Grande terra sommersa
di Alessandro De Roma
Voce alle Donne
Recensione di Emma Fenu
Grande terra sommersa è un romanzo di Alessandro De Roma edito da Fandango nel 2023.
Di cosa tratta Grande terra sommersa?
In una caletta della Sardegna, avviene un terribile incidente: una donna mette un piede in fallo sulle rocce a strapiombo sul mare e muore, fracassandosi il cranio.
Questa donna è una figlia, una sorella, una moglie e una mamma di un ragazzino che la vede cadere e si sente investito di una colpa atroce, quella di non essersi tuffato prima, quella di averla invitata a vedere una capretta più da vicino.
Non è solo questo, la donna che ha perso che la vita. Ma per il figlio resterà sempre l’amore infinito: la madre, con la pelle dall’odore unico.
I funerali cadono il giorno dell’undicesimo compleanno di Pietro.
E da questo giorno inizia la sua adolescenza e la sua formazione nella grande sommersa che è l’infanzia che passa, che lascia nude e asciutte le verità, ma solo dopo essere stati iniziati a risalire verso l’altro, dando un colpo di reni e abbandonando il limbo in cui tutto è indefinito.
Questo passaggio non ha una durata definita, come sembrerebbe.
Può durare tre anni o trenta: ma devi tuffarti e riemergere, da uomo o donna, non più figlio o figlia, non più ibrido fra due mondi, ma adulto con tutto cià che questa condizione comporta dal punto di vista sociale, relazionale, affettivo, professionale e di rapporto con se stessi.
Pietro avrà tante madri e tanti padri nel suo cammino, conoscerà paure e prove che supererà ma mai del tutto: ci saranno verità che dovranno sgretolarsi davanti a lui, corpi farsi polvere, speranze farsi cenere, misteri perdere fascino nella pietà, violenze perdere mordente nel perdono.
I bambini non lavorano, non hanno relazioni affettive stabili con persone del sesso opposto o dello stesso, studiano, aspettano le lodi, immaginano meraviglie e temono il buio, perchè a certe ore le acque che sommergono si ritirano e voci e immagini mostrano quegli abissi che si fanno piccoli, più piccoli ogni centimetro che si acquista.
Pietro ha bisogno di essere allatttato dalle persone che incontra, ossessionato da cibi bianchi, si nutre appena, come un neonato che brama il seno materno per crescere e essere amato, abbandonato in un grembo utero e preservato dal mondo.
Quando nemmeno una goccia di liquido amniotico resta a coprire case e cose e persone, è inevitabile chiudere il cerchio e scoprire che quel bambino ci sarà sempre, nelle acque sommerse dell’animo, ma l’altro, ormai “iniziato” con la prova più ardua, deve sorgere alla luce, nascere nudo e costruirsi vestiti, corazze, mantelli neri come la notte, e riprendersi quella vita donata per andare lontano, con un sorriso di malinconia e sfida.
Perché leggere Grande terra sommersa?
Grande terra sommersa è un romanzo di formazione eccezionale che permette di entrare in contatto con Pietro, provare sentimenti per lui, avere desiderio di stringerlo, di suggerirlo, di inseguirlo. Onore all’autore, bravissimo nel delineare tutti i personaggi in modo preciso e al contempo contraddittorio, e a portarci a fare i conti con il nostro bambino interiore.
Bravissimo, Alessandro De Roma, nel costruire una grande terra sommersa di cui quasi nulla vi ho raccontato perchè dovete vederla con gli occhi di Pietro, con gli occhi di un bambino che cresce, ma non abbastanza; dovete acconterarsi delle sue domande, della sua rabbia, della sua apatia, del suo filosofeggiare sulla felicità, del suo non fare la domanda giusta o la scelta opportuna.
E della sua impotenza, prima reale, data l’età, che poi si cronicizza anche nella vita adultà, adulta per gli altri, ma non ancora per lui. Raggiungelo è facile.
La grande terra sommersa la abbiamo vissuta tutti, e in sognie ricordi, misti a lacrime e graffi e marmellata di more, la viviamo ancora.
Prendi fiato. Di più. Ora scendi giù e inizia leggere.
Analisi
Punti di forza:
- costruzione narrativa fra salti cronologici e misteri da dipanare:
- indagine psicologica puntuale e convincente sui primi turbamenti dell’adolescenza;
- rapporto con il corpo: pulsioni e ossessioni;
- caratterizzazione di personaggi e luoghi;
- struttura circolare, riferimento;
- implicito a un grande libro di Elsa Morante (A voi scoprirlo)
Punti deboli:
- Ben pochi. Un romanzo quasi perfetto, quasi un capolavoro, se non fosse a volte un po’ troppo annacquato in queste terre già sommerse. Non c’è bisogno di altro, a volte basta una goccia d’inchiostro.
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Sinossi
L’undicenne Pietro Stefano Mele è un ragazzino qualsiasi, che ancora non sa come un piede messo in fallo possa cambiare tutta una vita.
Quando la madre scivola sbatte la testa su uno scoglio, inizia una lunga battaglia con il proprio senso di colpa.
Il padre, Seb, dall’esasperato egocentrismo, riversa su Pietro la responsabilità dell’accaduto e lo abbandona nel piccolo borgo sardo di San Leonardo de Siete Fuentes, da nonna Sircana, che fino a quel momento è stata, per il nipote, solo una sconosciuta.
L’anziana vive in una casa ai confini del bosco e non pare avere alcuna intenzione di aprire il suo mondo a Pietro. Tuttavia, giorno dopo giorno, tra i due nasce un’intesa profonda.
Il romanzo di una grande voce letteraria, la storia della formazione alla vita del ragazzo selvaggio che è in ognuno di noi.
Titolo: Grande terra sommersa
Autore: Alessandro De Roma
Edizione: Fandango, 2023