Cambiare l’acqua ai fiori – di  Valérie Perrin

Recensione di Caterina Donzelli

ACQUA FIORI

 

Cambiare l’acqua ai fiori è un romanzo di Valérie Perrin edito da E/ O nel 2019.

Può la morte insegnarci la vita?
Questo libro ci dimostra che è possibile.

La scrittrice Valérie Perrin ci immerge nel piccolo mondo antico della francese Violette, guardiana di un cimitero, professione ormai dimenticata.

Nella sua realtà di fiori profumati e pareti rosa, Violette si prende cura dei dettagli: con estrema perizia, distribuisce sulle foglie delle piante del cimitero delle larve di coccinelle, affinché in futuro servano ad allontanare gli afidi.
Violette lascia che siano la natura e le sue leggi a fare da padrone; è la vita che, nonostante il luogo di morte in cui si trova, continua imperterrita a seguire il suo corso.

Il cimitero è percepito da tanti come un posto di desolazione e tristezza, eppure Violette ci mostra che può pullulare di vita.

La protagonista del romanzo sa come accogliere e accompagnare nel dramma della perdita coloro che si recano in visita ai propri cari.
Grazie a un bicchiere di bourbon, a una bevanda calda e una parola gentile, Violette dona loro un rifugio lontano dai dolori dell’esistenza e insegna che l’amore e la felicità sono costituti da tanti, minuti, dettagli. Bisogna prendersi cura della vita e, per farlo, è necessario prendersi cura della morte.

La storia di due amanti, lontani in vita e finalmente insieme dopo la morte, servirà alla stessa Violette per ricongiungersi con il proprio bisogno, nascosto, di concedersi di essere amata di nuovo.

Cambiare l’acqua ai fiori è stato vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi, con la seguente motivazione:

“Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi”.

 

Link d’acquisto

https://www.edizionieo.it/book/9788833571478/cambiare-l-acqua-ai-fiori

Sinossi

Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovarla nella sua casetta, e lei offre loro un caffè caldo o una parola cordiale.
Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto.

Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose.

Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell’arcobaleno.

La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l’ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d’erba.

Un romanzo avvincente, commovente e ironico la cui lezione universale è la bellezza della semplicità e l’eterna giovinezza in cui ci mantiene il sogno.

Titolo: Cambiare l’acqua ai fiori
Autore: Valérie Perrin
Traduttore: Alberto Bracci Testasecca
Editore: E/O,  2019