Pampaluna di Sara Durantini

Voce alle Donne

Recensione di Emma Fenu

pampaluna
Pampaluna è un romanzo di Sara Durantini edito da Dalia nel 2024.

Di cosa tratta Pampaluna?

C’era una volta una bambina che viveva in una cascina ti nta d’azzurro nei pressi  del fiume Oglio.

Correva la prima metà degli anni Ottanta e il mondo era cambiato, e molto doveva ancora cambiare.

Fra i racconti della guerra, della dittatura e delle alluvioni, l’informatizzazione e le grandi battaglie politiche, il patriarcato decretava ancora condanne al rogo, nonostante il movimento femminista.
La bambina ascoltava storie di donne, oggi riconosciute come vittime di violenza, ma all’epoca  condannate dalla società; erano tempi in cui i cambiamenti facevano paura, ma che erano inarrestabili: dalla caduta del muro di Berlino, a Mani Pulite, dalla diffusione dell’AIDS alla guerra del Golfo,  fino si bombardamenti su Sarajevo.
E in sottofondo le note e l’epoea di Lady Oscar, donna anche se “suo padre voleva un maschietto” e forse, se da un lato destinata a non essere davvero se stessa, dall’altro libera di essere più donna di quelle che indossavano  fogge femminili e boccoli in capo, creature rosa a cui essere eroine non era consentito.
Il romanzo racconta l’intersecarsi della Storia universale, quella della Morante, quella che raggiungeva le famiglie sedute a tavola per la cena attraverso il Telegiornale, con quella personale di Sara, quella di un Useppe e di un Nino, quella di un essere umano che cresce e cerca corpo e voce.
La bambina ha un problema linguistico che la rende diversa dai coetanei e una condizione familiare, quella di figli di genitori divorziati, che forse la isola ancora di più, in un mondo in cui parole come peccato, scandalo e vergogna sono spesso usate a discapito di altre, che invece sono tabù, come mestruazioni e sesso.

Perché leggere Pampaluna?

Non ve lo svelo a cosa corrisponde il titolo del romanzo.
Vi lascio immaginare e sognare e vi consiglio la lettura di una storia intensa e struggente, dura eppur dolce, intima eppur corale, una testimonianza di una “soprravvissuta” in cui riconoscerci,  avvalorando la potenza  della parola scritta.

Perché scrivere è avere Voce, è un atto rivoluzionario, è un’espressione del corpo e dell’anima, è un parto di sangue e viscere che conduce a una verità.

Una delle tante di cui si nutre il grembo della Storie e delle storie.

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Sinossi

“Per molto tempo, sono stata un corpo senza storia. Dimenticata. Esclusa.”
Una bambina in cerca della sua voce negata scopre la potenza della scrittura per affrancarsi da un mondo permeato dalle leggi del patriarcato, dai codici della tradizione e dell’educazione di classe, verso la conquista della propria libertà.
In un giorno di fine estate, a causa di un incidente, la protagonista di questa storia prende coscienza di un grave disturbo del linguaggio che la rende diversa da tutti gli altri.
Al complesso di inadeguatezza e inferiorità che la nuova consapevolezza porta con sé, si unisce l’angoscia di un ambiente familiare che si disgrega.

Tutto il suo disagio infantile ha un bisogno disperato d’espressione ma la voce non c’è e lei è chiusa in una bolla di sofferenza, almeno fino a quando non scopre la parola scritta: prima rifugio, quindi possibilità di salvezza.

Sono gli anni della caduta del muro di Berlino, in televisione c’è Lady Oscar, alla radio passa Like a prayer. Nuove narrazioni si intrecciano alle vecchie cambiando il profilo delle cose.
Titolo: Pampaluna
Autore: Sara Durantini
Edizione: Dalia, 2024