Lo scandalo della felicità di Pina Mandolfo

Voce alle Donne

Recensione di Emma Fenu

 

lo scandalo

Lo scandalo della felicità. Storia della principessa Valdina di Palermo, è un libro scritto da Pina Mandolfo e edito da Vanda nel 2022.

 

Ci sono storie che chiamano, voci lontane che sussurranno storie dimenticate a chi con la penna può ridare esistenza e, finalmente, ascolto. Non è un caso che Anna Valdina abbia voluto farsi accogliere da Pina Mandolfo, scrittrice, sceneggiatrice, regista e socia della de La società delle Letterate.

Ridammi vita, ha chiesto.

E ha ottenuto.

 

Di cosa tratta Lo scandalo della felicità?

Siamo nel Seicento, in Sicilia.

Fra opulenza e fasto, fra  carestia e pestilenza.

Fra velluti, abiti sontuosi, carrozze, palazzi e chiese meravigliosi, fra tasse e gabelle su un popolo affamato ma non incline alla rivoluzione contro il trono di Spagna che elargiva beni solo ai nobili locali.

Fra fervore intellettuale, genio artistico, architetti e maestranze di grande talento.

E, in questa epoca di contrasti, non era facile nascere donna. Ancora una volta non era facile.
Le fanciulle erano sottomesse ai padri, le mogli ai mariti: dovevano essere ventre di prole, se ricche, o di accudimento in casa, se povere o serve. Non era concessa loro libertà di sceltà.

Se figlie cadette erano destinate alla vita monastica, per non parcellizzare il patrimonio di famiglia, se, invece, un’unione poteva estendere ricchezze e alleanze, erano utile merce in matrimoni combinati.

Nessuna di loro aspirava alla felicità: uno scandalo che le avrebbe fatte bruciare sui roghi dell’Inquisizione, perchè in combutta con il diavolo, o, nel più fortunato dei casi, macchiare la reputazione come buttani, a dispetto delle continue infedeltà che subivano dai consorti.

E qui inizia la storia di Anna Valdina, novizia a 12 anni a professa a 16 nel Monastero delle Stimmate di San Francesco, a Palermo.

Seguita dalle sorelline, destinate alla stessa sorte ma in altri monasteri, non fu nemmeno avvisata su dove il calesse la portasse ancora bambina. Anna Valdina amava la letteratura, lo studio, la musica e no, non voleva farsi monaca.

A nulla valse la durezza della badessa.

A nulla la dolcezza di alcune che avevano condiviso il medesimo destino.

A nulla i la voce tonante dei prelati che invocavano  Dio, perché le allontanasse il demonio.

A nulla l’ostilità paterna e del fratello maggiore, l’indifferenza materna e l’impegno di una sorella maritata.

A nulla le passeggiate concesse dove le fanciulle e donne del monastero guardavano Palermo dall’altro, come una festa di colori, suoni, sapori, dove tutto è zucchero, mandorle, biaciamano, fruscio di gonne e stoffe preziose. Certo, nessuna poteva dirsi felice e libera, ma almeno non rinchiusa senza vocazione fra mura fredde e abiti ruvidi.

Pur vero è che le figlie di famiglie importanti, come lo era Anna, avevano una creata, una sorta di serva e dama di compagnia, e facilmente aspiravano a diventare badesse. Ma non la nostra eroina.

Come secondo nome, in occasione del rito dei voti, le venne dato Magdalena: una scelta propizia. Probabilmente un invito alla conversione e mortificazione come nelle vicende narrate ne La Leggenda Aurea, ma oggi sappiamo che l’ibrido della Santa prima peccatrice è un invenzione di Papa Gregorio Magno.

Maria Maddalena fu l’apostola degli apostoli, colei che ricevette l’onore di annunciare la Resurrezione di Cristo e mai lo tradì, colei che scelse liberamente della sua vita, che la condusse a predicare dopo la morte del Salvatore, senza l’autorità di un uomo che le fosse marito o padre.

Ritorniamo a Anna: si appellò a potenti prelati, vicerè e familiari per poter sciogliere i voti attraverso un processo: sembrò avere speranza durante i 27 giorni in cui regnò la viceregina Donna Eleonora di Mora… ma furono troppo pochi.

Eppure. alla fine ci riuscì.

Vi svelo che il processo si protrasse per sei anni, ma a che età Anna Valdina non fu più monaca lo scoprirete, così come seguirete le fasi burocratiche e i moti dell’animo di una donna che mai si arrese.

 

Perchè leggere Lo scandalo della felicità?

Lo scandalo della felicità è un romanzo storico avvincente, estremamente curato nella ricerca storica, che attese sedici anni prima che l’autrice si dedicasse a completarlo.

Siate scandalose, ossia, secondo l’etimo, create inciampo.

Non arrendetevi all’ingiustizia, alla violazione dei diritti.

Non credete a chi vi dice che non potreste fare nulla da sole, che siete incapaci di essere libere.

Non date ascolto a quante e quanti vi criticheranno perchè non hanno avuto l’ardire che voi avete o sono vittime di un’educazione patriarcale degenerata.

Non arrendetevi davanti alla prima porta chiusa, dopo la prima caduta, dopo il primo fallimento.

E siate ancora più scandalose: offrite aiuto e sostegno alle donne che, ancora oggi, nel mondo, sono costrette in ruoli e vesti che detestano, mortificate, umiliate, stuprate fin da bambine.

E brindate allo scandalo della felicità.
Ogni vittoria altrui è vostra, ogni sconfitta languisce nella vostra indifferenza. Non cercate scuse per evitare lo scandalo o vi chiuderete da sole in una prigione di silenziosa complicità.

 

Link d’acquisto

https://www.ibs.it/scandalo-della-felicita-caso-della-libro-pina-mandolfo/e/9788868994778

Sinossi

La storia vera e straordinaria di una donna, Anna Valdina, che nel 1600 a Palermo fu monacata a forza quasi bambina e trascorse cinquant’anni della sua vita nel tentativo di ottenere un processo per lo scioglimento dei voti, fino a riuscirci.

Con implacabile geometria narrativa, il romanzo racconta di due volontà e di due ragioni contrapposte: da un lato una donna di estrema intelligenza e coraggio, dall’altro i potenti del tempo, compresa la celebre famiglia Valdina.

La storia della protagonista e della sua vita in convento si intreccia con i fatti più rilevanti e con i personaggi della Palermo spagnola, in un racconto affascinante e struggente, carico di tensione.

Un personaggio femminile coraggioso, di cui difficilmente ci si dimentica, perché a volte una sola voce può essere così forte da risuonare attraverso la storia.

 

Titolo: Lo scandalo della felicità
Autore: Pina Mandolfo
Edizione: Vanda 2022