Toussaint. Inganno a Mosca – di Francesca Rossi
Recensione di Piera Nascimbene
Terminata la lettura di “Toussaint. Inganno a Mosca” di Francesca Rossi, la cui sinossi mi aveva attratta, posso dire di averlo veramente apprezzato.
Mi ha affascinato la protagonista, una principessa che rinuncia a tutti gli agi dovuti alla sua posizione pur di non dover sposare un uomo scelto per lei dalla famiglia e che diventa una donna nuova in un paese straniero senza più tornare nella sua terra, perchè ha dovuto chiudere il suo cuore e reinventarsi un nuovo ruolo nella società.
Non ha mai dimenticato la sua origine e sente che l’anima dei grandi spazi deserti, con i tramonti infuocati, e le tradizioni del suo popolo, sono solo messi da parte, mai rinnegati.
Toussaint Mervat al Kabir, è divenuta la paladina delle donne che hanno subito discriminazioni e violenze e con i suoi reportage ha cercato di sollevare l’opinione pubblica su questo problema che lei sente in modo particolare.
Purtroppo ha avuto il dolore di perdere il fratello in un incidente poco chiaro e si è ritrovata a fare da madre/zia/sorella maggiore alla nipote Hanan che vive con lei a Parigi.
L’ affetto per la nipote, ricambiato, e il suo lavoro, sono le uniche cose che le riempiono le vita e che la fanno andare avanti dopo delusioni sentimentali che l’hanno fatta desistere dal cercare l’amore.
La giovane principessa è molto amica di Genevieve, una ragazza parigina che, dopo aver conosciuto un russo, ha ottenuto il permesso dalla madre, di andare a Mosca per far visita alla famiglia del novello fidanzato.
La madre, poco convinta di questo viaggio, ha come una brutta sensazione e scopre che la figlia è scomparsa dall’hotel in cui era scesa e nonostante la polizia si stia interessando di questa grave situazione, chiede aiuto a Toussaint perchè con le sue conoscenze e approfittando della libertà che le dà il suo lavoro di giornalista, la vada a cercare e la riporti sana e salva a casa.
La principessa accetta e parte con la nipote per la Russia e le due donne conoscono sull’aereo, Max, un bel ragazzo che fa battere il cuore di Hanan nel primo innamoramento della sua giovane vita.
Però scoprire qualcosa sulla sparizione di Valentine non è così semplice e quando la donna se ne rende conto, è costretta a chiedere aiuto ad una persona che non avrebbe mai più voluto vedere: l’ambasciatore francese Michel de Montaigne.
Touissant fece un lungo sospiro e si avviò con studiata lentezza verso un gruppo di uomini che chiacchieravano animatamente.
Si muoveva come una gatta vicinissima alla sua preda, silenziosa e lucida,in attesa dello scacco mortale.
L’abito nero, scollato, disegnava alla perfezione le sue forme generose, i guanti fino al gomito ne esaltavano la femminilità.
-Michel, che piacere rivederti- la voce, vento caldo del deserto, accompagnò il morbido gesto della mano che si stendeva.
L’ambasciatore francese distolse lo sguardo dal suo bicchiere quasi vuoto e con aria stupita la posò prima sul seno e poi sul viso della principessa araba.
-Cosa vedono i miei occhi- trasalì.
-Sono forse morto e tu sei un angelo- chiese inchinandosi e baciando la mano all’ospite
-Tu mio caro rimani sempre un attore di teatro mancato.
Egli la presenta al colonnello Andreij Romanov e al commissario Gregorij Azimov che già si stanno interessando della scomparsa di Genevieve.
– Tous, tesoro, ti presento il colonnello Andreij Romanov. Fa parte della Specnaz.
-E non sono parente degli zar- aggiunge Andreij ridacchiando
-Andreij, ho l’ onore di presentarti…
-La principessa Mervat al Kabir. Si ricorda di me Altezza?
-Temo di non avere il piacere… mi perdoni
-Quattro anni fa lei venne qui a Mosca, per intervistarmi. Un reportage sulla storia del kgb.
-Ma certo, ricordo perfettamente- La memoria tornò all’istante nella mente della principessa.
-Lei aveva scritto un saggio su questo argomento.
Ma Toussaint non sa che sta per aprire il vaso di Pandora e che ciò che scoprirà sarà un mondo di violenze dove la mafia russa detta legge e chi non obbedisce non può certo raccontarlo.
Prostituzione, droga, tratta delle ragazze, omicidi , ricatti, rapimenti e stupri è ciò che entra nel mondo della principessa che avrà anche altre sorprese purtroppo non piacevoli e dovrà mettersi in gioco per salvare chi ama.
Mi è piaciuto molto il rapporto tra zia e nipote, senza falsi pudori, intelligenti entrambe e pronte a supportarsi l’una con l’altra. Si trattano da pari e si comprendono senza troppe parole e hanno fiducia che nessuna lascerà la parente in difficoltà.
Toussaint in questa sua avventura riesce ad aprire il suo cuore ad un amore che non avrebbe immaginato di poter provare nuovamente dopo le delusioni di uomini che vedevano solo l’apparenza.
Andreij è un uomo integerrimo, ha una posizione che non vuole perdere ma nello stesso tempo si trova suo malgrado a comprendere quanto sia importante per la principessa agire di persona e questa risolutezza, magari pericolosa ma necessaria, gli fanno vedere la donna che c’è sotto quella bellezza e quella imperturbabilità. E’ l’unico che può andare oltre il muro invisibile che lei si è costruita e che solo per lui è disposta a far crollare.
È emozionante l’incontro/scontro tra i due che si accorgono di desiderarsi e soprattutto non vogliono più essere soli.
Andreij non riuscì a trattenersi. Era troppo bella, così viva, vera, forte, indomita. La donna dei suoi sogni.
La baciò con un’ intensità che non aveva mai provato prima.
-Ti amo. mia principessa
-Anch’io – rispose Touissant felice. Non aveva avuto bisogno di riflettere. Le parole erano
uscite da sole e non volle chiedersi se venivano dal cuore o erano solo frutto di un riflesso irrazionale.
Decise che non avrebbe mai più rinunciato alla felicità come non poteva rinunciare alla vita, all’avventura , all’ esperienza. Era rinata accanto ad Andreij donandogli se stessa.
Devo dire che mi è piaciuta l’ambientazione e il modo in cui sono stati resi i passi di avvicinamento ai cattivi della storia che l’hanno fatta apparire più che realistica.
La narrazione è fluida, sempre con un tono misurato, con le scene, anche le più drammatiche, mai amplificate per il gusto di stupire e in questo si è vista la bravura dell’autrice che tratteggia più che colorare, che lascia immaginare più che descrivere.
Non è un romanzo leggero perchè le donne sono ancora una volta drammaticamente protagoniste, in una società che ,nonostante secoli, le tratta ancora come oggetti che una volta consumati e rotti si gettano senza pensarci troppo. L’attualità è purtroppo pienamente rispettata.
Toussaint. Inganno a Mosca sinossi
“Un romanzo di investigazione e mistero. Toussaint – Inganno a Mosca è la prima avventura del nuovissimo personaggio di Francesca Rossi: la principessa dell’Emirato di Durat, Toussaint Mervat al-Kabir, soprannominata “detective delle donne” per la sua spiccata arguzia e per la sua innata volontà di difendere i diritti delle donne nel mondo. La Rossi ci presenta una protagonista forte e tanti personaggi di corollario che imparerete ad amare ognuno per le loro peculiarità. Sullo sfondo di una bellissima, e terribile, Mosca si dipana un intreccio misterioso e ricco di colpi di scena. Consigliato agli amanti dei romanzi thriller/investigativi, con sfumature rosa.”
[L’Editore]
La principessa Toussaint Mervat al-Kabir ha abbandonato da anni la vita nel regno di Durat, incastonato tra le dune del deserto nella Penisola Araba. Si è ribellata a un matrimonio imposto e alla famiglia per inseguire un sogno di libertà che l’ha portata fino a Parigi, nel celebre quartiere di Montmartre.
A costo di grandi sacrifici è diventata una giornalista, una scrittrice e una nota conduttrice televisiva impegnata in prima linea in favore dei diritti delle donne di tutto il mondo. I suoi reportage e le sue inchieste le hanno fatto guadagnare l’appellativo di “detective delle donne”. Nel suo nome c’è l’essenza araba e quella europea, quest’ultima bizzarro dono di una madre dal carattere non convenzionale.
La vita di Toussaint Mervat, però, è costellata anche da grandi dolori, come la mancanza d’amore e la misteriosa morte del suo amato fratello, che le ha lasciato in eredità una nipote vivace e intelligente, la principessa Hanan.
Quando Valentine, l’amica del cuore di sua nipote, scompare misteriosamente durante un viaggio a Mosca, forse caduta nella ragnatela della tratta delle bianche, Toussaint e Hanan partono alla volta della Russia, per risolvere l’intricato enigma.
Scopriranno una crudele realtà, nascosta sotto la patina dorata della ricchezza e del lusso sfrenato. Inaspettatamente la vicenda di Valentine rappresenta per Toussaint la possibilità di fare un passo in più verso la soluzione del mistero che avvolge la fine di suo fratello e, forse, di trovare l’amore vero.
Toussaint. Inganno a Mosca è il primo romanzo, autoconclusivo, della serie dedicata alla detective delle donne.
Scheda
Titolo: Toussaint. Inganno a Mosca
Autore: Francesca Rossi
Genere: giallo