Terra, mare e altrove – di Giovanna Pandolfelli
Recensione di Emma Fenu
Terra, mare e altrove è una silloge di racconti scritta da Giovanna Pandolfelli ed edita da Cosmo Iannone nel 2017.
La terra sembra appartenerci.
È il nostro spazio che chiamiamo casa, quello che per alcuni è per sempre una comfort zone, per altri è un luogo in cui ritornare solo nel ricordo.
È il terreno in cui affondiamo le radici per ricordarci chi siamo, chi ci ha seminato, quali piogge ci hanno bagnato.
Il mare ci insinua il dubbio.
È acqua di vita, il liquido amniotico che genera le terre, senza confini segnati, appartiene a tutti e a nessuno.
È acqua di morte, il liquido amniotico che inghiotte i figli delle terre, senza cimiteri distinti, accoglie tutti e nessuno.
E poi c’è l’altrove, che ci svela la verità.
Siamo tutti stranieri e migranti.
Siamo tutti in viaggio dagli albori del tempo, alcuni credono di conoscere la meta, altri sanno che è nel movimento il senso dell’esistere.
C’è sempre un altrove dietro la porta di casa, dietro il muro di confine, dietro il filo spinato che crea prigioni da ambo le parti, dietro l’orizzonte che sfuma nel mare.
C’è sempre un altrove dietro lo specchio che ci riflette, noi stessi siamo “altro”, diverso da ciò che supponiamo, oltre confini che sono ferite e che ci separano, mutilandoci, gli uni dagli altri.
E non ci sono terre e mari che siano nostri senza conservare il fascino dell’altrove ignoto, e non ci sono terre e mari che ci siano stranieri senza conservare la memoria di una pangea primigenia per cui l’Altro ci vive dentro, anche se ci fa paura.
Terra, mare e altrove è un libro di grande valore, ricco di citazioni intertestuali implicite e esplicite, di riflessioni filosofiche, storiche e antropologiche che si esprimono con naturalezza nella costruzione impeccabile dei racconti in cui la suspance, il coinvolgimento emotivo e lo straniamento garantiscono la godibilità della narrazione.
Link d’acquisto
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Sinossi
Giovanna Pandolfelli, scrittrice, linguista specializzata in bilinguismo, vive in Lussemburgo dove presiede la Società Dante Alighieri locale.
Già docente di italiano per stranieri e traduttrice, è autrice di narrativa, saggi, poesie e articoli.
Si occupa di transculturalità, multilinguismo, migrazione, arte, musica e cultura femminile.
La terra, il mare, l’altrove sono i luoghi in cui l’autrice conduce il lettore facendolo viaggiare, facendogli scoprire paesi e posti diversi e aprendolo a nuove realtà.
Un viaggio che ci permette di esplorare noi stessi e i nostri atteggiamenti verso gli altri.
Un libro che parla di migrazione, di ieri e di oggi, di luoghi fisici e metaforici e di scontri.
Non più confini nazionali, ma orizzonti culturali, non più punti di partenza e di arrivo, ma luoghi di passaggio e di attraversamento, non più emigrati e immigrati, ma migranti.
L’autrice da anni residente all’estero è ben consapevole di cosa significhi vivere altrove e racconta con grande empatia le difficoltà ma anche le speranze degli stranieri che vivono in Italia e degli italiani che vivono all’estero.
Questi racconti ci fanno riflettere e ci aiutano a capire quanto sia importante aprirsi verso gli stranieri e cercare di vedere la realtà attraverso i loro occhi.