Mary Poppins, di P. L. Travers

Recensione di Elisabetta Corti

MaryPoppins

I piccoli Banks del no. 17 di Cherry tree lane hanno di nuovo fatto fuggire a gambe levate la loro ultima tata.

Un bel problema per la signora Banks, che prima di trovare un’altra tata, dovrà lasciare i bambini alla terribile governante di casa.

Ci pensa il vento dell’est a risolvere il problema: soffiando, porta la tata delle tate, con la sua borsa di tela e il suo ombrello.

Mary Poppins si presenta. Non ha referenze, non ne ha certo bisogno! Accetta il lavoro che non le è stato ancora offerto, e così comincia l’avventura dei piccoli Banks.

Scordatevi Julie Andrews, la Mary Poppins letteraria non canta e non balla. Non ha zucchero per mandare giù la pillola, ma di certo il suo sciroppo è speciale: al gusto di quel che il tuo cuore desidera.

Ama rimirarsi nelle vetrine dei negozi, parlare con gli animali e rispondere piccata a quelle che ritiene essere affermazioni sciocche.

Eppure, tutti amano Mary Poppins, compresi i piccoli Banks che chiedono a Mary di non andarsene mai.

“Mary Poppins” è il primo libro della collana di P. L. Travers, scritta in diversi capitoli tra il 1934 ed il 1988.

Come anticipato, la protagonista è lontana dall’interpretazione Disneyana, ma anche la stessa trama del film è abbastanza differente.

La forza della protagonista è proprio quella di sembrare totalmente indifferente al mondo circostante, applicando rigidamente le regole ai bambini, ma contemporaneamente facendo vivere loro avventure magiche ed inaspettate.

Benchè le sue risposte preferite siano “Pooh!” e “Mpf”, i bambini (e i lettori) sono attratti da questa donna un po’ impertinente che profuma di toast.

Quel che rende il personaggio attrattivo è una sensazione di mistero, o meglio di incredulità nei confronti di quel che succede quando si sta con lei. Le sue storie corrono sul filo dell’immaginazione infantile, con animali che parlano, cantano e lavorano, o zii che ridono tanto da finire sospesi sopra i mobili del salotto.

Bisogna stare attenti a non contrariare Mary, o non ci dirà cosa le ha comunicato il cane Andrea, o da dove arriva il pan di zenzero di Mrs. Corry.

È difficile stabilire quello che accade realmente, o quello che è solo immaginazione. I piccoli Banks se lo chiedono continuamente, sperando intanto che Mary resti con loro. Il lettore, dal canto suo, non può fare a meno di fare lo stesso, e restare con Mary finchè non cambierà il vento.

 

Titolo: Mary Poppins
Autore: P. L. Travers
Edizione: BUR