Maschere e angeli nudi di Maria Giacobbe
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
Maschere e angeli nudi è un libro di Maria Giacobbe del 1999 e riedito da Il Maestrale nel 2009.
Di cosa tratta Maschere e angeli nudi?
Maschere e angeli nudi è un romanzo di formazione ambientato negli anni del regime fascista in Sardegna, soprattutto nella città di Nuoro, dove l’autrice è nata e cresciuta, fino a diventare maestra e poi trasferirsi in Danimarca, dove attualmente risiede come stimata giornalista e scrittrice.
In tale testo, non importa quanto strettamente autobiografico ma sicuramente coerente e autentico, siamo condotti alla conoscenza di una bambina, quella che immaginiamo diventerà la protagonista del Diario di una maestrinaDiario di una maestrina, da me in precedenza recensito.
Figlia di intellettuali liberali, contrari al regime, Maria cresce timida, riservata, gracile nel corpo stremato dalla malaria, nella consapevolezza delle ripercussioni che scontano i diversi: il padre, ingegnere, sceglie l’esilio in Spagna, e alla madre, maestra elementare, non viene permesso di insegnare poiché non tesserata al partito.
La bambina interpreta il mondo degli adulti attraverso le proprie riflessioni, conoscenze, timori, acuti dubbi e riesce a formulare una saggia filosofia infantile per cui alcune cose vanno accettate, per altre non bisogna esagerare, ma ad alcune bisogna davvero ribellarsi se si vuole ottenere giustizia e rispetto dei diritti.
Partendo da ricordi rimoti, come il primo contatto del corpo con l’erba e con il mare, fino agli anni della certezza di essere amata in un Eden senza pericoli, fino al dubbio di non meritare attenzione, Maria impara a conoscere le persone nel loro lato più intimo e oscuro, le istituzioni e le loro crepe e le diseguaglianze di ceto, censo e fede politica che rendono crudeli.
Ma la piccola, da osservatrice acuta, non esprime giudizi, non ha preconcetti o stereotipi, e se gli angeli sono nudi davanti a Dio, cosa che non collima con le donne velate, le maschere vengono sfilate una dopo l’altra, anno dopo anno, mese dopo mese, dente dopo dente.
Una piccola Eva, sperimentato che fantasmi, demoni e Gesù esistono, si domanda in silenzio se di Dio si possa dire altrettanto.
In silenzio, perchè certe parole non vanno dette, soprattutto se sei bambino.
Chi potrebbe reggere lo sguardo di un bambino e continuare la recita? Chi potrebbe sostenere una verità che egli stesso ignora?
Perché leggere Maschere e angeli nudi?
Maschere e angeli nudi ha il pregio di ricostruire con maestria i pensieri di una bambina e l’evoluzione di essi nel corso dell’infanzia in un vero percorso di apprendimento sensoriale, olfattivo e linguistico che porta alla formulazione di domande, talvolta taciute, perfettamente logiche, di quella logica pulita che gli adulti dimenticano, e che ci fa rivedere tutto come fosse la prima volta.
E se questo mondo lo vediamo attraverso gli occhi di Maria, piccola Eva nell’Eden, capiremo perché è proprio impossibile non mordere la mela per distinguere il bene dal male, perché la disobbedienza è instintiva e vitale, connaturata alla crescita, nella consapevolezza di se stessi e nell’immaginazione di proiezioni future.
Se non mordi, lentamente muori.
Se non esci dall’Eden e ti spingi dove l’istinto ti strattona , lentramente muori.
Se vuoi vivere davvero, devi morire al passato e saltare oltre i confini fisici e mentali.
Fino a dove gli angeli sono nudi, privi di un peccato originale che altri che ti incollano addosso, per mozzarti le ali.
Link d’acquisto
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Sinossi
Un viaggio a ritroso nel tempo disegna l’autentico di un’infanzia, intrecciando alla memoria personale e familiare la storia di una piccola città di provincia nel periodo fascista.
Una bambina speciale, timida e riflessiva, tanto gracile quanto appassionata, svela al lettore la progressiva scoperta della realtà e delle sue intime complicazioni.