Intervista a Melania Mieli sulla letteratura erotica

Voce alle Donne

a cura di Emma Fenu

 

 

melania mieli

 

 

Melania Mieli è un progetto di scrittura nato nel 2015. Il suo blog è uno spazio di confronto con artiste e artisti indipendenti, dove si approfondiscono tematiche inerenti alla letteratura contemporanea, alla sessualità e ai femminismi.

Ha pubblicato i romanzi: Il Piano dei Conti (Inknot Edizioni, 2019) e Il Punto di Rugiada (NullaDie Edizioni, 2020) e collabora dal 2019 con il magazine femminista Frisson.

Molti sono i temi che Melania Mieli tratta nelle sue opere; in particolare Il Piano dei Conti si concentra sulla descrizione delle dinamiche disumane del mondo aziendale; sicuramente è la scelta più spregiudicata, più irriverente e più scandalosa del romanzo.

Aggettivi, questi ultimi, che spesso sono stati utilizzati per definire la letteratura erotica di cui oggi discorreremo su Cultura al Femminile, perché nel filone narrativo dell’autrice anche l’eros trova il suo spazio.

 

Benvenuta, Melania. Come si è evoluta, secondo te, la letteratura erotica nell’ultimo ventennio?

Grazie, Emma. Questa è una tematica che mi appassiona molto principalmente perché sono una lettrice dell’erotico.

Nella puntata di Oltre il Piacere (podcast prodotto da Frisson, la rivista femminista per cui collaboro) dal titolo “La parola erotica” ho avuto modo di approfondire molti aspetti legati alla letteratura erotica dalle origini al contemporaneo, raccogliendo il punto di vista qualificato di Paolo Di Paolo, Veronica Raimo e Melissa Panarello.

Nell’ultimo ventennio ci sono stati molti eventi impattanti nell’ambito della letteratura erotica. Le autrici e gli autori del secolo scorso hanno osato molto (e gliene sono infinitamente grata!).

Penso che nel nostro contemporaneo alcuni scrittori e molte scrittrici hanno fatto tesoro dell’eredità del passato e stiano usando il sesso egregiamente come un’esperienza conoscitiva del loro soggetto.

Trovo estremamente interessante scoprire ə personaggiə quando dal sesso, o dalla problematizzazione del rapporto con il sesso, passa un’esperienza conoscitiva.

C’è una maggiore consapevolezza nell’usare il sesso quando è necessario come affondo nella psicologia di un individuo, non come una scena che soddisfa solo i pruriti dell’autore. Inoltre, noto una crescente attenzione alla diversità e all’inclusività: sono aumentati i racconti che esplorano diverse identità sessuali, orientamenti e relazioni non convenzionali, rispecchiando una società sempre più aperta, inclusiva e interessata al consenso.

Inoltre, alcune serie di testi definiti erotici hanno avuto un successo globale e questo ha portato la letteratura erotica al centro dell’attenzione mediatica e ha stimolato la nascita di numerosi sottogeneri, come il romance erotico, il dark romance, e il paranormal romance… un fenomeno che si è intersecato con la diffusione di piattaforme di self-publishing che stanno democratizzando la produzione e la distribuzione di opere di genere erotico senza passare per gli editori professionali.

Questo da una parte implica un prezzo importante a livello di qualità (purtroppo scrivere male una scena di sesso è tra le cose più semplici del mondo!); dall’altra determina una maggiore libertà per molti autori e autrici che hanno iniziato a esplorare tematiche precedentemente considerate tabù o marginali come il BDSM, il poliamore e altre dinamiche di relazione non tradizionali.

 

Cosa oggi riesce ancora a sedurre?

Posso darti una risposta molto personale: trovo seduttiva la fase di superamento della vergogna e la messa in atto di azioni premurose e ponderate per flirtare con la persona che si desidera. Tra individualismo e performatività, ho la sensazione che le persone che mi circondano siano in generale poco pratiche nell’esprimere i propri desideri e spaventate da quelli degli altri.

Per me è estremamente seduttivo un atteggiamento di apertura e curiosità verso l’altrə, assumendosi la responsabilità di un eventuale rifiuto.

 

Esiste una differenza fra scrittrici e scrittori nell’ambito della letteratura erotica? E nell’ambito generale della letteratura?

Non credo in una differenza, per così dire, “genetica”.

La differenza è piuttosto di tipo politico: se uno scrittore scrive di sesso è considerato un professionista e i suoi romanzi sono esposti nella sezione narrativa, se una scrittrice scrive di sesso è giudicata come una dilettante e i suoi romanzi sono relegati nel ghetto del sotto-sottogenere.

La lotta alla discriminazione di genere vale per tutti gli ambiti e coinvolge il nostro presente, soprattutto oggi che è contrastata da rigurgiti reazionari. Per me è importante esserci e portare il proprio contributo alla causa in ogni occasione buona.

 

Cosa è per te la passione?

Una zona grigia tra l’estasi e il tormento.

Sono particolarmente affascinata dal momento che precede il lasciarsi andare, quello in cui ci si arrende e si realizza che non è possibile avere il controllo.

 

E come definiresti la vergogna e il pudore?

Li considero due costrutti sociali molto funzionali al patriarcato.

Per me sono un monito importante: se provo una di queste due emozioni sento che devo lavorare (ancora!) sull’eccessiva importanza che attribuisco al giudizio delle altre o degli altri.

 

Prima di salutarci, vuoi svelarci un tuo prossimo progetto?

In autunno uscirà un numero davvero speciale di Frisson di cui non posso anticipare nulla ma sono sicura che lascerà il segno. Infine, sto scrivendo.

La mia intenzione iniziale era lavorare su un romanzo ma andando avanti sento il desiderio di incrociare questa storia con altre forme espressive, non so cosa ne verrà fuori e sono intenzionata a godere di ogni evoluzione per scoprirlo!

 

 

Link d’acquisto

 

https://www.luccasapiens.it/scheda-libro/melania-mieli/il-piano-dei-conti-9788898784936-2802619.html

Il piano dei conti

 

 

Sinossi

Elisa è una sgobbona decisa a dimostrare a tutti quanto vale una ragazza di provincia.

Manuel ha il potere, ma sogna la sottomissione. Marco è determinato a salire in vetta, Giulio, invece, scalerebbe solo le gambe di Monica. Monica, però, un uomo ce l’ha già, anche se gli preferisce di gran lunga una revisione di bilancio.

E Marzia, la nuova arrivata, fa da contraltare ad Arianna, la prediletta.In una multinazionale leader nei servizi professionali per le imprese i dipendenti, metodicamente divisi secondo una scala gerarchica, lottano quotidianamente per far quadrare i conti che non tornano.

C’è chi trucca il bilancio, chi prova a sistemarlo gonfiando entrate e uscite, chi lo sopporta concedendosi qualche sfizio, chi non ha paura di ribaltarlo completamente. E nel calcolo di queste cifre nessuna vita resta illesa.

Lucido, impertinente, erotico, fantasiosamente realistico Il piano dei conti denuncia, senza paura di cadere in eccessi, il perverso mondo del lavoro aziendale ispirato da tutte quelle imprese che antepongono il proprio profitto all’umanità del dipendente.

 

 

 

Titolo: Il Piano dei Conti
Autore: Melania Mieli
Edizione: Inknot, 2019