediata, l’interesse e la curiosità sono tali da far nascere empatia e complicità sin dai primi incontri.

“ Il mio lento girovagare senza una meta precisa mi farà apparire completamente come uno di loro e anch’io sarò un barbone, un vagabondo, un senzatetto, una persona che vive per strada, un accattone, un mendicante, uno straccione, un homeless, un pezzente, un emarginato, un miserabile, un indigente, un clochard.

Quest’ultima espressione, “clochard” mi sembra già meno dispregiativa, anzi mi arriva alle orecchie più dolce e ho la sensazione che significhi “artista”, non so perché”.

Il titolo è evocativo, chiaro e non tradisce le aspettative ma il romanzo non è solo uno spaccato di vita di un senzatetto è molto di più. Parla di amicizia: quella magia che si crea tra persone completamente diverse ma desiderose di conoscersi nel profondo fino a diventare complementari.

Antonio e Alfredo ne sono un esempio.
Antonio non ha mai letto un libro mentre Alfredo li scrive.

Si confrontano sulla loro quotidianità con curiosità, delicatezza ma mai invadenza.

La sensibilità dell’autore è una carezza che si trasforma in parole per “un libro che dà voce al mondo invisibile di chi non ha una casa”.

Clochard, barbone e mendicante, sono tutti termini al maschile e questo potrebbe far pensare che non esistano o siano in numero molto inferiore le donne che per i più svariati motivi si ritrovano a vivere senza fissa dimora.

Non è così. Antonio racconta ad Alfredo alcuni incontri molto suggestivi.

“A proposito della notte, non dormo nei vagoni perché ci sono molti drogati e giovani e, anche se a volte ci si scambia qualche dose, ho paura che siano tagliate con sostanze micidiali, ma ho più paura della violenza di gruppo, è insopportabile e ti lascia ferite insanabili.

Ho paura dormire nei centri di assistenza, non voglio essere schedata e riconosciuta… Se a volte dormo alla stazione, cerco di abbassare il
berretto fin sotto il naso e alzare il bavero del piumino fino a coprirmi la bocca per non essere identificata come una ragazza”.

Perché leggere Il Clochard?

Alvaro Collini oltra a raccontare la storia di Antonio parla molto di sé e della passione per la scrittura. Invita a guardarci intorno: nel tessuto sociale ci sono tante storie di vita vera, a volte crude e meritevoli di attenzione.
La narrazione è delicata e profonda al tempo stesso, cosa non facile per l’argomento trattato. Leggendo ho pensato che potesse risultare a tratti noiosa o ripetitiva.

Se l’autore avesse cambiato stile o ritmo, avrebbe tolto veridicità alla storia.

Dopotutto cosa si fa quando s’incontra un amico? Apparentemente le stesse cose ma quel che ci si confida, ciò che rimane nelle nostre menti e nei ricordi, sono quelle a fare la differenza.
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Sinossi

Alfredo è uno scrittore in piena crisi creativa.

Durante una vacanza al mare, incontra Antonio, un clochard che dorme nella pineta vicino alla spiaggia. Qualcosa lo spinge ad avvicinarsi a lui, e da quel momento tra i due si sviluppa una profonda intesa.

I due si incontrano ogni mattina al parco e, per aiutare Alfredo con il suo libro, Antonio decide di raccontare la sua vita, così a conoscenza del suo passato, dal fallimento che l’ha portato in strada, dall’allontanamento da una famiglia già distante, della continua corsa a ostacoli che è la vita quotidiana dei senzatetto.

La storia di un’amicizia toccante, che cambierà la vita di entrambi.

Titolo: Il Clochard
Autore: Alvaro Collini
Edizione: Leone Editore,  2021