Nella tana del riccio. Nulla terrorizza più dell’ignoto

di Sandra Guddo

Recensione di Pippo La Barba

 

nella tana riccio

 

Nel suo ultimo romanzo Nella tana del riccio. Nulla terrorizza più dell’ignoto, Sandra Guddo affronta con coraggio e senza pregiudizi il tema impegnativo della realtà ultraterrena, descrivendo relazioni misteriose lungo l’esile confine che separa la vita dalla morte.

Ricerca letteraria “dura” quella affrontata dall’autrice ma che rivela anche una grande volontà di confronto con la realtà. Elementi immateriali come introspezione, simbolismo, inquietudine, paranormalità si incontrano in un intreccio razionalmente incomprensibile. Difficile da comprendere, ma non per questo fantasioso. Tutt’altro!

 

Di cosa tratta Nella tana del riccio?

Si tratta, infatti, di un lavoro letterario generato da una realtà “sensibile”, che l’autrice ci fa toccare con mano.
Il coraggio delle verità scomode.

Tre donne vissute in epoche diverse. Una, frustrata alla ricerca dell’identità. L’altra, una nobildonna con un percorso doloroso che si conclude tragicamente. La terza, figlia di una prostituta cui è mancata l’infanzia, costretta a convivere con un “fantasma” che la tormenta.

Tutte e tre entrano, in qualche modo, misteriosamente, in relazione tra loro.

Ed è qui che Sandra Guddo, con leggerezza ed eleganza, fa esplodere la sua potenza narrativa, descrivendo nei dettagli queste relazioni, con un finale a sorpresa.

La narrazione è fluida, quasi musicale. Anzi, la musica, grazie a un pianoforte che scandisce il tempo in questo romanzo, rappresenta il top dell’armonia, l’elemento unificante che unisce le tre protagoniste, al di là delle diversità dei personaggi.

Le domande che l’autrice si pone sono tante. Cosa rappresentano i tanti elementi “irrazionali” che attraversano la nostra esistenza? Che cosa c’è dopo la morte?

In tutta questa narrazione fa da collante la città di Palermo, così cara a Sandra Guddo. La città costituisce, con i suoi monumenti, la sua storia millenaria, le bellezze naturali, i sapori e gli odori, il contesto ideale in cui si inserisce una vicenda surreale ma vera.

 

Link d’acquisto

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Sinossi

Un thriller ricco di suspence dove la “tana del riccio” diviene il luogo simbolo in cui si srotolano diversi fatti che scorrono, come le acque di un fiume, tra rive opposte: tra normale e paranormale, tra naturale e soprannaturale per raccontare le storie di tre donne: Nilla, Maria Luisa e Rita, vissute in epoche e contesti diversi, in un arco temporale che va dal periodo della Bella Époque ai giorni nostri.

Il romanzo si divide in due parti: nella prima procedono in modo parallelo e alternativo i destini delle tre protagoniste per poi incrociarsi fatalmente nella seconda parte, collegati da quel sottile fil rouge che alcuni chiamano destino, altri semplice causalità o pura volontà divina.

Sullo sfondo la città di Palermo, tra luoghi di rara bellezza, con i suoi segreti e la sua tormentata storia millenaria.

Nel misterioso gioco delle parti che è la vita, Maria Luisa tornerà dall’aldilà, creando così l’opportunità di porre domande sul rapporto esistenziale tra vita e morte, tra Eros e Thanatos, tra raffinate dissertazioni filosofiche e semplice saggezza popolare.

Una trama complessa dove si impone il quarto protagonista: la musica di un pianoforte che diventerà il leitmotiv dell’intera vicenda.

 

Titolo: Nella tana del riccio. Nulla terrorizza più dell’ignoto
Autore: Sandra Guddo
Edizione: Youcanprint, 2023