“Madre del riso” di Manicka Rani
Recensione di Elisabetta Corti
La vedo. I fiori spuntano sotto ai suoi piedi, ma non è morta. Gli anni non hanno indebolito la madre del riso. E’ forte e magica. Smetti di disperarti e chiamala, e vedrai, lei verrà portando un arcobaleno di sogni.
Primi del ‘900: Lakshmi, nonostante un padre violento ma fortunatamente assente, vive spensierata la sua fanciullezza nell’isola di Ceylon insieme alla madre.
All’avvicinarsi del passaggio tra l’essere bambina e diventare a poco a poco una donna, il suo destino viene sconvolto dal matrimonio combinato.
Ayah, un uomo molto più grande di lei del quale non conosce nulla e non ha nemmeno mai visto il volto, sarà il suo futuro marito.
È quello che per lei sceglie sua madre, per salvarla da una vita di miseria: sposare un uomo ricco che la porterà con sé in Malesia, dove potrà vivere una vita da agiata moglie di un mercante.
Questa nuova vita, però, inizia con l’inganno, il cui simbolo è l’orologio che lo sposo indossa il giorno delle nozze e che Lakshmi vede luccicare durante la prima notte passata con Ayah. Quell’orologio verrà presto restituito a colui che l’ha prestato, e con esso si rivelerà a Lakshmi la realtà sulle condizioni economiche del marito.
È lei, Lakshmi, la madre del riso.
Dall’evento che sconvolge la sua vita di piccola donna nasce la necessità di riorganizzare quella che è ora la sua vita.
Una vita con un uomo che non ama e che non può assicurarle nemmeno due pasti al giorno.
Romanzo d’esordio di Manicka Rani, Madre del riso è una saga famigliare. Il racconto inizia da Lakshmi e poi passa al marito Ayah, ai loro sei figli e successivamente ai nipoti.
La Madre del riso è il fusto principale dell’albero che dà la vita a tutti i personaggi che le gravitano attorno.
Amata ed odiata, Lakshmi affronta un percorso di vita duro, in cui piccoli lieti eventi vengono distrutti da ostacoli terribilli.
Manicka Rani non fa sconti, nel racconto vi sono episodi paragonabili a schiaffi e pugni improvvisi, che lasciano il lettore allibito e sgomento.
Un episodio in particolare segna la vita di Lakshmi e tutta la famiglia. Terribile ed inimmaginabile, si palesa lasciando incredulo –nuovamente- il lettore, nonostante venga anticipato a piccolissime dosi.
La capacità dell’autrice di coinvolgere il lettore e portarlo dentro alla storia è formidabile. I luoghi ed i profumi sembrano riprodursi nell’ambiente circostante il racconto rimane appiccicato come gelatina per un lungo periodo.
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Titolo: Madre del riso
Autore: Manicka Rani
Editore: Mondadori
Pagine: 475