Lo spazio della doula di Brenda Benaglia

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

doula

 

Lo spazio della doula è un saggio di Brenda Benaglia edito da Meltemi nel 2022.

Di cosa tratta Lo spazio della doula?

Il saggio Lo spazio della doula tratta di maternità e, di conseguenza, di antropologia, sociologia. biomedicina. ostetricia e femminismo.
Un tema decisamente vasto il cui studio permette una definizione dell’evoluzione nei secoli della figura della Madre, della Donna, e, di conseguenza, della società nel suo complesso.

Ci sono società patriarcali il cui il ventre è contenitore e unico spazio denotante della femminilità; altre in  cui il ritmo di produzione, lavoro e stress confina le madri all’emarginazione, alla solitudine, al senso di inadeguatezza fino alla depressione; altre dove la maternità è rispettata, accolta sia nel corpo che nell’anima, creando le premesse di un’armonia collettiva, di una liberazione dal giudizio e dal senso di colpa e di una predisposizione all’accoglienza delle differenze.

Ovviamente, ho citato tre tipologie estreme, spesso i tre modelli si fondono: in contesti che hanno ancora retaggi patriarcali, molte sono le pressioni sulle donne affinché rispondano all’ideale della “buona madre”, ideale di creazione maschile, e le stesse donne devono continuare a essere performanti, se vogliono mantenere il posto di lavoro, in un continuo scontro fra le esigenze della madre, della professionista, della compagna e della Donna.

E adesso entra in scena la doula, una figura non sanitaria che abita tutti gli spazi della maternità: dalla presa di coscienza successiva al concepimento, all’evoluzione della gravidanza, fino al parto, al puerperio e al primo anno di vita del bambino.

Il suo non è un sostegno servile, ma una presenza, soprattutto femminile, che crea una relazione solida con la madre e la affianca interagendo con il resto della famiglia, gli assistenti sanitari e altre doule.

Il saggio concentra la ricerca nel territorio italiano, evidenziando un movimento sociale silenzioso, ma non poco rivoluzionario, volto a occupare gli spazi vuoti attorno alla maternità, portando in luce il non visto e il non detto che lo stereotipo della madre perfetta imbavaglia.

Iniziamo da un elenco di azioni pratiche che sono compito della doula:

  • reperimento di informazioni
  • stimolo all’esplicitazione di sogni e paure
  • sostegno alle scelte
  • accompagnamento alle visite
  • agevolazione del rilassamento con massaggi
  • appoggio durante l’allattamento
  • organizzazione  e aiuto nella gestione familiare.
E poi c’è il silenzio, lo sguardo, l’intesa, la rassicurazione, la presenza discreta, non giudicante ma incoraggiante che c’è, occupando uno spazio reale metaforico, quando nessuno è di sostegno o necessita di un filtro per diventarlo.

Perché leggere Lo spazio della doula?

Perché leggere un saggio a tratti complesso per il novero di notizie e l’uso di termini specifici se non si è nella fase della maternità e/ o non si lavora nel settore?

Me lo sono chiesto.

Per prima cosa perché tale concezione del reciproco aiuto femminile, del far da madre alla madre, si ricongiunge, attualizzandole, alle dinamiche anti-individualiste del cerchio degli anni Settanta, periodo di autoconsapevolezza delle donne che, in contesti intimi, raccontavano la propria storia, condividevano difficoltà e aspettative, si scoprivano nel confronto come uguali e diverse, libere di essere se stesse e di non dover rispondere a una severità spesso interiorizzata.

Nella figura della doula ben si esprime la differenza fra motherhood e mothering, ossia fra l’istituzione patriarcale della maternità e il reale vissuto dell’esperienza di essa, teso alla valorizzazione. E ben si comprende l’importanza “del non fare nulla“, tranne essere testimone, che non è assenza: è presenza e relazione basata sull’ascolto empatico, a prescindere da dettami esterni.

Una tenda rossa da abitare, da occupare, da riempire di parole, gesti, silenzi, in cui la buona madre è la donna che ha trovato il suo equilibrio, il suo spazio, il suo tempo, il suo ritmo.

La buona madre è quella che si accetta e comprende e fa del  vuoto uno spazio in cui accogliere.
Link d’acquisto

Sinossi

La doula è una figura che offre supporto emotivo e accudimento pratico alle madri, ma non è un’ostetrica e nemmeno una psicologa.

Lo spazio della doula offre una cartografia nazionale di un fenomeno sociale in emersione.

Muovendo dall’osservazione etnografica e dall’ascolto delle voci di decine di doule e madri, Brenda Benaglia allarga lo sguardo al rapporto fra donne, corpi, cura e società nell’Italia contemporanea.

Quali bisogni accoglie la doula? Quali vuoti personali, familiari, sociali e istituzionali denuncia? Quali solitudini? Il volume restituisce un panorama in cui risuona l’eredità femminista che ha teorizzato il valore della parola, del rispecchiamento fra donne, delle pratiche di condivisione simbolica e materiale, dell’importanza di pronunciare i propri bisogni e di riconoscere le proprie vulnerabilità.

Oggi, l’esistenza stessa della doula tradisce tutta l’ambivalenza tipica della più audace contemporaneità occidentale in cui i confini fra individualità e individualismo, responsabilità e colpa, autodeterminazione e solitudine sono sempre più sfumati.

Titolo: Lo spazio della doula
Autore: Brenda Benaglia
Edizione: Meltemi, 2022