La casa sull’argine – di Daniela Raimondi
Recensione di Francesca Re
La casa sull’argine é un romanzo scritto da Daniela Raimondi ed edito da Nord nel 2020.
Di cosa parla La casa sull’argine?
Il paesino di Stellata si trova sull’argine del Po, in prossimità del confine fra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, nelle sue rive i paesani guardano la vita passare e, come la corrente, spesso sfuggirgli di mano.
Persone fatte di lavoro, buon vino e tanta semplicità.
La famiglia Casadio non ha mai smesso di guardare il fiume da quella sponda, ma gli occhi di alcuni di loro sapevano guardare molto oltre, chiusi in sogni che parevano impossibili da realizzare dentro gli stretti confini di un paesino, occhi azzurri e capelli biondi.
Fino all’arrivo di Viollca, zingara, capelli neri, aspetto esotico e fra le mani l’arte del suo popolo di guarire e maledire.
Si ferma a Stellata per amore e perché già conosceva il suo destino. Da quel momento la famiglia Casadio si divide:quelli dagli occhi azzurri e sognanti e quelli dagli occhi scuri e portatori di mistero.
Nella Casa sull’argine, parte della saga dei Casadio, si attraversano due secoli importanti che hanno segnato la storia dell’Italia: dalle rivoluzioni che portarono all’Unità d’Italia, fino agli anni di piombo che dipinsero il fiume di rosso.
Il Po diventa il grande spettatore delle vite dei Casadio che lottano con tutte le loro forze in ciò in cui credono di più: i sogni. In questi due secoli la famiglia vedrà le due correnti di sangue prevalere una sull’altra; a volte i figli giocheranno a briscola con i parenti morti e guarderanno la vita con occhi di pece, altre volte costruiranno barche per guadare fiumi e inseguire sogni con occhi di cielo.
Perchè leggere La casa sull’argine?
La casa sull’argine è romanzo meraviglioso, scritto con grande delicatezza, in grado di far vivere i grandi cambiamenti storici con gli occhi dei semplici, in grado di parlare di unione fra popoli tanto diversi con passione e speranza, mentre il grande fiume osserva silenzioso, a volte accogliendo dolore, a volte restituendo corpi.
Tutto scorre lungo il letto del destino, fra amori, ribellioni, corse sfrenate e lenzuola umide alla ricerca di un po’ di gioia, fra campi dorati e dolori strazianti.
Tutto ci racconta del grande segreto della vita e della scelta fra rinunciare o inseguire i propri sogni, tutto racchiuso negli occhi neri di Viollza e nella sua profezia, in una carta dei tarocchi rovesciata sulla pancia bianca di un serpente.
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Trama
La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata, all’incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto.
Gente semplice, schietta, lavoratrice.
Poi, all’inizio dell’Ottocento, qualcosa cambia: Giacomo Casadio s’innamora di Viollca Toska, una zingara, e la sposa.
Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che raccolgono l’eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e i capelli neri di Viollca, la veggente.
Da Achille, deciso a scoprire quanto pesa un respiro, a Edvige, che gioca a briscola con lo zio morto due secoli prima; da Adele, che si spinge fino in Brasile, a Neve, che emana un dolce profumo quando è felice, i Casadio vivono sospesi tra l’irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e la pericolosa abitudine di inseguire i loro sogni.
E portano ogni scelta sino in fondo, non importa se dettata dall’amore o dalla ribellione, dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo. Ma soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei tarocchi in una notte di tempesta…
