Diecimila chilometri più in là – di Benedetta Renier
recensione di Emma Fenu
Diecimila chilometri più in là è un romanzo autobiografico scritto da Benedetta Renier e edito da Talos nel 2020.
Diecimila chilometri sono la distanza reale fra Trieste e Shangai.
Diecimila chilometri sono la distanza culturale fra l’Italia e la Cina.
Diecimila sono gli iter burocratici che devono superate una coppia di ragazze per sposarsi.
Diecimila solo le diverse modalità di manifestazione delle emozioni fra due esseri umani, siano essi uomini o donne, orientali o occidentali.
La lontananza, che rimpicciolisce gli oggetti all’occhio, li ingrandisce al pensiero.
(Arthur Schopenhauer)
Questa è una storia d’amore, di quello travolgente, passionale, eterno. Ma non solo.
È un diario di viaggio, un romanzo inchiesta sulle difficoltà di una relazione omosessuale, una riflessione sui concetti di identità, cultura e differenza.
E sui concetti di colpa, eredità nel nostro occidente, figlio della cultura greca, ebraica e cristiana, e di vergogna, il motore dell’inconscio e conscio agire orientale.
È un racconto accattivante, quello di Benedetta Renier, mai scontato, che fa vivere al lettore l‘immensità della Cina, i suoi contrasti fra il presente e il passato, fra la sua fierezza e rudezza antica e l’infantilismo che fa marketing, fra i grattacieli a vetri e le casupole senza il bagno, fra i ritmi di lavoro frenetici e il cibo grasso eppur delicato, fra i toni che fanno i significati delle parole, rendendo la comunicazione un canto che non permette stecche, e il quotidiano ricorso ai social (equivalenti del nostro Facebook).
Diecimila chilometri più in là è scritto bene, profuma e olezza, incuriosisce e commuove, dosa ironia e pathos e non sfocia mai nell’ovvio di stereotipi e nel manifesto politico più consono ad altri contesti.
.Non sei più là dov’eri, ma sei ovunque io sia.
(Victor Hugo)
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Sinossi
Un dizionario spezzato a metà fa innamorare una ragazza cinese e una ragazza italiana, nonostante i diecimila chilometri di distanza culturale e geografica che le separano.
Questo è il racconto della loro storia d’amore, che cresce attraverso Italia e Cina, tra grattacieli asiatici e palazzi italiani, tra differenze culturali all’apparenza insormontabili e tenerezze quotidiane multilingue, rivendicando senza paura il suo diritto di esistere in una società che, ancora, fatica ad accettare la diversità.