A mezzogiorno del mondo di Maria Cristina Sferra

Voce al vento

Recensione di Elisabetta Corti

mezzogiorno

 

A mezzogiorno del mondo (una storia d’amore) è un romanzo breve di Maria Cristina Sferra, pubblicato in edizione digitale nel 2014.

Di cosa tratta A mezzogiorno del mondo?

Un viaggio nella sinuosa Cuba avvicina due viaggiatori sconosciuti, complice la condivisione della stanza in un viaggio di gruppo.

Il romanzo non è una narrazione dettagliata del viaggio, anzi, la storia parte a viaggio già inoltrato, con i due sconosciuti già in procinto di oltrepassare quella linea invisibile in cui magicamente si passa dall’essere conoscenti a provare sentimenti confusi ed a costruire castelli in aria.

 

Il cane latrava lontano. I galli cantavano. Arrivarono i primi raggi di sole a chiuderci gli occhi stanchi, a deporre sulle nostre palpebre pesanti il loro chiarore, a stendere il sonno su di noi, sospendendo i nostri discorsi non saprei più dire su quale delle tante parole che furono spese in quella notte. Notte semplice, notte intima, dove parlammo infinitamente senza sfiorarci neppure.

 

I diversi viaggiatori della compagnia si scoprono poco a poco non con descrizione minuziose, ma attraverso il racconto di gesti, abitudini, piccoli dettagli caratteriali, dando così al lettore molto più di una figura da immaginare fisicamente.

Anche i nostri due protagonisti si plasmano attorno ai loro gesti e alle loro parole più che incasellarsi in dettagliate descrizioni fisiche.

Lo sfondo di un’isola così conosciuta, eppure ancora così sorprendente, si amalgama totalmente alla narrazione. Si assapora il gusto del rum, si sentono in sottofondo le note a volte  frenetiche a volte melancoliche della musica sudamericana.

Perché leggere A mezzogiorno del mondo

A mezzogiorno del mondo, nonostante il suo sottotitolo “Una storia d’amore”, si differenzia dalla storia d’amore canonica.

Il lento scorrere della vita cubana sembra impossessarsi delle pagine di questo libro, e Maria Cristina Sferra ci regala una storia che si crogiola nei sentimenti iniziali dell’innamoramento.

Non ci sono passionali corse l’uno tra le braccia dell’altro, perché si raccontano magistralmente le emozioni ed i piccoli gesti che scaturiscono alla nascita di un sentimento.

Atteggiamenti che a volte, quando ne siamo coinvolti, riteniamo sciocchi e forse anche imbarazzanti, ma che scivolano tra le pagine di questo romanzo e regalano al lettore una dose di endorfine che massaggia l’anima.

Quanto è sciocco il genere umano quando, colto da amore, ha bisogno di espedienti per poter lasciarsi andare. Scuse, solo scuse, per poter poi dire, in caso di errore, colpa del cuba libre. Ma in questo caso non c’era errore e non era colpa del cuba libre, e quella piccola parte di genere umano che noi due rappresentavamo era effettivamente stata colta da amore.

 

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