Scritto nel sangue – di Fabia Romano
Recensione a cura di Lisa Molaro
“La verità nel sangue” è il romanzo d’esordio di Fabia Romano, edito con Youcanprint a novembre 2019.
Chi mi segue lo sa: non sono solita leggere romanzi gialli, tuttavia ho trovato questa lettura piacevole e scorrevole.
La trama è buona e il lettore – o perlomeno questo è capitato a me – non immagina il finale fin dalle prime pagine.
Una verità s’incaglia, diramandosi come edera tenace e testarda, tra i massi di una antica dimora; si aggrappa, si intreccia, si annoda.
Una verità tiene fuori.
Una verità tiene dentro.
Noel, il protagonista, è un antiquario a cui l’autrice fa capitare davvero di tutto e non esagero; dall’oggi al domani, per esempio, previo stacco d’assegno conto terzi, si ritrova proprietario di una Villa antica.
Un caso?
Noel è un uomo intelligente, riguardoso, educato; un uomo che per lavoro ha a che fare con le bellezze del passato ma che, curiosamente, quasi tutto ignora del proprio. In realtà del lavoro di Noel poco sappiamo, l’intero romanzo si svela al lettore quasi unicamente all’interno del suo nuovo, a lui sconosciuto, domicilio: Villa Fantasma.
Villa Fantasma” o meglio Villa Calavani, una cascina di caccia risalente alla seconda metà del 1700, voluta dal primo Conte Federico Calavani, per godere delle battute al daino e al cinghiale nelle rigogliose foreste generose che la circondavano. Nota ai locali, per la caccia a prede bipedi di candida livrea, nobili cuori e basso lignaggio che popolavano i boschi in cerca di bacche, tartufi, funghi, nocciole ed erbe medicinali. Quello che all’epoca era un immenso parco privato, oggi è competenza e tutela Regionale, a esclusione di un ettaro di giardino incolto che cinge e occulta la struttura in rovina.
Questo ha provato Noel la prima volta che l’ha vista:
“Villa fantasma” comincia a darmi un’idea evidente del perché si è guadagnata tale appellativo. È una schiva signora, che prima ti lusinga e poi si ritrae, celando con cura le sue grazie. Mostra ninnoli luccicanti per accendere la curiosità, ma nasconde bene i suoi più preziosi tesori diventando inviolabile nel momento saliente, accrescendo il desiderio di esplorazione fino al culmine. Mi arrendo e sposto l’attenzione altrove. Dalla vetrata principale riesco a scorgere una porzione di giardino e lo spettacolo è cento volte più intenso di quello che mi ha accolto all’entrata. Colore, colore ovunque.
Come scrivevo prima, la caratterizzazione di Noel – e dei personaggi che attorno a lui ruotano – è buona e funzionale a “far vedere” al lettore le scene narrate. Qualche cliché, immagino voluto.
Noel si ritrova immerso in una ricerca particolare, ricerca di cui segue gli indizi senza immaginarne né i motivi né la meta.
Vari sono i piani narrativi su cui l’Autrice colloca la storia di Noel, ci sono descrizioni e azioni concrete e terrene e altre, beh… non so, forse dovrei usare “appartenenti al fantasy”. Ci sono dei ragni telepatici e… – eh no, qui non posso anticipare troppo! -. Io avrei fatto forse a meno di questi passaggi ma probabilmente il mio è un giudizio assolutamente personale, influenzato dal fatto che ho delle difficoltà con le letture fantasy (e so che a questo punto, le mie amiche appassionate del genere staranno facendomi smorfie!) capisco, tuttavia, perché l’Autrice ha utilizzato questi “ingredienti:tra i due capi della verità serviva un filo conduttore.
Bello comunque l’intreccio del presente con il passato, i colpi di scena riusciti e lo stile narrativo dell’autrice.
Il libro ha tre edizione: una cartacea, una digitale e una delux, ossia implementata con le immagini a colori di quadri d’autore – immagino conosciuti dall’Autrice personalmente – a far da cornice alle parole della storia.
Quadri molto belli, dai colori vivaci e dal forte potere evocativo.
Quadri accostati al testo con cura e oculatezza.
Alcuni, con il permesso dell’Autrice, li ho inseriti in quest’articolo.
Insomma, tirando le fila:
Una porta dopo l’altra.
Una porta dietro l’altra.
Luoghi illuminati dal sole, altri bui come buia è la notte.
Polvere, umidità, fiori, semi.
Segreti.
Un passato, un presente, un diverso futuro.
Una filastrocca, forse due…
E quell’angusto sgabuzzino di quando eri piccolo, caro Noel, forse ora potrà essere murato.
complimenti all’autrice per essere riuscita a tener vivo il mio interesse – con una bella trama e un buon stile espositivo – con un genere di libro che non prediligo… e non è cosa da poco 😉 !
Buona lettura, sempre.
Lisa.
Titolo: La verità nel sangue
Autore: Fabia Romano
Editore: Youcanprint (novembre 2019)
Sinossi:
In ginocchio davanti a quella che era la mia vita, mi ritrovo a chiedermi chi possa aver fatto tutto questo e perché. Cosa diavolo sta succedendo? Sono mesi che qualcuno mi sorveglia a distanza, ne sono certo, e ora questo scempio delle mie poche certezze. Qualcuno mi sta strappando le radici, una ad una, smantella diabolicamente i pochi riferimenti che sono riuscito a costruire con tanta fatica, terrorizza il mio presente con mezzi subdoli eppure per quanto mi sforzi non riesco ad immaginare alcuna valida motivazione per giustificare tutto questo accanimento, non visualizzo viso nemico alcuno. …] Cosa si nasconde in un passato perduto? Noel un inquieto quarantenne inaspettatamente deve fare i conti con le proprie origini. Si ritrova suo malgrado coinvolto in un un’avventura vorticosa, districandosi in un crescendo di situazioni scomode, tra misteri, cimeli antichi, donne ammalianti ed un labirintico maniero. Contiene le opere a colori (o in B/N a seconda dell’edizione scelta) di Sergio Marino e Antonella Peresson.
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