“La trama e l’ordito” – di Angela Parise
Recensione di Lisa Molaro
“La trama e l’ordito” è l’ultimo romanzo scritto da Angela Parise, pubblicato a luglio 2019 da Lupieditore.
Premetto che avevo già letto, della stessa autrice, “La cena della vigilia”.
Anche la lettura di quest’ultimo romanzo è stata piacevole, le pagine si sono lasciate scorrere senza intoppi, in modo “leggero”.
Lo stile narrativo di Angela Parise è fresco, senza fronzoli, diretto… oserei pure dire “spontaneo”, come se le frasi, anziché scriverle, fosse lei stessa a pronunciarle a voce.
La trama (unita all’ordito) è un intreccio di luoghi, persone e sapori.
Il passato si unisce al presente, come gli ingredienti che dita sapienti mescolano nella pentola.
Fondamentalmente dovrebbe trattarsi di uno dei rapporti più speciali e dolci esistenti al mondo: il binomio nonna-nipote, in realtà si tratta di una miscela di ingredienti molto vari e di provenienze diverse. Un’altra, infatti, sarà la coppia importante nel romanzo: nonno-nipote.
Le ambientazioni principali sono due: il “nordico” Piemonte e la “calda” Sicilia”.
Sarà scontro o incontro di abitudine, tradizioni, caratteri, tipicità enogastronomiche?
Casa è dove abita il cuore.
Incipit:
La nonna Topazia, che aveva ereditato da una sua lontana parente il suo nome così altisonante, aveva un’innata passione per la cucina, per la santa messa e per sua nipote Doriana che, a causa di un destino infausto, si era ritrovata a crescere come una figlia.
Rimasta vedova troppo giovane perché Doriana si ricordasse di suo nonno, ma troppo vecchia, a suo dire, per concedersi un altro amore, aveva dedicato l’intera esistenza all’educazione di quella sfortunata nipote, tirandola su con amore e infinita pazienza al ritmo del rosario e con l’odore sempre presente del soffritto nelle narici.
A farle da spalla in quel difficile compito, portato avanti sempre con impegno e dignità, il suo fidato amico don Romeo, il parroco del paese, un uomo di altri tempi buono e generoso, grande amante dei manicaretti di Topazia e prezioso confidente nei momenti di maggior bisogno.
La vita infatti era stata inclemente tanto con la nonna, quanto con la nipote e aveva riservato loro non poche brutte sorprese: proprio per questo motivo l’una e l’altra avevano un carattere alle volte introverso e poco avvezzo a dare confidenza.
Tuttavia, mentre Topazia si era in qualche modo addolcita nel corso degli anni, Doriana forse a causa della giovane età e della minore esperienza di vita, era rimasta una ragazza silenziosa e a tratti rude e, ancora adesso che andava per i trenta, non sempre le riusciva di mantenere rapporti di amicizia duratura.
Figurarsi l’amore!
Spina dolente in tutti i sensi.
“Un Signore che mi ha portato via la mamma ed il papà, non avrà certo interesse a farmi mantenere un amore”, diceva spesso a sua nonna mentre Topazia, sconsolata, cercava di farle capire quanto il divino non avesse nulla a che fare, né con la morte dei suoi genitori, né tantomeno con la nascita di una storia d’amore.
La nonna aveva una visione tutta sua riguardo a come fossero andate loro le cose: era diventata fatalista.
Titolo: La trama e l’ordito
Autore: Angela Parise
Editore: Lupieditore (12 luglio 2019)
Sinossi: