A letto nel Medioevo di Chiara Frugoni

Voce all’Arte

Recensione di Paola Treu

A letto nel Medioevo. Come e con chi. è  l’ultimo saggio di Chiara Frugoni, pubblicato postumo da il Mulino nel 2022.

L’autrice, recentemente scomparsa, è stata una grande studiosa del Medioevo, al quale ha dedicato una considerevole quantità di opere monumentali e indispensabili.

Di cosa tratta A letto nel Medioevo?

A letto nel Medioevo è
“il racconto giocoso del letto, del suo trovarsi non solo in una canonica stanza di casa ma in tanti luoghi diversi, pronto a ospitare uomini e donne desiderosi di deporvi fatiche, pensieri ed emozioni.”

Chiara Frugoni, in questo piccolo e magistrale libro, ci fa conoscere come veniva vissuto il letto nella società medievale.

Innanzitutto, va detto subito che il letto era il re dell’arredamento medievale e al centro della vita.

In primis, serviva per sfuggire alle temperature rigide. Pare, come spiega la studiosa, che l’inverno fosse la stagione medievale per eccellenza! Spesso la camera da letto era l’unica dotata di camino e di notte, quando veniva spento per evitare incendi, solo gli strati di coperte potevano garantire un po’ di calore. E si dormiva nudi, a esclusione di un caldo berretto, per evitare le pulci e altri fastidiosi parassiti.

Il letto aveva una funzione speciale, molto diversa da come lo concepiamo ora.

Vediamo infatti che era uno spazio multitasking, per citare la stessa autrice e come ci mostra il magnifico apparato iconografico, soprattutto miniature, una sessantina in tutto.

Alcova, certamente, ma anche luogo dove mangiare, conversare e accogliere gli ospiti. I letti erano spesso condivisi, non necessariamente con risvolti erotici, ma per esigenze logistiche, come quella dei pellegrini per esempio, che non trovavano mai posto nelle locande ed erano costretti a dormire in nutrite compagnie, con le conseguenze del caso.

Non diversamente da oggi, il letto era anche uno status symbol: c’era quello dei ricchi e quello dei poveri e le differenze erano notevoli. Sfarzosi, con baldacchini, arricchiti da cortine e pellicce i primi, scalcagnati, di legno e ricoperti di pagliericcio i secondi.

Le avventure d’amore, fortunatamente, non richiedevano il consenso di uno status sociale e si potevano vivere in qualsiasi letto. Chiara Frugoni, attingendo a piene mani alla letteratura del tempo, in particolare al Decameron, ci presenta con dovizia di particolari un’esilarante e avvincente casistica di intrighi e maneggi amorosi.

Attraverso questo racconto, ci insegna molto sulla morale e sui comportamenti sessuali dell’epoca.

Per esempio, è molto interessante vedere come la Chiesa si infilasse tra le lenzuola, nel tentativo di regolamentare questo aspetto con tutta una serie di norme e penitenze, a indicare cosa era lecito e cosa no. Anche se per oltre metà dell’anno il letto finiva con l’essere usato solo per dormire, non mancavano le occasioni per godersi momenti piccanti, come bene ci illustrano le licenziose novelle del Boccaccio.

Perché leggere A letto nel Medioevo?

Chiara Frugoni ci ha fatto dono di un ultimo, straordinario scrigno di curiosità, che affascina il lettore.

Grazie al ricco repertorio di immagini, soprattutto tratto dal patrimonio dei codici miniati francesi e italiani, ci accompagna in un vivace viaggio nella camera da letto medievale, d’incredibile piacevolezza narrativa.

La scrittura infatti, lontana da eccessivi tecnicismi, è semplice, precisa e intrigante al contempo. Questo rende la lettura agile e veloce e stimola a volerne sapere di più.

A letto nel Medioevo si fa così ultimo testimone di una vita dedicata all’interesse per la vita quotidiana e all’approfondimento di usi e costumi, mentalità e cultura di una società come quella medievale così diversa eppure così vicina alla nostra.

Link d’acquisto

https://www.ibs.it/a-letto-nel-medioevo-come-libro-chiara-frugoni/e/9788815299857

Sinossi

Gelo, pioggia e vento: nel Medioevo sembra esserci solo un’unica stagione, l’inverno. Ma i disagi del clima sono compensati dal tepore del camino, sempre presente nella stanza da letto.
Dove non ci si coricava soltanto; anche di giorno la camera era vivacemente utilizzata: per pranzare, studiare, ricevere visite. Sontuoso e imbottito, abbellito da nappe e cuscini, oppure umile pagliericcio, comprato al mercato o fatto su misura, il letto tutto racconta: la morte e la nascita, amori legittimi e amori proibiti, giochi festosi, atti di violenza e tripudio dei sensi, malattie, segreti e trame di ogni genere.
Un luogo per due? Non necessariamente. A volte molto affollato e ad accoglienza variabile, come avviene nelle gustose novelle di Boccaccio, sul letto tenta di appuntarsi, senza molto successo, il controllo della chiesa che lo addita come luogo di ogni seduzione diabolica.
Titolo: A letto nel Medioevo. Come e con chi.
Autore: Chiara Frugoni
Editore: il Mulino, 2022