Indomite di Penelope Bagieu
Voce alle Donne
Recensione di Emma Fenu
Indomite è un’antologia in fumetto di storie di donne edita da Bao publishing nel 2022.
Di cosa tratta Indomite?
Indomite è una raccolta di storie di Donne, alcune poco conosciute, altre quasi sconosciute, che, nella loro vita, si sono dimostrate libere da vincoli imposti dalla società del loro tempo o odierna, perseguendo i propri sogni e ideali, incuranti di giudizi meschini, di falso perbenismo, di regole sessiste, di imposizioni altrui.
Bambine in crescita che hanno dimostrato che si può essere autentiche senza essere sbagliate, che si può vivere senza l’approvazione della massa, che si possono fare scelte inconsuete purché non danneggino nessuno e ci rendano felici, che si devono infrangere tabù sulla femminilità, sulla ricerca del piacere sessuale, sulla rabbia, sulla forza fisica, sull’ideale di bellezza, sulla maternità, sull’amore, sull’affermazione in ogni settore professionale.
Non bisogna necessariamente eccellere: bisogna vivere con passione senza dover dimostrare niente a nessuno che non sia la propria coscienza, al di là dell’essere nate donne, rivendicando il diritto proprio e altrui di essere persone libere, rispettate, tutelate e accettate.
Perché leggere Indomite?
Ho molto apprezzato la selezione delle numerose figure raccontate con una grafica molto curata e piacevole per i ragazzi come per un pubblico adulto appassionato del genere narrativo illustrato.
Ma torniamo alla selezione.
Le indomite in elenco non sono “maschie”: anche se alcune hanno svolto professioni e mansioni o adottato scelte di vita di solito riservate al sesso opposto, altre non sono inclini alla mortificazione della sensualità, del corpo, del piacere sessuale e non riffuggono la bellezza: ne fanno “ciò che vogliono”, come ben recita il sottotitolo.
Ci sono guerriere, principesse, celebrità, attiviste, astronaute, atlete, giornaliste, ma anche innamorate, mamme, donne barbute: non c’è nessuna disciminazione nell’affermazione di se stesse.
Non si recita il mantra per cui una vera donna (e bambina, ossia aspirante tale) deve rifuggire i ruoli di sposa, maestra, icona di bellezza o vecchina appassionata del crimine: c’è spazio davvero per tutte, comprese le donne trans.
Un solo particolare mi ha fatto riflettere: ogni storia è introdotta dal nome della protagonista e da una o più parole che la identificano: perchè usare il termine avvocato riferendosi ad una di esse?
Un’evidente presa di posizione linguistica che non condivido ma rispetto e che non toglie valore al testo e al messaggio di cui è portatore.
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Sinossi
Coraggiose, sfacciate, anticonformiste, sprezzanti del pensiero omologato e patriarcale.
Sono le indomite raccontate da Pénélope Bagieu, storie di donne che la Storia ha relegato ai margini della propria narrazione e che invece meritano un ruolo da protagoniste.
