Una casa in fiamme di Laura Forti

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

 

 

una casa in fiamme

Una casa in fiamme è un romanzo di Laura Forti edito da Guanda nel 2022.

Di cosa tratta Una casa in fiamme?

Manuela ha 45 anni, lavora presso una casa editrice, è scrittrice, sposata con un ingegnere (mi ricorda qualcuna?) e madre di due figli.

Qualcosa fa saltare la bolla di apparente e fragile normalità: un cancro al seno curato prima con la radioterapia, poichè la chemio non è ritenuta necessaria, e poi per 5 anni con l’assunzione di farmaci, fra cui una puntura dal nome a me ben noto, perchè si usa in “soppressione” anche nelle fecondazioni assistite o per ridurre i danni dell’endometriosi.

Decapeptyl. Un’iniezione che provoca una menopausa indotta, con vampate di calore, gonfiore addominale, perdita di capelli, variazioni drastiche dell’umore.

Ora vi verrebbe da dire: qualsiasi cosa pur.

Pur di avere un figlio, nel mio caso.

Pur di vedere i propri crescere, nel caso di Manuela.

Pur di godere della vita e del dono prezioso di sopravvivere.

Ed ecco un’altra parola chiave: Manuela è una duplice sopravvissuta, al tumore, con cui sta lottando, e, essendo per mezzo ebrea e sposata con uomo dalle medesime origini, per via generazione, all’olocausto.

Quei morti mai conosciuti tornano.

I bisnonni del marito, Sergio, si sono suicidati, e così suo nonno. Suo padre non poteva non esserne scosso: è un ebreo ribelle e vorrebbe non esserlo e proietta sul figlio illusioni, rabbia, giudizi, aspettative deluse.

Sono tutti sopravissuti al dolore della Storia e a quello della propria intima guerra e sterminio.

E poi c’è l’Evento, quello di cui non si parla. L’aborto di Manuela poco dopo la nascita di Lea.

Ciò che si nomina non esiste, si crede, stupidamente.

Ed è il silenzio il cancro.
Ed è l’assenza di un momento di pausa, per dire basta. Basta a cosa? Ve lo dirò, ma prima devo aggiungere l’ultimo componente della famiglia: Elias, a cui il padre dà lo stesso nome del feto morto senza avvisare la moglie, e che è leggermente dislessico e disgrafico.

Quel leggermente che lo mortifica, gli fa covare rabbia e costringe Manuela a interminabili pomeriggi per svolgere i compiti.

Il padre non è pronto a Elias, ai suoi caldi abbracci, alla sua imperfezione, alle sue domande cocenti, che strappano veli di corazze.

E in questa storia Manuela, una donna con una cicatrice al seno, scopre di avere ulcere purulente nell’animo: il risentimento per la negazione dell’aborto, lo sconcerto per la sostituzione di un Elias con un altro, il disprezzo e la mascolinizzazione della figlia, che interpreta come una critica aperta al suo essere poco femminile, e il dubbio.

Sono una buona madre?

Ho fatto della mia vita quello che desideravo?

Conosco davvero mio marito e i suoi desideri?

E lui conosce me, che ancora ho voglia di flirtare con uno sconosciuto?

Resiste ancora questo matrimonio in metastasi?

La vita è davvero un dono prezioso?

Oppure è davvero ora di dire basta, come vi anticipavo, alla finta e vecchia Manuela, per fare spazio a quella post tumore e assunta consapevolezza.

Ribadiamolo: la vita è davvero un dono prezioso?

La vita che ti fa ammalare, che uccide innocenti, che scatena epidemie e guerre.

La vita o forse Dio, il Dio di Abramo, il Dio che è padre e madre, che ha un disegno su di te, che non abbandona la tua anima, che educa con regole precise per fare di te una persona migliore.

Che ti dice che il Sabato devi lasciare il cruciverba a metà, perché altro puoi scoprire se sei sola nel tuo Egitto, esule nel tuo deserto, in attesa di una terra promessa di cui non scorgi orizzonti.

Ci saranno colpi di scena. Ma non sarò io a anticiparveli.

E riflessioni così profonde e sottili da infliarsi nelle crepe dell’anima, come punture di un farmaco che vi decentra, che vi sopprime le certezze, che vi toglie il controllo sul corpo e sui pensieri.

 

E lascio per ultimo l’incipit. Un gattino nero agonizzante, caduto per incidente o lanciato fuori dal terrazzo durante la vacanza, quella con il tumore al seguito.

Non solo non si ha controllo sul corpo e sulla vita e sulla morte, ma nemmeno sul proprio marito, E, terribili ad accettarsi, nemmeno sui propri figli.

Si può solo, con imperfezione ma dedizione, amare. A cominciare da se stessi, e perdonare, a cominciare dalla propria madre, morta ma ancora divorante.

 

Perché leggere Una casa in fiamme?

Una casa in fiamme è vero da scottare. Stiamo tutti bruciando da qualche parte ed è un bene, perchè qualcosa deve essere cenere al vento, qualcosa deve essere salvato, e qualcosa deve essere curato.

La prosa è accattivante, con dialoghi molto ben costruiti e credibili, che portano anche a sorridere; talvolta, essendoci pezzi di flusso di coscienza, il ritmo rallenta e le riflessioni si ripetono in loop. Bisogna avere pazienza. Almeno pazienza, se non amore.

 

Link d’acquisto

https://www.ibs.it/casa-in-fiamme-libro-laura-forti/e/9788823531017

Sinossi

Manuela ha quarantacinque anni e una vita come tante, alle prese con il lavoro, il marito, i figli, i suoceri.

Sua la voce narrante di questo intenso romanzo, una voce che colpisce da subito perché chiara, energica, sfaccettata, ironica.

Manuela all’inizio di questa storia deve fare i conti con una diagnosi di malattia, la prima scintilla di un incendio devastatore che travolge tutto: il matrimonio va in crisi, la figlia adolescente si allontana in una sua personale ricerca di identità, il figlio più piccolo sembra prigioniero delle sue difficoltà scolastiche, e dal passato riemerge il dolore per la perdita di un bambino mai nato.

Sullo sfondo, i fantasmi provenienti dal complicato retaggio familiare: quella di Manuela è una famiglia «diversa», ma nella sua diversità simile a tante del nostro tempo.

Una famiglia di ebrei italiani che rilegge strutture antiche alla luce della propria fragilità, alle prese con la malattia ma anche con la crescita, che rivela nella sua peculiarità meccanismi universali di una sfida molto contemporanea.

Solo accettando le ambivalenze, imparando ad aprirsi alla gioia e al dolore nella loro intensità, riuscirà a dire che la vita forse non è sempre facile ma che è il nostro cammino: e soprattutto che è unica e insostituibile. Che è preziosa, nonostante tutto.

 

Titolo: Una casa in fiamme
Autore: Laura Forti
Edizone: Guanda,, 2022