Intervista a Silvia De Meis

fra fiabe e impegno civile

 

Voce alla Voce

A cura di Loriana Lucciarini

 

Silvia De Meis è una donna vulcanica, impossibile vederla ferma, sempre operativa, costantemente impegnata in diverse iniziative, anche contemporaneamente.

L’ho invitata nel salotto virtuale di Cultura al Femminile per presentarvela e farvi conoscere le sue tante attività rivolte al sociale perché ormai lo sapete, ho una particolare predilezione per chi si mette a disposizione di attività culturali e artistiche rivolte alla comunità, e lei è la persona giusta per essere con
noi oggi.

Sul suo profilo Instagram Silvia si descrive in poche righe:

«Scrivo libri di favole per bambini, mi piace mi piacer poter esplorare il loro mondo magico e farmi trasportare così dalla fantasia»

tuttavia è una descrizione riduttiva. In realtà Silvia è molto, molto di più!

Dunque, che è vulcanica l’ho già detto? Allora lo ribadisco: Silvia De Meis è una donna determinata, forte, energica, creativa. E, oltre a scrivere, ha lavorato nella scuola per tantissimi anni e adesso si occupa di realizzare corsi di teatro e spettacoli coinvolgendo persone con disabilità.

A tal fine ha dato vita a un’associazione che si chiama “La Papera Zoppa”.
In quattro brevi step spero di riuscire a far emergere la sua istrionica personalità.
Ad ogni modo, non faccio fatica a immaginare che rimarrete affascinati delle sue tante abilità e attività.

Dunque, mettetevi comode che iniziamo…

Ciao Silvia, presentati! Che fai nella vita? Cosa vuoi diventare da grande? Qual è il tuo posto nel mondo?

Ciao a tutte, ciao Loriana. Io sono una ex insegnante di sostegno in pensione da un anno. Questo stato di cose mi permette di seguire o inseguire i miei sogni che sono la scrittura, il teatro, la danza. Da grande
vorrei fare esattamente quello che sto facendo adesso, ma a livelli più elevati…

Il mio posto nel mondo? Che bella domanda! Vorrei occupare quello spazio che possa essere utile per aiutare le persone.

 

 

La “Papera Zoppa” è la tua associazione rivolta a persone disabili che lavora per l’inclusione sociale.
Quando e perché è nata? Cosa hai realizzato in questi anni? Cosa realizzerai a breve? Come definiresti questa esperienza?

Sì “La Papera zoppa” è l’associazione che ho fondato esattamente nel periodo in cui tutto era chiuso, e
non si sapeva cosa aspettarsi. Avevo questo sogno da tempo, e se anche impossibili, i sogni vanno inseguiti.

Così eccola qui: io ne sono la presidente. Questa associazione con le sue attività rivolte al sociale mi sta facendo vivere un’esperienza che mi arricchisce ogni giorno di più.

“La Papera zoppa” si occupa di teatro inclusivo e io, che credo nell’arte come possibilità di recupero, l’ho
fortemente pensata e voluta creare.

Ci tengo a precisare che non ci sono solo ragazzi disabili assieme ai loro genitori, ma anche ragazzi e adulti normodotati, perché diversamente diventerebbe un ghetto e non ragionerebbe più circa l’inclusione, un valore che ritengo importantissimo non solo da praticare ma anche da realizzare.

“La Papera zoppa” ha compiuto da pochissimo un anno ma ci aspettano già diversi impegni per questo secondo anno di attività. Lo scorso anno abbiamo debuttato a teatro con “A-mici” e quest’anno porteremo
in scena uno spettacolo dal titolo “In viaggio”.

SILVIA DE MEIS

 

Nella descrizione della tua associazione si accostano parole come “disabilità” e “inclusione” che, al giorno d’oggi, sembrano tanto distanti quanto opposte. Invece tu lavori nel quotidiano per realizzare questa commistione, questo passaggio sociale davvero importante. Raccontaci le spinte, le difficoltà e i traguardi raggiunti.

La spinta parte solo da dentro, dal cuore, perché tutto quello che faccio è volontariato. L’inclusione spesso va accostata sempre e solo alla disabilità, inclusione per me è tutto.

Io nello specifico lavoro con ragazzi speciali che sanno mettersi in gioco insieme ai loro genitori. Le difficoltà sono nei rapporti con le istituzioni, con la burocrazia perché spesso sono le istituzioni a non essere capaci di andare oltre, superando il mero aspetto economico.
I traguardi sono in itinere e sempre in evoluzione, io credo che si possa sempre fare meglio!

L’associazione offre un corso di teatro inclusivo che si tiene il martedì per due ore. Dopo un laboratorio iniziale di lavoro sulla persona, si è passati nello specifico a lavorare sulle abilità specifiche riguardanti le tecniche teatrali, voce, espressività, spazio scenico… Un lavoro complesso ma bellissimo, insomma.

 

 

Sei anche scrittrice di favole per bambini. Su quali temi ruotano le tue storie fantastiche? C’è un filo conduttore? Cosa vuoi lasciare nel cuore di chi ti legge?

Esatto: scrivo soprattutto per bambini e a volte anche libri per ragazzi.
Le mie favole, le mie storie ruotano sempre intorno a tematiche relative ai sentimenti delle persone, al rispetto della diversità, degli animali e della natura.

Il filo conduttore è molto spesso fatto di questi argomenti. Nel cuore di chi legge, spesso anche adulti, vorrei lasciare una ventata di serenità, di leggerezza, e tanti momenti di riflessione.

SILVIA DE MEIS
Undici storie per sognare porta la mia firma. I destinatari per questa raccolta di racconti sono bimbi di età dai 5 ai 10 anni. Qui si trovano storie che alla fine contengono una morale. I temi affrontati riguardano l’accettazione di sé, l’amicizia, lo sfruttamento del lavoro minorile.
SILVIA DE MEIS
Ricette fiabolose è il mio lavoro più recente, un libro con tante storie che alla fine hanno una ricetta dolce da fare insieme genitori e bambini. Ciò per offrire una possibilità di approcciarsi al cibo in modo fantasioso e soprattutto salutare.

 

 

Hai novità editoriali o lavori su cui stai lavorando?

Sto lavorando alla nuova edizione di ben tre titoli di cui ho ripreso i diritti. Usciranno con l’anno nuovo. Saranno storie che cattureranno i lettori, invito le persone interessate a seguirmi per restare aggiornati sulle nuove uscite!

 

 

Ottimo! Certo che continueremo a seguirti, ci puoi dare i tuoi contatti?

 

Per la mia Associazione, basta andare su Facebook ed entrare nel gruppo de “La Papera zoppa”
https://www.facebook.com/groups/493999075260174  che non è fatto di chat ma solo di riflessioni.
Come autrice ho una pagina, sempre su Facebook, che si chiama “I libri di Silvia” https://www.facebook.com/profile.php?id=100083076593413.
Per chi volesse seguirmi, più semplicemente, può farlo sul mio profilo Facebook, Silvia De Meis
https://www.facebook.com/silvia.demeis

Ecco, invito anche voi lettrici e lettori di Cultura al Femminile, a seguire questa donna strepitosa e le sue tante e belle attività nell’ambito sociale e artistico.