Monday’s not coming
Tiffany D. Jackson
Correre a casa per chiamare l’amica Monday. È questo quel che vuole fare Claudia al ritorno delle vacanze in Georgia dalla nonna. Era stata proprio Monday ad insistere perché si scrivessero una lettera alla settimana.
E Claudia aveva accettato – nonostante non amasse scrivere – ed aveva continuato a scrivere – nonostante non avesse ricevuto risposta.
Il numero di telefono di Monday, però, sembra non esistere più. E con esso, la migliore amica di Claudia.
Monday non è tornata nemmeno a scuola, il suo rifugio, il luogo in cui si presentava con largo anticipo ogni mattina, anche nelle mattine gelide dell’inverno di Washington D.C.
Claudia non smette di cercare Monday, si avventura anche nel suo quartiere – Ed Borough – dove i genitori le hanno vietato di andare.
Claudia è convinta che qualcosa sia successo a Monday, eppure nessuno sembra darle troppo retta.
E se invece avesse ragione suo padre? Se Monday, semplicemente, non volesse avere più nulla a che fare con Claudia? Se si fosse stufata di essere sempre associata a lei, di passare le giornate nascoste nella tenda in camera di Claudia, di non affrontare il mondo?
Claudia prova ad andare avanti, ma Monday appare in ogni gesto, in ogni ambiente, in ogni azione. Insieme a lei, appaiono ricordi di eventi a cui Claudia sembra far caso solo ora: cicatrici sul corpo di Monday, assenze giustificate da lunghe influenze, giornate in cui Monday sembrava sprofondare nella depressione assoluta. E insieme ai ricordi, anche il segreto di Claudia ora è allo scoperto. Un segreto che Claudia non crede di poter affrontare senza Monday.
“Monday’s not coming” è il secondo romanzo di Tiffany D. Jackson. La storia dura e cruda della scomparsa di una adolescente punta i riflettori su parecchi casi di cronaca che hanno visto la sparizione di molte ragazze di colore in poche ore dalla città di Washington D.C. e, in generale, in tutti gli Stati Uniti.
Contemporaneamente, racconta la storia di un’amicizia forte, che va oltre le paure e i pregiudizi, e che apre strade inimmaginabili.
Molto i temi affrontati: il bullismo, la diversità e anche gli stratagemmi che la nostra mente mette in atto per proteggerci da quello che non vogliamo vedere e non vogliamo credere.
Un libro che è uno schiaffo, un invito a guardare un mondo di cui non sappiamo nulla, ad esplorare un sottobosco che crediamo lontano da noi ma che è più vicino di quanto crediamo.
Un libro catalogato come “Young adult” che si rivolge però soprattutto agli adulti, perché non smettano mai di cercare la verità.
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Nota: al momento della recensione, non è ancora disponibile una traduzione in Italiano.