“Sciroppo di rose”
a cura di Lina Mazzotti
Le qualità di rose che si utilizzano maggiormente per preparare lo sciroppo di rose sono la Muscosa, la Rugosa, la Centifolia e la Gallica, ma può essere utilizzato qualsiasi petalo di rosa, l’importante è che si tratti di una pianta coltivata biologicamente, quindi priva di pesticidi. Si raccolgono quando la corolla è ben aperta.
Sarebbe meglio coglierle al tramonto, ed evitare di prelevarle quando ha piovuto e i petali sono bagnati, lasciarli riposare in uno strato sottile in ambiente ben areato, pulirli da eventuali impurità, polvere o foglioline, con una pezzolina pulita ed asciutta, senza lavarli.
RICETTA
Ingredienti:
Mezzo kg di petali di rose succo di due limoni non trattati 1 litro di acqua bollente 1,5 kg di zucchero
Preparazione:
fare un’infusione con i petali, freschi raccolti in giornata, con l’acqua bollente e il succo dei due limoni per 24 ore. Il giorno dopo filtrate il liquido strizzando bene i petali per ricavarne tutto il succo, filtrare e aggiungere lo zucchero. Mettere il liquido sul fuoco e fare sobbollire per almeno 20 minuti, poi imbottigliare a caldo, per una migliore conservazione del prodotto. A piacere, aggiungere la buccia di un limone ben lavata e una stecca di vaniglia.
Se preparate grandi quantità e pensate di conservarle a lungo bollite le bottiglie chiuse per almeno 30 minuti allo scopo di ottenere un prodotto igienicamente sicuro senza utilizzare prodotti chimici.
Conservare lo sciroppo di rosa al riparo da luce e calore e dopo l’apertura riporlo in frigorifero. Proprio perché nel corso di un anno lo sciroppo di rose subisce trasformazioni di colore e di profumo.
Si può anche imbottigliare in piccole bottiglie, per utilizzarlo come bomboniera o segnaposto per le feste o regalarlo a parenti ed amici, sicuramente sarà un bel dono.
Lo sciroppo di rose è alla base di molte preparazioni di dolci e d’inverno se bevuto con un liquido caldo, serve per lenire la bronchite, diluito in acqua fresca d’estate è una bevanda dissetante.
Per l’intenso profumo e il delicato colore lo sciroppo aggiunge un gusto particolare a yogurt, gelati, granite, cocktail di frutta, panna cotta, macedonia, crêpes, inoltre può sostituire lo zucchero in tè, tisane ed infusi. Ha proprietà rinfrescanti, diuretiche e antinfiammatorie della bocca infatti usata per il mughetto dei neonati e per le prime vie respiratorie.
Non si hanno notizie certe sull’origine di questo sciroppo ma questa tradizione era presente già nel 1800 nelle valli genovesi dove era molto diffusa la coltivazione di queste rose, da cui si ricava un vero elisir, presenti non solo nei giardini e negli orti, ma anche nei parchi delle ville e soprattutto nei monasteri dove venivano utilizzate per le loro note proprietà officinali. Particolarmente in Valle Scrivia e a Busalla dedicano una festa a questo profumato fiore in un fine settimana di giugno dove tutti i produttori sono riuniti per proporre assaggi e degustazioni.
Da qualche anno lo sciroppo di rose è anche un Presidio Slow Food.
Il progetto Presìdi di Slow Food nasce nel 1999 come naturale evoluzione dell'”Arca del Gusto” per il recupero e la salvaguardia di piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall’agricoltura industriale, dal degrado ambientale, dall’omologazione.
Sicuramente il colore e il profumo intenso, dello sciroppo di rose viene legato alle cose di una volta, ai ricordi antichi, ai raffinati piaceri del passato, quando le eleganti bottiglie con le etichette scritte a mano, facevano bella mostra di se nelle credenze.
Curiosità sulla rosa
La rosa é un fiore stupendo, questo spiega il perché sia stato immortalato da poesie e leggende. Della famiglia delle Rosaceae comprende circa 150 specie, numerose varietà e ibridi, originaria dell’Europa e dell’Asia, le specie spontanee in Italia sono più di 30.
Nell’antichità, i dottori usavano l’acqua della rosa per trattare problemi dei nervi, inalazioni d’ incenso di rosa per trattare pazienti che soffrivano di problemi ai polmoni e davano estratti di petali di rosa a pazienti che soffrivano di problemi di cuore e di reni.
L’effetto benefico più antico risale al 1350 d.c. I petali di rosa contengono vitamina C, carotene, vitamine del gruppo B e vitamina K. Innumerevoli virtù sono racchiuse nei suoi oli essenziali uno degli estratti più utilizzati in cosmesi.
mi hanno regalato una bottiglietta di sciroppo di rose, volevo sapere per quanto tempoposso
usarla prima che si deteriori