Autobiografia di Petra Delicado di Alicia Giménez-Bartlett
recensione di Antonella Spanò
Autobiografia di Petra Delicado è un romanzo di Alicia Giménez-Bartlett, pubblicato in Italia da Sellerio editore nel 2021.
Di cosa tratta Autobiografia di Petra Delicado?
Dopo la pubblicazione di parecchi volumi, che trattano la risoluzione dei casi polizieschi da parte dell’investigatrice Petra Delicado, Alicia Giménez-Bartlett ha sentito l’esigenza di scrivere questo libro, realizzando, così, una vera e propria biografia del suo personaggio letterario più famoso.
“Eppure un bel giorno, a metà di un mese di marzo qualsiasi, senza che fosse successo nulla di speciale, mi venne in mente di prendermi una settimana libera tutta per me: senza marito, senza i figli di mio marito, senza colleghi e senza amici. […]
Non potevo fare lunghe passeggiate in campagna e nemmeno leggere per ore nei prati. Pioveva a dirotto. Quindi, dopo colazione mi chiusi nella mia cella monacale, decisa a raggiungere l’obiettivo primario del viaggio: ripensare la mia vita passata per riprendere le redini del presente”
Petra assume qui maggiore consistenza nella mente del lettore, che, scorrendo queste pagine, può venire a conoscenza delle sue origini familiari e dell’evoluzione personale e caratteriale.
Il ritratto che ne viene fuori è quello di una donna comune, non una supereroina, anzi! È una donna che attraversa momenti di fragilità, che vive conflitti familiari, che prende coscienza di aver commesso degli errori ed è pronta a risollevarsi, ogni volta che è necessario.
“Quando sai che a tenere la barra del timone ci sono solo le tue mani, deprimersi è un lusso che non puoi permetterti”.
Perché leggere Autobiografia di Petra Delicado?
Con questo esperimento letterario, Alicia Giménez-Bartlett ci fa entrare nella sfera intima di Petra, ricostruendo e approfondendo episodi del passato, che nei gialli erano solo accennati.
Assurgono a co-protagonisti, quindi, gli ex coniugi, Hugo e Pepe, senza i quali Petra non sarebbe mai diventata la donna che è: serena, forte, realizzata e dinamica, pronta per sostenere le sfide personali e lavorative future.
Un libro che si può leggere indipendentenente dai gialli della serie dedicati alla protagonista, ma che, se si conoscono almeno un po’, regala decisamente emozioni e una consapevolezza maggiori.
Link d’acquisto
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Sinossi
Alicia Giménez-Bartlett firma un romanzo sorprendente che sposta il centro del racconto dal delitto al personaggio. Petra Delicado, la dura, femminista e idealista, poliziotta di strada per le vie di Barcellona, si racconta in una confessione ininterrotta, calda e autentica, e si interroga sul senso della vita e la complessità dei rapporti umani.
Nei romanzi gialli di Alicia Giménez-Bartlett, la protagonista Petra Delicado della polizia di Barcellona non è solo l’ispettrice, brusca, franca e femminista, che risolve i delitti consumando le suole delle scarpe.
È anche altro: la determinazione a essere riconosciuta in quanto donna, la rivendicazione di indipendenza rispetto al passato politico del suo paese e, assieme, la voglia di capire la società in cui vive, passando per gli angoli bui, dentro le abitudini mentali, i costumi e le differenze sociali (e magari, facendo leva su questi dati di fondo per scoprire l’assassino).
Così inchiesta dopo inchiesta il personaggio Petra si è mostrato al lettore sempre più ricco di aspetti umani, di vicende personali, di pieghe psicologiche.
Secondo un progetto che adesso sembra essere stato chiaro fin dall’inizio, cioè scrivere la storia di una donna dei nostri tempi che per mestiere risolve avvincenti enigmi criminali, sullo sfondo di una società complessa e piena di ingiustizie.
È così nata l’esigenza, dopo i tanti romanzi che ne raccontano le avventure, del Romanzo di Petra: che ne riveli il prima delle imprese, la famiglia in cui è nata, la formazione, i primi amori, le scelte vitali, il modellarsi della personalità per l’azione degli incontri fatti ma anche dei cambiamenti della Storia.
Figlia di repubblicani, contraddittoriamente frequenta una scuola di suore, le cui aule sono intrise di un oppressivo senso del peccato.
È la Spagna clerico fascista del dittatore Franco al suo tramonto: lei ne esce quando scoppiano le grandi proteste studentesche. Con la scoperta del sesso e i primi amori germoglia in Petra l’orgoglio femminile.
Ma il vero squarcio nell’esistenza è il matrimonio «borghese»: la vita da «signora» le inocula quello scetticismo, quasi il nichilismo che, nel corso delle indagini, oppone ai valori per bene (che sono per lei il contrario della pietà che prova verso il vero dolore delle vittime). La scuola di polizia le offre il primo spaccato sociale a tutto tondo che si presenti ai suoi occhi.