Alessandra Derriu:

Autrice di Medicina, magia e superstizione in Sardegna

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

 

 

Alessandra Derriu

 

 

Alessandra Derriu è una storica, archivista, scrittrice e docente di materie letterarie. Ha passione, dedizione, talento e lo posso affermare con certezza dopo una vita di amicizia e stima reciproca.

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Sassari, specializzata a Roma alla Scuola di Archivistica dell’Archivio Segreto Vaticano e presso la Scuola di Archivistica dell’Archivio di Stato di Cagliari.

Ha lavorato presso comuni, archivi e diocesi in Sardegna, ha collaborato con numerose riviste internazionali e nazionali e ha svolto attività di indagine in storia medievale dell’Isola, in particolare sull’amministrazione della giustizia nella Sardegna catalano-aragonese ed i processi per stregoneria e superstizione.

I suoi ultimi lavori: Maura, l’indovina di Orotelli. Streghe nella Sardegna del ‘700;  L’ eredità di Angela. Magia e stregoneria in Sardegna tra ‘800 e ‘900Magia Sardegna. Storie tra ‘800 e ‘900., tutti editi da Nemapress.

 

Oggi disserteremo con Alessandra Derriu sul suo saggio, edito da Albatros. Nuove Voci nel 2024: Medicina, magia e superstizione in Sardegna.

Il titolo promette un viaggio affascinante, frutto di doviziosa ricerca, ma avvincente, attraverso culti, riti, magie a lume di candela, sicretismo religioso e elementi simbolici sacri e ancestrali. E la promessa viene mantenuta fino alla conclusione dell’opera.
Alessandra Derriu

 

Cara Alessandra, benvenuta nel nostro salotto letterario.

Grazie, Emma.

Medicina, magia, devozione e superstizione sembrano non condividere un terreno comune: come si legano e intrecciano nel tuo ultimo libro e nella tua attività di ricerca?

In effetti la medicina, la scienza, sembra non avere legami con la magia, la non scienza, e tanto meno con la devozione e le superstizioni; ma la medicina anticamente era cura del corpo e dello spirito, i rimedi per i mali della vita erano accompagnati dalla preghiera, i mali della vita riguardavano la salute, ma anche la sofferenza, la sfortuna, i sentimenti.

 

Per la guarigione era necessaria l’intercessione, delle divinità, delle divinità o di Dio, dei santi, degli spiriti, del sacerdote o del medium, era necessario il sacro. Quindi la medicina era una medicina magica, che attingeva a religiosità ma anche antiche credenze.

Così si intrecciano nel mio libro dove racconto quanto è emerso dalla mia attività di studio e ricerca nel campo delle pratiche di cura non ufficiali e delle loro origini, ricercate e condannate.

 

C’è un progetto che precede la pubblicazione del tuo ultimo saggio? 

Quest’ultimo saggio nasce da un progetto che ho portato avanti con focusSardegna on line.

Sono passati ormai quattro anni da quando gli amici di @focuSardegna un’Isola a 360 gradi mi hanno invitato a scrivere per #focuSardegnaapiùvoci.

È iniziata per me una nuova avventura letteraria che mi ha permesso di compiere un viaggio straordinario nella Nostra Isola e descriverne la sua storia, tradizioni, usi, costumi, miti e leggende, e di condividerli con un pubblico vastissimo grazie al portale on line; l’iniziativa è stata incentivata nel periodo di chiusura causato dal Covid e ha trovato da subito moltissimi riscontri.

Tutto ciò che ho letto, studiato, visto, vissuto e raccontato in questi anni è diventato un articolo, e ora, ogni articolo, arricchito da nuovi studi e ricerche, nuove esperienze, scritto sotto una nuova forma, raccolto assieme agli altri, è diventato un libro che parla
di medicina e parole magiche; medichesse; malocchio; vino e sangue; nodi; erbe e acqua, grano; porte e soglie; fuoco e futuro.

 

Quanto del passato e, in particolare, della medicina sacra sopravvive nel presente?

La medicina è inizialmente legata al culto, alla magia, al misticismo e ancestrali credenze. In passato più che adesso, ma ancora adesso, le pratiche di guarigione, avevano due anime, una più razionale, e una sacra, informale e magica, che nel tempo è stata definita superstiziosa e popolare.

La prima è la medicina come si intende nell’accezione comune, fatta di conoscenze sul corpo, sulle proprietà delle piante e le terapie, la seconda, si basa su quello che va oltre il corpo, l’anima, ed è in rapporto con il trascendente e il divino.

Queste due visioni hanno convissuto e convivono tutt’ora, pensiamo alle abluzioni rituali nelle sorgenti e nelle fonti sacre del mondo antico e ancora ai culti preistorici e ai pozzi sacri nuragici dove, come in numerose altre civiltà, l’acqua era adorata e divinizzata, l’acqua era fonte di vita ma era anche terapeutica, curativa; così nel Cristianesimo l’acqua del battesimo purifica e cancella il peccato originale,
cura.

Dal culto dell’acqua ai pellegrinaggi moderni verso i luoghi della guarigione miracolosa come Lourdes ritorna il concetto di salvezza legata al culto, di devozione e cura, di medicina sacra.

Ovviamente con il progresso della scienza moderna le due figure, del medico e del sacerdote, si separarono ma il legame della cura rimane.

 

 

Perché le donne sono le custodi di questi antichi saperi in cui il sincretismo religioso fonde dee e sante, Madre terra e Vergine Maria?

Le donne sono custodi di antichi saperi perché hanno il potere della vita e della morte così il farmaco può diventare veleno, ciò che dà la vita può farla terminare e soprattutto chi aiuta la vita può farla terminare, in particolare la donna, custode dei riti della fertilità dalla preistoria.

Una medichessa può essere una levatrice, una curatrice ma anche un’infanticida.

“Le donne con il potere della fertilità e della creazione sono donne sacre vicino alle dee e alle sante, generatrici di vita in diversi modi e conservatrici di vita come la Madre terra e come la Vergine Maria. Hanno poi il potere della cura, della comprensione, del
presente e del futuro, dell’ascolto, della saggezza e della preghiera.”
Alessandra Derriu

 

 

Link d’acquisto

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Sinossi

 

In questo piccolo compendio è racchiusa l’essenza della terra sarda: tra leggende e religiosità, l’autrice ci racconta il legame che unisce la magia, la medicina, la stregoneria e la devozione.

Distinguendo tra medicina magica e medicina sacra, affrontiamo un viaggio che ci riporta indietro nel tempo, a conoscere le antiche usanze che sono rimaste racchiuse in quest’isola che è un microcosmo, arrivando a capire come la conoscenza del futuro fosse cura e speranza insieme.

 

Titolo: Medicina, magia e superstizione in Sardegna
Autore: Alessandra Derriu
Edizione: Albatros. Nuove Voci, 2024