Eva e la sedia vuota di Donato Carrisi e Paolo D’Altan
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
Eva e la sedia vuota è una fiaba dark scritta da Donato Carrisi, illustrata da Paolo D’Altan e edita da Longanesi nel 2022.
Di cosa tratta Eva e la sedia vuota?
Eva è una bambina di dieci anni circa che gira da sola per una casa vuota.
Vestita con abiti foggia retrò saltella in una casa senza tempo. Le lancette scorrono, ma la polvere non si posa sugli oggetti e Eva non cresce e non le si imbiancano i capelli.
Se Eva è una bambina, cosa ci fa tutta sola in una casa?
Il suo unico problema sembre essere la noia e il desiderio di avere amici, ma chi le prepara la colazione? Chi le stira il grembiule? Chi la aiuta a risolvere un problema di matematica? Ma forse a scuola Eva non ci va.
Chi la consola quando piange? Chi le fa il solletico prima che si addormenti?
Nessuno.
Forse Eva è un fantasma o sono morti tutti i componenti della famiglia, che abitavano nella grande casa, e lei è rimasta incastrata nel mondo fra i mondi.
Ma un giorno una sedia risponde.
Dice di essere un bambino e di non ricordarsi nè il suo nome nè il suo passato, e la invita a sedersi.
Eva si siede e…
Perchè leggere Eva e la sedia vuota?
La fiaba, brevissima, rivela una scelta azzeccata nella composizione in rima baciata, come una filastrocca, che in un noir fa sempre il suo effetto.
Altri elementi rimadano al gotico: la casa abbandonata, la bambina misteriosa, la sedia vuota, quella di solito riservata alla vittima o all’assassino. Un’assenza che urla presenza.
Una sedia è una storia: in Sardegna si prepara la tavola dei morti, ma, prima, durante la cena, una sedia resta vuota, a ricordare chi non c’è, a ingrazianserlo e a impedirgli di nuocere o tornare: per cui le posate e gli oggetti appuntiti devono essere nascosti.
L’epilogo, spiazzante, fa della reiterazione un’angoscia che serra le viscere più degli adulti che dei bambini, che dai loop delle filastrocche sono affascinati, non temendo così tanto di essere risucchiati in una spirale di non ritorno.
Un libro imperdibile per i fan della trilogia di Donato Carrisi, ma io lo valuto a sè. Tutti apprezzeranno le illustrazioni di Paolo D’Altan eseguite in bianco e nero, un nero denso, a volte colante, a volte rappreso, come sangue,
Ma, c’è un ma.
Il formato e la cura del testo cartaceo non è, a mio avvuso, adeguata. Se è vero che i libri non sono arance, ossia non vanno a peso e dimensione, per gli illustrati è necessario uno studio delle misure e dell’impaginazione che qui non manca, ma nega spazio alle immagini, che invece necesiterrebbero di più libertà.
Il discorso non vale per tutti gli illustrati: ve ne sono piccolissimi, preziosi, perfetti. Non è questo il caso, ahimè.
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/eva-sedia-vuota-libro-donato-carrisi/e/9788830460065
Sinossi
Eva è la protagonista della Casa delle luci. È una bambina che vive tutta sola in una grande casa antica e parla con una sedia vuota. Eppure Eva sostiene che questa sedia vuota le risponda con la voce di un bambino…
Età di lettura: da 13 anni.