Come petali nel vento di Hika Harada
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
Come petali nel vento è un romanzo di Hika Harada edito da Garzanti nel 2023.
Di cosa tratta Come petali nel vento?
Non amo la letteratura giapponese, ma negli ultimi due anni ho deciso di essere coraggiosa e di pormi sfide di lettura: alcuni romanzi mi hanno piacevolmente sorpreso, pensavo non fossero nelle mie corde, invece mi hanno stupito.
Sono, quindi, arrivata a un’ipotesi, non ancora un dogma per la mia vita: se un libro è bello, bisogna entrare nel meccanismo, affidarsi, superare barriere e imparare ad amarlo.
Ci riesco quasi sempre. Stavolta, con Come petali nel vento, non sono entrata nel ingranaggio di un caso editoriale nipponico, che sta riscuotendo successo in tutto il mondo.
Perchè recensisco il libro? Vi chiederete.
Perchè per voi potrebbe essere un buon suggerimento di lettura, perchè non siete me e non vi importa cosa piace a me, ma cosa piace a voi.
E, dopo tale premessa, entriamo nella storia: una saga al femminile sull’indipendenza economica. Il tema è strepitoso: senza tale indipendenza non si possono abbandonare i retaggi del passato, non si può scegliere se avere un figlio meno, se fare carriera o meno, se divorziare o meno.
E non bisogna andare in Giappone per comprendere che solo i cassetti “si sistemano”, non le figlie con un matrimonio, e io la biancheria non la piego, la arrotolo, e sono sopravvvissuta. E i miei cassetti pure. E questo verbo, di comune uso in tale accezione fino a 50 anni fa, qualche volta fa ancora capolino sulla bocca di persone anziane.
Certo non sono sistemata se con questo termine intendiamo un posto fisso. Sono espatriata per avere sicurezza economica, eppure io non ho contratto, mio matito lo ha fino alla fine del progetto, ossia a tempo determinato. Siamo come i nostri cassetti, insomma, e non vogliano trasferirci, quindi niente spasmodica ricerca del posto fisso sul polo Nord.
Torniamo al tema del romanzo.
L’indipendenza economica femminile non è solo premessa di libertà nella gestione del proprio tempo, dei propri obiettivi e dei propri sentimenti: in caso di violenza domestica, fisica o psicologica, è possibilità concreta di salvezza, lasciando il partner senza dover temere di tornare nella casa condivisa dopo una denuncia.
Che si rompa il tabù del denaro, del vile denaro, e che si sia consapevoli che l’impegno, lo studio e il lavoro devono portare anche le donne a una giusta retribuzione, uguale a quella degli uomini con il medesimo ruolo, e che il lavoro gratifichi e permetta di concedersi il necessario e il superluo è un aspetto che ho molto apprezzato.
Ho anche apprezzato la possibilità di reinventarsi dopo i 45 anni, e addirittura dopo i 70, di continuare a coltivare ambizioni, di valutare cambiamenti, di avere l’esperienza per non sprecare e vivere bene con il proprio budget, e la solidarietà e collaborazione fra donne “sorelle”.
Precisazione
Preciso che una donna che decide di non lavorare e vive con il proprio partner, sia madre o meno, non è da biasimare nè da considerarsi meno emancipata se la sua è una libera scelta, ossia se le è stato consentito di accedere agli studi e di avere sostegno nell’intraprendere o meno una carriera.
Non è necessario essere vittime del cosiddetto “carico mentale”: ossia gestire figli piccoli, lavoro full time, pasti e pulizia della casa con un marito che collabora. Che gentile.
Le donne sono persone e devono essere supportate nel conciliare la vita privata e quella professionale, qualora vogliano.
E allora perchè leggere o non leggere Come petali nel vento?
Come petali nel vento esordisce e termina con il consiglio della nonna, figura riuscitissima, sull’amministrazione del denaro, tramite il piccolo risparmio e il taccuino delle spese, pur contemplando nel dettaglio, molto nel dettaglio, troppo nel dettaglio, le varie opportunità che la società e il progresso offrono per risparmiare e investire denaro nel modo migliore,
Numeri, Signore e Signori. Se li amate, questo libro è per voi.
E se, nel pensare di prendere un caffè freddo invece di un cappuccino non per necessità, ma per risparmiare qualche euro, non vi viene un attacco d’ansia e intonate un inno ai piccoli piaceri della vita con f……o finale ai soldi (ovviamente mi riferisco alla mia appassionata reazione), allora sì, questo libro è proprio per voi.
Altrimenti, se ritenete che una fetta di torta al bar abbia un comprovato potere terapeutico e se, quando vedete la scritta con SALDI, iniziate a correre come labrador, allora o Come petali nel vento vi salverà, o resterete anime perse… dentro una libreria dove eravate entrati per dare uno sguardo. Solo uno sguardo, poi…
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/come-petali-nel-vento-libro-hika-harada/e/9788811007647
Sinossi
Giappone. È la sera di Capodanno e Miho e Maho, ancora bambine, ricevono dalla nonna Kotoko una prima paghetta tutta per loro, accompagnata da queste parole: «Il modo in cui spenderete i soldi può decidere la vostra vita».
Le due sorelle sono troppo piccole per capire, e si comportano in modo opposto: Miho li spende subito per qualcosa di futile; Maho invece compra un borsellino per custodire quelli che guadagnerà in futuro.
A vent’anni di distanza, Miho ripensa a quell’episodio quando scopre che il fidanzato vorrebbe che lei smettesse di lavorare dopo il matrimonio.
Non avendo mai messo nulla da parte, ciò vorrebbe dire perdere la propria autonomia.
Solo ora capisce il vero significato delle parole della nonna: l’indipendenza economica è la cosa che conta di più per una donna. Maho lo sa bene: nel corso degli anni è riuscita a risparmiare molto più della sorella. Il suo segreto è semplice, non ha mai smesso di compilare il taccuino che, nella sua famiglia, si tramanda di donna in donna.
Un taccuino speciale su cui segnare tutte le spese. Maho non ha dimenticato l’insegnamento di Kotoko e ha così assicurato una libertà possibile a sé e a sua figlia.
Un futuro possibile. Perché siamo come petali in un fiume e il corso dell’acqua incontra mille ostacoli, si districa in mille anse, ma se non perdiamo di vista un ramo a cui aggrapparci nessuna cascata riuscirà a sopraffarci.
È quello che Miho capirà facendo proprio l’insegnamento delle sue antenate.
Da un’autrice pluripremiata la storia di tre generazioni di donne che si confrontano con tradizioni antiche e moderne. Tutte alla ricerca della propria strada, della propria indipendenza e della capacità di decidere del proprio destino.