La pecora nera di Maurizio Macaluso
recensione di Antonella Spanò
La pecora nera. Nulla è come sembra è un romanzo di Maurizio Macaluso, edito da Margana Edizioni nel 2020.
Di cosa tratta La pecora nera?
Il protagonista della vicenda familiare, narrata in questo volume, è Virginio La Porta, insegnante universitario di matematica presso l’università di Palermo.
Il cognome dei La Porta è molto noto in città, si tratta di una famiglia rispettabile e benestante, che si è sempre distinta per il suo perbenismo.
Virginio è un uomo di mezz’età, timido, non ama parlare in pubblico, è insicuro, non è sposato, vive ancora con la madre malata di Alzheimer ed è soggiogato dal carisma del fratello minore. Per tutte queste ragioni, Virginio si sente la pecora nera della famiglia.
“Non amava frequentare gente, usciva da casa di rado e sempre da solo. Soltanto tra frazioni algebriche ed equazioni si sentiva a suo agio. Quando saliva in cattedra Virginio La Porta era brillante e audace. All’università era stimato da colleghi e studenti per la sua preparazione e dedizione.
Prima di ogni lezione il professore era solito bere un sorso di vino. L’alcol e l’etanolo, aveva letto, svolgono un’azione calmante e antidepressiva. Virginio La Porta aveva una grande paura a parlare in pubblico.
La voce iniziava a tremare, la pelle si copriva in breve tempo di macchie rosse e le mani iniziavano a sudare.
Era stato così sin da bambino. Con la maturità e i doveri che essa richiede questo suo difetto si era accentuato”.
Virginio decide, a un certo punto, che è arrivato il momento di risolvere i propri problemi e si rivolge, quindi, a uno psicologo.
Per la prima volta l’uomo riesce a esprimere ad alta voce i propri sentimenti più intimi, ad ammettere il rapporto conflittuale con il padre e il complesso di inferiorità nei confronti del fratello.
Intanto i giorni trascorrono, finché la morte della madre sconvolge tutto e mette in moto una serie di eventi concatenati, che dimostrano come le apparenze abbiano sempre prevalso sulla realtà.
“Per anni aveva pensato di essere la pecora nera della famiglia. Sì era sentito sbagliato e inadeguato rispetto a Giovanni e Luigia, aveva invidiato le loro famiglie e le loro vite perfette e, invece, era solo una finzione, un’apparenza. Virginio si sentì stranamente forte quella sera”.
Perché leggere La pecora nera?
La pecora nera è un romanzo che possiamo suddividere in due parti ben distinte.
La prima presenta i toni estremamente pacati di un racconto di tipo intimistico, che portano il lettore a provare grande empatia per questo personaggio così insicuro, ma pieno di pregi.
Virginio è, infatti, un uomo dal cuore d’oro, che, annullandosi, cerca di evitare conflitti familiari e di tenere fede, sempre e comunque, ai propri principi morali.
Nella seconda parte la pacatezza scompare del tutto, lasciando spazio a un susseguirsi continuo di colpi di scena, che cambiano, anzi stravolgono, la prospettiva.
Il ritmo diventa serrato e sembra quasi di “assistere” a una dark comedy, che strappa sorrisi amari a chi legge.
Certamente, in alcuni punti, gli eventi e le reazioni dei protagonisti diventano eccessivi, quasi estremi, ma il tutto risulta combinato in modo talmente equilibrato, che davvero, non si può che apprezzare questa narrazione, che risulta inconsueta, ma brillante.
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