Café Royal di Marco Balzano
Voce alla carta
Recensione di Cristina Casillo
Café Royal è un romanzo di Marco Balzano edito Giulio Einaudi Editore nel 2023.
Di cosa tratta Café Royal?
Leggendo, sin dalla prima pagina, mi sono sentita coinvolta come un’ attenta e discreta osservatrice, che in pausa pranzo si reca al locale preferito per sorseggiare un caffè: finge di essere immersa nei propri pensieri mentre origlia i discorsi degli altri.
Non mi ritengo una ficcanaso ma solo un’aspirante scrittrice che si nutre delle storie che trovano voce in ambienti pubblici.
Perché? Perché sono le più vere e basta essere muniti di un briciolo di empatia, per immaginare cosa si nasconde dietro una smorfia o un cambio di tono di voce.
Un pomeriggio ero sola mentre una coppia vicina di tavolo, chiacchierava amanimatamente: “ Cosa vuoi che faccia? Ti aspetterò, ti aspetterò anche se riconoscerai che è assurdo. Vai ancora in quella casa per sistemare armadi e biancheria perché
temi che tuo figlio non sia in grado di farlo quando sta con il tuo ex marito…”
Con discrezione osservavo i visi di due innamorati, non più giovani. Una donna presa da due situazioni e la sua incapacità a gestirle. Un uomo stanco ma pronto ad attenderla.
Marco Balzano ne avrebbe tratto ottimi spunti per una bella storia da intrecciare con quelle dei suoi sedici protagonisti.
“Elena.
Era una giornata orrenda, io e te appena svegli avevamo litigato e il mal di testa mi tormentava più di oggi, così all’una sono uscita dalla banca, non ce la facevo più a restare lì dentro, e mi sono seduta al tavolo di questo Cafè qualcosa.Un cameriere con la faccia malinconica mi ha chiesto: “Tutto bene signora?” “Insomma”.
E lui: “Mi sa che al posto del cappuccino ci vorrebbe un Martini”. L’ho preso in parola e me ne sono scolati tre di fila.
Buttandoli giù pensavo che ormai mi manca la fora per comprendere come vivi”.
Café Royal è un romanzo corale, contemporaneo.
Il Covid è ancora presente senza essere invadente, in fase post pandemica. Parla della vita che scorre tra i tavoli di un bar di una grande città. Scampoli di dialoghi si insinuano tra il tintinnio di tazze da caffè, bicchieri e strisciate di pos alla cassa.
Personalità che si avvicinano per semplici incontri, per evadere, scoprirsi e spesso allontanarsi.
L’autore presenta i suoi personaggi con la discrezione e l’efficacia di un obiettivo, mettendo a fuoco le varie peculiarità da condividere con il lettore.
“Barbara.
Ecco Via Marghera. Nemmeno questa strada cambia mai sempre stretta ed elegante.
Si porta il tempo con un’ironia scanzonata. Guardo le vetrine senza fermarmi, a volte vorrei fare la commessa solo per sbizzarrirmi ad allestirle. Lascio qualche spicciolo alla clochard davanti alla Coin , faccio zig-zag tra i tavolini distanziati del Café Royal e proseguo fino all’incrocio”.
Adoro lo stile di Balzano e la capacità di cogliere quell’attimo che sembra breve e insignificante ma che nasconde una storia, quella che potrebbe appartenere a ognuno di noi.
Devo confessare che mi aspettavo qualcosa di più.
Una bella idea, forse a tratti superficiale. Ho sospettato che l’autore avesse sapientemente unito ciò che in una prima stesura poteva essere una raccolta di racconti.
Ma cosa importa? Un romanzo è bello se regala ottima compagnia e dopo, una o più frasi mirate, fa distogliere lo sguardo dalle pagine per allontanarlo alla ricerca di ciò che sembrava smarrito ,o dimenticato: una magia che in pochi sanno creare.
Perché leggere Café Royal?
Il romanzo mi ricorda un treno, che viaggiando ad alta velocità, vorremmo fermare per entrare in quella carrozza legata ai passi più significativi della nostra vita, riviverli e assaporarli con una consapevolezza tutta nuova.
Un viaggio nella vita di passanti che invita a riflettere sulle nostre.
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Sinossi
Via Marghera è una zona elegante e vivace di Milano, affacciata su un’infilata di negozi e boutique. Le giornate nel quartiere scivolano via in fretta: la gente cammina, corre o si ferma al Cafè Royal.
Federico è un medico di base disilluso, che durante la seconda ondata della pandemia vorrebbe solo del tempo per sé.
Serena combatte con il trascorrere degli anni e per non pensarci esce con le amiche a mangiare il sushi, mentre sua figlia Noemi diventa ogni giorno più bella, cinica e indipendente; Giuliano è un prete che sogna di tornare a fare il missionario in Africa; Ahmed è a Milano di passaggio e coglie l’occasione per provare a riallacciare i rapporti con Barbara …
Un filo invisibile li lega l’uno all’altro e li rende protagonisti o semplici comparse della commedia umana che ogni giorno va in scena al Cafè Royal.
La limpidezza dello sguardo di Marco Balzano illumina le vite dei suoi personaggi – diversissimi per età, carattere, professione, aspirazioni.
Tutti loro però condividono una ferita, più o meno scoperta, da cui provano a spensierarsi.
E così li osserviamo da vicino, quasi li spiamo, ci immedesimiamo e a volte facciamo persino il tifo, fino a quando la serranda del bar cala lentamente come un sipario sulla via, sulle incertezze e le felicità che ci rendono umani.
